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domenica 16 marzo 2014

LA TELEFONATA DEL CARO AMICO – Racconto commovente. Da leggere!



Una sera ho ricevuto una telefonata da un caro amico. Mi ha fatto molto piacere la sua telefonata e la prima cosa che mi ha chiesto è stata: “Come stai?” Non so perché gli ho risposto: “Mi sento molto solo” “Vuoi che parliamo?” Mi disse. Gli ho risposto di si, e mi ha subito detto: “Vuoi che venga a casa tua?” Io ho risposto di si. Depose la cornetta del telefono e in meno di 15 minuti, lui stava già bussando alla mia porta. E così io gli ho parlato per molte ore di tutto, del mio lavoro, della mia famiglia, della mia fidanzata, dei miei dubbi e lui sempre attento mi ascoltava. E così si è fatto giorno, mi sentivo rilassato mentalmente, mi ha fatto bene la sua compagnia, soprattutto il suo ascolto, mi sono sentito sostenuto e mi ha fatto vedere i miei sbagli. Mi sentivo molto bene e quando lui si è accorto che mi sentivo meglio, mi ha detto: “Bene, ora me ne vado, perché devo andare al lavoro”. Io mi sono sorpreso e gli ho detto: “Perché non mi hai avvisato che dovevi andare al lavoro? Guarda che ora è, non hai dormito niente, ti ho tolto tutto il tempo questa notte” Lui ha sorriso e mi disse: “Non c’è problema, per questo ci sono gli amici!” Mi sono sentito molto felice e orgoglioso di avere un amico così. L’ho accompagnato alla porta di casa e mentre lui camminava verso l’auto gli ho gridato da lontano: “Ora è tutto a posto, ma perché mi hai telefonato ieri sera così tardi?” Lui ritornò verso di me e mi disse a voce bassa che desiderava darmi una notizia, ed io gli ho chiesto: “Cos’è successo?” Mi rispose: “Sono andato dal dottore che mi ha detto che sono molto malato” Io rimasi muto… ma lui mi sorrise e mi disse: “ Ne riparleremo, ti auguro una bella giornata”. Si è girato e se ne è andato. Mi è servito un po’ di tempo per rendermi conto della situazione e mi sono chiesto più volte: perché quando lui mi ha chiesto come stavo, io mi sono dimenticato di lui ed ho solo parlato di me? Come ha avuto la forza di sorridermi, di incoraggiarmi, di dirmi tutto quello che mi ha detto, stando in quella situazione? Questo è incredibile! Da quel momento la mia vita è cambiata. Ora sono meno drammatico con i miei problemi e godo di più per le cose belle della vita. Adesso dedico il giusto tempo alle persone a cui voglio bene... Auguro loro che abbiano una bella giornata e ricordino che: “ Colui che non vive per servire… non serve per vivere …”. La vita è come una scala, se tu guardi in alto, sarai sempre l’ultimo della fila, ma se tu guardi in basso, vedrai che ci sono molte persone che desidererebbero essere al tuo posto.


“OGNI GIORNO E’ SPECIALE” … commovente storia e lezione di vita. Da leggere!!



Il mio amico aprì il cassetto del comodino di sua moglie e ne estrasse un pacchetto avvolto in carta di riso.
Questo, disse, non è un semplice pacchetto, è biancheria intima”.
Gettò la carta che lo avvolgeva e osservò la seta squisita e il merletto.
“Lo comprò la prima volta che andammo a NewYork, 8 o 9 anni fa”. “Non lo usò
mai.
Lo conservava per ‘un’occasione speciale’.” “Bene. Credo che questa sia l’occasione giusta. Si avvicinò al letto e collocò il capo di biancheria vicino alle altre cose che avrebbe portato alle pompe funebri. Sua moglie era appena morta. Girandosi verso di me disse:
“non conservare niente per un’occasione speciale, ogni giorno che vivi è un’occasione speciale..."

