mercoledì 22 agosto 2012

INCREDIBILE RAGAZZA CHE PIANGE CRISTALLI ◄ CLICCA X GUARDARE IL VIDEO

Sembrerebbe uno scherzo, invece non lo è affatto… una bambina di 12 anni libanese, piange letteralmente cristalli dagli occhi, ne produce sette al giorno e sono affilati come lame di un rasoio. Il perché è sconosciuto anche ai medici che hanno studiato questi cristalli resistenti quasi come diamanti…

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UN BAMBINO DI 11 ANNI PERCORRE 150 KM A PIEDI DA SOLO PER ANDARE DALLA NONNA


Questa assurda notizia ci arriva dalla Cina, precisamente da un piccolo paesino nella provincia del Fujan, dove un bambino si è incamminato da solo verso la città della nonna, camminando a piedi per 11 giorni e percorrendo 150 chilometri, sopravvivendo con soli 24 yuan, equivalenti a poco meno di 3 euro.
Secondo quanto raccontato dalla nonna del ragazzo, i genitori di quest'ultimo l'avrebbero portato via da lei per via di un cambio di residenza, ma essendo che la donna e il nipote erano troppo legati, il piccolo ha fatto quest'atto di pazzia senza avvisare nessuno.
I genitori, intanto, erano disperati e avevano dato il loro bambino per disperso, denunciando l'accaduto alla polizia locale.

LORENZO, EROE A 9 ANNI: SALVA UN BIMBO CHE STAVA ANNEGANDO


Racconta alla mamma la sua piccola grande impresa con la spregiudicatezza della sua età: Lorenzo, nove anni appena, è già un eroe per i suoi amichetti. È stato lui venerdì pomeriggio in piscina ad accorgersi del bimbo di 5 anni che non risaliva in superficie: era immobile, il visino rivolto verso il pavimento della vasca scoperta. «Pensavo stesse giocando», dice Lorenzo, mascotte della Castellana Rugby, «Lo facciamo spesso anche noi: proviamo a vedere quanto resistiamo sott'acqua senza respirare. Ma ho visto che non si muoveva». E si è tuffato in acqua.
Venerdì la mamma lo aveva accompagnato alle piscine comunali di via Redipuglia alle 13 con il fratello Pietro, 10 anni, anche lui mini rugbista, e con altri amichetti. Giocavano a bordo vasca, un pomeriggio tra acqua e sole. Alle 15.30 L.R., il piccolo del centro estivo organizzato dal Comune di Vedelago è sfuggito agli animatori e si è tuffato nella vasca dei grandi, un metro e settanta di profondità. Si è trovato in difficoltà e Lorenzo d'istinto si è tuffato e lo ha aiutato.
Il piccolo L. R., , che ha rischiato di annegare, è stato poi soccorso con prontezza e competenza dal bagnino della cooperativa "Obiettivo Acque". Intubato, è stato trasferito con l'elisoccorso al Ca' Foncello di Treviso dove ha passato la notte in Rianimazione, ma già ieri mattina aveva ripreso tutta la sua vivacità. «Mi piacerebbe che Lorenzo lo potesse incontrare, quando sta meglio», sogna mamma Paola. E l'assessore di Vedelago, Fabio Ceccato, responsabile dei centri estivi, a pericolo scampato si impegna: «Magari quando tornerà a casa...». Intanto l'attività dei centri estivi è stata sospesa. «Una pausa prevista in concomitanza con le settimane di ferragosto», precisa l'assessore, «Si riprende a fine mese. Tornare in piscina come facevamo ogni venerdì? Dobbiamo ancora valutare e decidere. Forse sospenderemo. A seguire i bimbi nei nostri centri estivi sono comunque animatori qualificati, maestre e laureati».