Sto ancora pensando a queste parole ed a come hanno cambiato la mia vita.
Adesso leggo di più e pulisco di meno.
Mi siedo in terrazzo e ammiro il paesaggio,senza fare caso alle erbacce del giardino.
Passo più tempo con la mia famiglia e gli amici e meno tempo lavorando.
Ho capito che la vita deve essere un insieme di esperienze da godere, non per sopravvivere.
Ormai non conservo nulla. Uso i miei bicchieri di cristallo tutti i giorni.
Metto l’abito nuovo per andare al supermercato, se decido così e ne ho voglia.
Ormai non conservo il mio miglior profumo per feste speciali, lo uso ogni volta che voglio farlo.
Le frasi ‘un giorno…’ e ‘uno di questi giorni ‘ stanno scomparendo dal mio vocabolario.
Se vale la pena vederlo, ascoltarlo o farlo adesso.
Non sono sicuro di cosa avrebbe fatto la moglie del mio amico, se avesse saputo che non sarebbe stata qui per il domani che tutti prendiamo tanto alla leggera.
Credo che avrebbe chiamato i suoi familiari e gli amici intimi. Magari avrebbe chiamato alcuni vecchi amici per scusarsi e fare la pace per una lite passata. Mi piace pensare che sarebbe andata a mangiare cibo cinese, il suo preferito.
Sono queste piccole cose non fatte che mi infastidirebbero, se sapessi che le mie ore sono contate.
Infastidito perché smisi di vedere buoni amici con i quali mi sarei messo in contatto ‘un giorno‘.
Infastidito perché non scrissi certe lettere che avevo intenzione di scrivere ‘uno di questi giorni ‘.
Infastidito e triste perché non dissi ai miei fratelli e ai miei figli, con sufficiente frequenza, quanto li amo. Adesso cerco di non ritardare, trattenere o conservare niente che aggiungerebbe risate ed allegria alle nostre vite.
Ogni giorno dico a me stesso che questo è un giorno speciale :)))
Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto… è speciale!!


mercoledì 26 febbraio 2014

IL VIDEO CHE HA EMOZIONATO IL WEB: Un bimbo nasce con 15 settimane d’anticipo, un incredibile storia di sopravvivenza. Bellissimo e commovente



Un video emozionante che in pochi giorni ha fatto il giro del web commuovendo milioni di persone.
Il video narra la nascita di un bimbo di nome Ward, nato prematuro, 15 settimane prima della data presunta del parto. Alla nascita aveva ben poche probabilità di farcela per via di gravi problemi cardiaci, ha trascorso i suoi primi 107 giorni di vita in ospedale, la maggior parte dei quali in terapia intensiva. Ward non ha voluto arrendersi ed ha lottato ogni momento per la sua vita.
Grazie alla sua forza e all’amore dei suoi genitori Ward ce l’ha fatta. Oggi il bimbo ha 16 mesi e gode ottima salute.
Il video è stato realizzato dal papà di Ward, come regalo per la moglie  (mamma del bimbo) in occasione del suo compleanno. Racconta i momenti più significativi della crescita del bimbo venuto al mondo prematuramente e dei progressi fatti, poco alla volta, sotto lo sguardo amorevole e grazie alle cure insostituibili della propria mamma.




giovedì 20 febbraio 2014

ECCO COSA SIGNIFICA ESSERE GENITORI. Bellissimo spot Coca Cola che ha emozionato tutto il web!!



Una pubblicità di grande impatto realizzata dalla famosa marca “Coca Cola” . Protagonisti del video una coppia alle prese con gioie e dolori che comportano la crescita di un figlio… molto bello!!



venerdì 14 febbraio 2014

UNA DISCUSSIONE SURREALE: Nel ventre di una donna incinta si trovavano due bebè. Uno di loro chiese all’altro…. DA LEGGERE!




Nel ventre di una donna incinta si trovavano due bebè.
Uno di loro chiese all’altro:
- Tu credi nella vita dopo il parto?
- Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci per quello saremo più tardi.
- Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita?
- Non lo so, ma sicuramente... ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca.
-Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione … Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto.
- Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.
- Però nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla.
- Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremmo la mamma e lei si prenderà cura di noi.
- Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora?
- Dove? Tutta in torno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.
- Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista.
- Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai? ... Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa ...
- Sarà ma io mi fido poco o nulla di quello che non vedo...

 (Guru PV Zen)
 

mercoledì 12 febbraio 2014

STORIA ZEN: “La partita a scacchi” Bellissima storia e riflessione di vita… da leggere con attenzione!!




Un giovane si presentò a un maestro zen e gli disse: "Vorrei raggiungere la liberazione dalla sofferenza promessa dal Buddha. Ma non sono capace di lunghi sforzi e non sono in grado di meditare. Esiste una via che posso seguire?"
"Che cosa sai fare?" gli domandò il maestro.
"Niente."
"Ma c'è qualcosa che ti piace fare?"
"Giocare a scacchi."
Il maestro fece portare una scacchiera e una spada. Poi chiamò un giovane monaco e disse: "Chi di voi due vincerà questa partita a scacchi raggiungerà la liberazione. Chi perderà sarà ucciso con questa spada. Accettate?".
I due giovani acconsentirono e incominciarono a giocare. Sapendo che era una questione di vita o di morte, si concentrarono come non avevano mai fatto. A un certo punto il primo giovane si trovò in vantaggio e pensò che la vittoria era sicura. Guardò il suo avversario e si accorse che il maestro aveva sollevato la spada sulla sua testa. Allora ne ebbe compassione e compì un errore deliberato. Ora era lui che stava per perdere. Vide che il maestro aveva spostato la spada sulla sua testa... e chiuse gli occhi. La spada si abbatté sulla scacchiera.
"Non c'è né vincitore né vinto" proclamò il maestro "e quindi non taglierò la testa a nessuno". Poi aggiunse rivolto al primo giovane: "Due sole cose sono necessarie: la concentrazione e la compassione. E tu le hai sperimentate entrambe. Questa è la via che cerchi".


AMARE SENZA MISURA. Un bellissimo racconto e riflessione.. da leggere assolutamente.




Un discepolo andò dal Maestro e gli chiese:
"Maestro vorrei porvi una domanda: quando un uomo ama e sa di essere amato è la persona più felice di questo mondo. Ma come si fa ad imparare ad amare?"
"Beh", rispose il Saggio," potresti iniziare a mettere in pratica queste 12 regole:

1) Non dare mai un’immagine falsa di te stesso.
2) Dire sempre di sì, quando è sì, e no, quando è no.
3) Mantenere la parola data, anche e soprattutto se costa.
4) Guardare gli altri ad occhi aperti, cercando di conoscere i pregi e i difetti.
5) Accogliere degli altri non solo i pregi ma anche i difetti e viceversa.
6) Esercitarsi a perdonare.
7) Dare agli altri il meglio di se stessi, senza nascondere loro i propri difetti.
8) Riprendere il rapporto con gli altri, anche dopo delusioni e tradimenti.
9) Imparare a chiedere scusa, quando ci si accorge di aver sbagliato.
10) Condividere gli amici, vincendo la gelosia.
11) Evitare amicizie possessive e chiuse.
12) Dare agli altri, anche quando gli altri non possono darci niente".

Il discepolo, con uno sguardo perplesso, disse: "Sono regole belle, ma difficili da vivere!"
"Perché, chi ti ha detto che amare è facile?", rispose il saggio. "Non esiste l’amore facile, non esiste l’amore a buon mercato. Non esiste la felicità facile, non esiste la felicità comprata a prezzi di saldo. Tutti cercano l’amore ma pochi sono disposti a pagare il prezzo per ottenerlo: il sacrificio! Imparare ad amare richiede un lungo cammino e un lungo tirocinio. E’ difficile, ma non impossibile!".
"Maestro, quando potrò dire a me stesso di aver imparato ad amare?" chiese il discepolo."
"Mai. Perché la misura dell’amore è amare senza misura", rispose il Maestro.

mercoledì 1 gennaio 2014

IL SORRISO DELL’ADDIO.. Una bella e commovente storia, da leggere e farne tesoro di vita!!



Un ragazzo chiese, a sua madre: ''Mamma, posso andare a trovare un mio amico in ospedale? È molto malato.''
Mamma: ''Certo, ma che cos'ha?''
Il ragazzo guardò il pavimento: ''Un tumore al cervello''.
La madre rispose totalmente scioccata: ''Cosa ci vai a fare? Vuoi vederlo morire?''
Il ragazzo si girò e se ne andò.
Ore dopo, il ragazzo tornò totalmente triste e con le lacrime agli occhi.
"Mamma era così terribile è morto davanti a me..''
La madre rispose furiosa: "Sei contento adesso? Ha avuto senso la tua visita?"
Al ragazzo scese l'ultima lacrima accompagnata da un sorriso:
''Molto, sono arrivato in tempo.. Mi ha sorriso e mi ha detto: sapevo che saresti venuto.''