LA TRISTE STORIA DI PIOTR, IL BIMBO CHE NON PUÒ ESSERE ACCAREZZATO



Questa terribile storia ci arriva dalla Bielorussia, dove la signora Aksana, mamma del piccolo Piotr, racconta del suo bambino affetto da una rara patologia.
Piotr, infatti, soffre della cosiddetta malattia delle farfalle, ovvero è affetto daepidermolisi bollosa distrofica, che colpisce tre persone su 100 mila.
In poche parole, si tratta di una patologia genetica che, ancora oggi, la medicina non riesce a curare in nessun modo. Il piccolino, per colpa di questo suo problema, non può essere accarezzato e non si può sfiorare nemmeno la pelle con le sue stesse mani, visto che un'azione del genere potrebbe diventare per lui una tortura, facendogli crescere bolle e nascere malformazioni.

martedì 14 agosto 2012

L' ECO DELLA VITA - Nel bene e nel male, si riceve sempre ciò che si dà

Padre e figlio stanno passeggiando nella foresta. A un certo punto il bambino inciampa e cade. Il forte dolore lo fa gridare: "Ahhhhh!".

Con sua massima sorpresa, ode una voce tornare dalla montagna: "Ahhhhh!".

Pieno di curiosità, grida: "Chi sei?" ma l'unica risposta che riceve è: "Chi sei?".
Questo lo fa arrabbiare, così grida: "Sei solo un codardo!" e la voce risponde: "Sei solo un codardo!"
Perplesso, guarda suo padre e gli chiede cosa stesse succedendo. E il padre gli risponde:
"Sta' a vedere, figliolo!", e poi urla: "Ti voglio bene!" e la voce gli risponde: "Ti voglio bene!".
Poi urla "Sei fantastico!" e la voce risponde: "Sei fantastico!"
Il bambino era sorpreso, ma ancora non riusciva a capire cosa stesse succedendo. Così suo padre gli spiegò:
"La gente lo chiama 'eco', ma in verità si tratta della vita stessa. La vita ti ridà sempre ciò che tu le dai: è uno specchio delle tue proprie azioni. Vuoi amore? Dalle amore! Vuoi più gentilezza? Dalle più gentilezza. Vuoi comprensione e rispetto? Offrili tu stesso. Se desideri che la gente sia paziente e rispettosa nei tuoi confronti, sii tu per primo paziente e rispettoso. Ricorda, figlio mio: questa legge di natura si applica a ogni aspetto delle nostre vite."
Nel bene e nel male, si riceve sempre ciò che si dà: ciò che ci accade non sono buona o cattiva sorte, bensì lo specchio delle nostre azioni.


IL GIOIELLO DEL PIENO RISVEGLIO (riflessione della vita) ◄CLICCA X LEGGERE



Un uomo s'ubriacò e cadde in un sonno profondo.

Un amico rimase presso di lui finché potè, poi, dovendosene andare, ma temendo che l'uomo addormentato potesse trovarsi nel bisogno, gli nascose un gioiello nel bavero dell'abito.

Risvegliatosi, l'uomo, ignaro del gesto generoso dell'amico, condusse una vita errabonda, vivendo nella fame e nell'indigenza, finché un bel giorno, anni dopo, i due non s'incontrarono di nuovo.
Quando l'amico gli disse del gioiello, l'uomo lo trovò cucito nel proprio abito e non riusciva a credere che una tale fortuna fosse sempre stata lì, a portata di mano per tutti quegli anni, mentre lui aveva condotto un'esistenza miserabile.
Come il protagonista di questa storia, gli uomini e le donne di questo mondo vagano tra le sofferenze della nascita e della morte, ignari che tra le pieghe più profonde del loro essere è nascosto il gioiello del pieno risveglio.


L'alfabeto dell'amico ◄clicca x leggere

A ccetta di appoggiarti nelle tue avversità
B aluardo quando sei sul punto di esplodere
C rede e ha fiducia in te
D a il meglio di se quando occorre
È sempre pronto ad ascoltare i tuoi problemi
F esteggia con gioia le tue vittorie
G rida quando non lo ascolti
H a il coraggio di dirti ciò che è necessario ascoltare
I nfluenza costruttivamente la tua vita
L oda le tue capacità e parla bene di te
M antiene e coltiva l'amicizia nel bene e nel male
N on ti giudica mai
O ffre il suo appoggio incondizionato
P erdona sempre i tuoi errori
Q uando occorre appoggia i tuoi sogni
R icorda e apprezza ciò che sei per lui
S i rallegra dei tuoi successi e si dispiace per i tuoi insuccessi anche se ti aveva messo in guardia
T i accetta come sei e ti fa sorridere nei momenti difficili
U tilizza le sue migliori risorse per appoggiarti
V uole il meglio per te
Z ittisce chi ti critica


lunedì 13 agosto 2012

Serpente-pene: in Brasile scoperto uno strano animale


L'aspetto non è attraente e nemmeno il nome che gli è stato assegnato: “serpente-pene”. Uno strano esemplare faunesco scoperto recentemente in Brasile. Alcuni esperti stavano esaminando una diga idroelettrica quando si sono imbattuti in questo esemplare di cui ancora si stenta a darne categorizzazione. 
Potrebbe essere un raro tipo di salamandra ignoto fino ad oggi o, secondo alcuni scienziati, una specie sconosciuta dei rettili Atretochoana eiselti, meglio note come salamandre, appunto. L'appellativo di “serpente-pene” gli è stato affibbiato a causa della sua forma e colorazione particolari, che lo farebbero somigliare ad un serpente senza occhi e sia all'organo genitale maschile. 
Sono in tutto sei gli esemplari rinvenuti lo scorso novembre. Ma, solo dopo le dovute analisi di laboratorio, solo oggi è stata resa nota quest'unica immagine attraverso le immagini di The Sun. Questo raro animale è stato scovato sul fondale del fiume Madeira, nello stato settentrionale di Rondonia. Dei sei serpenti, uno è morto, mentre gli altri tre sono stati in libertà.
Solo due sono stati prelevati in nome della scienza. Si tratta, infatti, di una scoperta straordinaria che conferma quanto ancora l'uomo debba scoprire del suo stesso pianeta e quanto la Natura preservi nonostante la nostra presenza, a volte invadente.
Si sostiene che il serpente-pene respiri attraverso la pelle e si nutra di piccoli pesci e vermi. Ma c'è ancora molto da studiare. L'Amazzonia è per eccellenza una scatola delle meraviglie che ospita innumerevoli specie animali e vegetali di cui l'uomo deve ancora rendersi conto. 


AMANDA, CANE CORAGGIO: SALVA I SUOI 5 CUCCIOLI DAL FUOCO E COMMUOVE IL WEB


L'amore materno non esiste solo per gli esseri umani. La prova viene da Amanda, un meticcio di pastore tedesco, che ha rischiato la vita pur di mettere in salvo i suoi cuccioli di appena dieci giorni. Siamo a Santa Rosa de Temuco, in Cile, dove giovedì scorso è divampato un incendio nella casa in cui Amanda viveva con i suoi piccoli. La cagna non ha smesso di correre tra l'abitazione e il camion dei pompieri intervenuti per sedare le fiamme fino a quando non ha portato in salvo tutti e cinque i suoi cuccioli. Una volta terminata l'impresa, si è sdraiata accanto a loro per proteggerli e non li ha lasciati neanche quando sono arrivati i soccorsi veterinari. Uno dei piccoli, Amparo, ha riportato gravi ustioni ed è morto, vegliato fino alla fine da Amanda. Le immagini, pubblicate da un quotidiano locale, hanno commosso non solo gli amanti degli animali.

SERPENTE NELLA CULLA, BEBÈ LO UCCIDE A MORSI


Nel villaggio arabo di Shfaram, vicino a Nazareth, si è verificata una storia davvero singolare, anche se già nella categoria del "strano ma vero".
Il tutto ha avuto come protagonista Imad, un bebè arabo-israeliano di poco più di un anno, che vedendo un serpente intrufolarsi nella sua culla, si è girato con delicatezza e, invece di spaventarsi, l'ha morso con i suoi quattro dentini sulla testa nella maniera più violenta che poteva, lasciandolo privo di vita.
Il padre, seduto su una panchina di fianco alla culla del bambino, si è accorto del tutto solo dopo che Imad si è messo a piangere, cacciando così il serpente morto dalla culla. 
Alla fine si è scoperto che si trattava di una vipera, anche se dalle dimensioni molto ridotte.

lunedì 6 agosto 2012

APPUNTAMENTO ALLE 9 – il vero senso dell’amore

Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di un'ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice. Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00.
Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo. Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita. 
Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita. 
Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta. L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie. 
Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da tempo dall'Alzheimer. 
Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po' tardi. 
Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni. 
Ne fui sorpreso, e gli chiesi: "E va ancora ogni mattina a trovarla anche se non sa chi è lei"? 
L'uomo sorrise e mi batté la mano sulla spalla dicendo: 
''Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi è lei". 
Dovetti trattenere le lacrime... avevo la pelle d'oca e pensai: 
"Questo è il genere di amore che voglio nella mia vita". 
Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà. 
Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.