IL GRIDO E LA DISTANZA DEI CUORI… Un racconto molto bello e pieno di significato. Leggetelo


Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:
"Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?"
"Gridano perché perdono la calma" disse uno di loro.
"Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore.
"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo.
E il maestro tornò a domandare: "allora non è possibile parlargli a voce bassa?"
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò:
"Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati?
Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro.
D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano solamente sussurrano.
E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."
Infine il pensatore concluse dicendo:
"Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare." (Gandhi)

UN PUGNO DI SABBIA.. bellissima riflessione di vita sull’amicizia. Assolutamente da leggere..!




Una madre e suo figlio stanno camminando sulla spiaggia. Ad un certo punto il bambino dice: “Mamma come si fa a mantenere un’amicizia?” La madre guarda il figlio sorridendo e poi gli dice: “Raccogli un po’ di sabbia.” Il ragazzo si china e raccoglie una manciata di sabbia finissima. La madre allora, sempre sorridendo: “Ora stringi il pugno…” Il ragazzo stringe la mano attorno alla sabbia e vede che, più stringe,
più la sabbia gli esce dalla mano. “Mamma, la sabbia se ne scappa…” “Lo so, caro… Ora tieni la mano completamente aperta…” Il ragazzo ubbidisce, ma una folata di vento porta via parte della rimanente.
“Anche così non riesco a tenerla…” E la madre, sempre sorridendo: “Adesso raccogline un altro po’, e tienila con la mano aperta a cucchiaio… così.. abbastanza chiusa per custodire, e abbastanza aperta per la libertà”. Il ragazzo riprova, e questa volta la sabbia non sfugge dalla mano, ed è protetta dal vento.
“Ecco come far durare un’amicizia…”


IL SAGGIO, IL DISCEPOLO E IL SACCO DI PATATE.. una bellissima storia e riflessione, da leggere



Un giorno il saggio diede al discepolo un sacco vuoto e un cesto di patate.
“Pensa a tutte le persone che hanno fatto o detto qualcosa contro di te recentemente, specialmente quelle che non riesci a perdonare. Per ciascuna, scrivi il nome su una patata e mettila nel sacco”.
Il discepolo pensò ad alcune persone e rapidamente il suo sacco si riempì di patate.
“Porta con te il sacco, dovunque vai, per una settimana” disse il saggio. “Poi ne parleremo”.
Inizialmente il discepolo non pensò alla cosa. Portare il sacco non era particolarmente gravoso. Ma dopo un po’, divenne sempre più un gravoso fardello. Sembrava che fosse sempre più faticoso portarlo, anche se il suo peso rimaneva invariato.
Dopo qualche giorno, il sacco cominciò a puzzare. Le patate marce emettevano un odore acre. Non era solo faticoso portarlo, era anche sgradevole.
Finalmente la settimana terminò. Il saggio domandò al discepolo: “Nessuna riflessione sulla cosa?”.
“Sì Maestro” rispose il discepolo. “Quando siamo incapaci di perdonare gli altri, portiamo sempre con noi emozioni negative, proprio come queste patate. Questa negatività diventa un fardello per noi, e dopo un po’, peggiora.”
“Sì, questo è esattamente quello che accade quando si coltiva il rancore. Allora, come possiamo alleviare questo fardello?”.
“Dobbiamo sforzarci di perdonare”.
“Perdonare qualcuno equivale a togliere una patata dal sacco. Quante persone per cui provavi rancore sei capace di perdonare?”
“Ci ho pensato molto, Maestro” disse il discepolo. “Mi è costata molta fatica, ma ho deciso di perdonarli tutti”.

lunedì 23 dicembre 2013

VIDEO INCREDIBILE: Un leopardo si commuove davanti al cucciolo della sua preda...



A volte la legge della natura prende il sopravvento facendo posto all’amore e alla sensibilità a discapito dell’istinto animale



martedì 26 novembre 2013

LA SAGGEZZA ESPRESSA CON UN BIGLIETTO DA 20 EURO.. bellissima lezione di vita.. leggetela!!




Un professore mostra un biglietto da 20 € e chiede ai suoi studenti: "Chi vuole questo biglietto? " Tutte le mani si alzano.

Allora comincia a sgualcire il biglietto e poi chiede di nuovo: "Lo volete ancora?" Le mani si alzano di nuovo.

Getta per terra il biglietto sgualcito, lo pesta con i piedi e chiede: "Lo volete sempre?" tutte le mani si rialzano.

Quindi dice: "Avete appena avuto una dimostrazione pratica! Importa poco ciò che faccio con questo biglietto, lo volete sempre, perché il suo valore non è cambiato. Vale sempre 20 €”.

Molte volte nella vostra vita, sarete sgualciti, rigettati dalle persone e dagli avvenimenti. Avrete l'impressione di non valere più niente, ma il vostro valore non sarà cambiato agli occhi delle persone che vi amano davvero. Anche nei giorni in cui sentiamo di valere meno di un centesimo il nostro vero valore è rimasto lo stesso.

domenica 24 novembre 2013

La triste storia di Deepak, il bambino indiano nato con 8 arti e che ritorna a sorridere dopo l’operazione (VIDEO)



Deepak Paswan è un bambino indiano nato con 8 arti, a causa di un gemello parassita sviluppatosi durante la gravidanza della madre.
Risultato di questo fenomeno sono stati i 4 arti in più che spuntavano dall’addome del ragazzo, conferendogli un aspetto mostruoso per alcuni e divino per altri.
Deepak è nato in una delle parti meno sviluppate e più povere dell’India e ogni giorno decine di pellegrini facevano visita al suo villaggio, situato nello stato settentrionale del Bihar, per venerare quella che credevano una reincarnazione del dio Vishnu.
La sua famiglia ha fatto un appello pubblico per cercare aiuto e ridare una vita normale al piccolo Deepak.
Il loro desiderio è stato esaudito nel giugno del 2010, da un équipe di 15 medici e chirurghi del Fortis Hospital di Bangalore, che guidati dal capo chirurgo Ramcharan Thiagrajan, dopo quattro ore di intervento sono riusciti ad eliminare gli arti in eccesso e a ridare al giovane indiano un aspetto umano.
Oggi Deepak  vive una vita normale: “Il mio sogno si è avverato, posso correre più veloce dei miei due fratelli maggiori - prima non avrei mai potuto tenere il passo. Mi piace molto il mio nuovo corpo  Sono molto felice...."
L’operazione sarebbe costata 50mila dollari, ma i medici, viste le condizioni poco agiate della famiglia Paswan l’hanno eseguita gratuitamente


GUARDA IL VIDEO



sabato 16 novembre 2013

LA STORIA DELLA MATITA - Paulo Coelho (VIDEO)



Il bambino guardava la nonna scrivere una lettera.
Ad un certo punto, chiese: "Stai scrivendo una storia su di noi? E' per caso una storia su di me?".
La nonna smise di scrivere, sorrise e disse al nipote: "In effetti, sto scrivendo su di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita che sto usando. Mi piacerebbe che tu fossi come lei, quando sarai grande."

Il bimbo osservò la matita, incuriosito e non vide niente di speciale.
"Ma è identica a tutte le matite che ho visto in vita mia!".
"Tutto dipende dal modo in cui guardi le cose. Ci sono 5 qualità in essa che, se tu riuscirai a mantenere, faranno sempre di te un uomo in pace con il mondo.
Prima qualità: tu puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una mano che guida i tuoi passi: questa mano noi la chiamiamo Dio e Lui ti dovrà sempre indirizzare verso la Sua volontà.
Seconda qualità: di quando in quando io devo interrompere ciò che sto scrivendo ed usare il temperino. Questo fa sì che la matita soffra un poco, ma alla fine essa sarà più affilata. Pertanto, sappi sopportare un po' di dolore, perché ciò ti renderà una persona migliore.
Terza qualità: la matita ci permette sempre d'usare una gomma per cancellare gli sbagli. Capisci che correggere qualcosa che abbiamo fatto non è necessariamente un male, ma qualcosa di fondamentale per mantenerci sulla retta via.
Quarta qualità: ciò che è davvero importante nella matita non è il legno o la forma esteriore, ma la grafite che è all'interno. Dunque fai sempre attenzione a quello che succede dentro di te.
Infine la quinta qualità della matita: lascia sempre un segno. Ugualmente, sappi che tutto ciò che farai nella vita lascerà tracce e cerca d'essere conscio d'ogni singola azione.

VIDEO 



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