IL TEMPO. – parodia della vita



Per scoprire il valore di un anno,

chiedilo a uno studente che è stato bocciato all'esame finale.

Per scoprire il valore di un mese,
chiedilo a una madre che ha messo al mondo un bambino troppo presto.

Per scoprire il valore di una settimana,
chiedilo all'editore di una rivista settimanale.

Per scoprire il valore di un'ora,
chiedilo agli innamorati che stanno aspettando di vedersi.

Per scoprire il valore di un minuto,
chiedilo a qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l'aereo.

Per scoprire il valore di un secondo,
chiedilo a qualcuno che è sopravvissuto a un incidente.

Per scoprire il valore di un centesimo di secondo,
chiedilo ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d'argento.

Il tempo non aspetta nessuno.
Raccogli ogni momento che ti rimane, perché ha un grande valore.
Condividilo con una persona speciale, e diventerà ancora più importante.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia.


LA VECCHIA ANFORA


Ogni giorno, un contadino portava l'acqua dalla sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell'asino, che gli trotterellava accanto.

Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio, perdeva acqua. L'altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure una goccia.
L'anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto più che l'anfora nuova non perdeva l'occasione di far notare la sua perfezione:
"Non perdo neanche una stilla d'acqua, io!".
Un mattino, la vecchia anfora si confidò con il padrone:
"Lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite".
Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all'anfora screpolata e le disse:
"Guarda il bordo della strada".
"Ma è bellissimo! Tutto pieno di fiori!" rispose l'anfora.
"Hai visto? E tutto questo solo grazie a te" disse il padrone. "Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo della strada. Io ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni giorno".
La vecchia anfora non lo disse mai a nessuno, ma quel giorno si sentì morire di gioia.
Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se lo vogliamo, possiamo fare meraviglie con le nostre imperfezioni...

TEST DELLA ROTAZIONE - Rotazione oraria o antioraria? ◄clicca x far girare la ballerina

Guardate attentamente questa immagine:



La ballerina sta ruotando in senso orario o antiorario?
La risposta giusta in questo caso non c'è. Perchè?
Dipende tutto da come usate la testa!
Si perchè la vostra risposta dipenderà da quale dei due emisferi del vostro cervello, destro o sinistro, domina sull'altro.

Se la vostra risposta è: IN SENSO ORARIO
In voi prevale la parte sinistra del cervello, la parte dedicata alla logica, all'attenzione per i dettagli, al linguaggio, alla scienze che si basano su studi empirici, pratici, di comprensione, conoscenza e apprendimento. La stessa che si occupa di preparare strategie, la parte più pratica di voi.
Per farle invertire rotazione, provate a lasciarvi andare un po' di più, date più spazio alla parte che si occupa di immagazzinare e gestire le immagini e liberate la fantasia e le emozioni.

Se la vostra risposta è: IN SENSO ANTIORARIO
In voi prevale l'emisfero destro, la parte che generalmente svolge le funzionalità che si avvicinano di più al vostro essere impulsivi, la percezione delle sensazioni, alla visione di insieme, all'immaginazione. Quella che gestisce la vostra percezione dello spazio, le vostre fantasie, l'impeto e il prendersi dei rischi.
Se volete vedere l'immagine girare in senso opposto il consiglio è di provare a concentrarvi di più, a porre più attenzione ai particolari dell'immagine. 


L'UOMO E LA FORMICA


L'uomo osservava lo spettacolo:
una formica stava trainando un grumo di terra che sembrava pesantissimo. Si muoveva lentamente, per lo sforzo enorme.
L'uomo disse: "Perché sprechi le tue forze? Non vedi che non ce la fai e rischi di morire schiacciato dal peso troppo grande per te?".
L'insetto, senza scomporsi minimamente, rispose:"Tu sei un uomo, e non capisci il valore dei miei sforzi... Vedo che resti perplesso, le mie parole non ti convincono!"
L'uomo guardava sempre più incuriosito e dubbioso la formica che nonostante il peso enorme che aveva sulle spalle, si sforzava anche di parlargli...
"Sappi allora - disse la formica - che agisco per amore. Devo sgombrare il passo a una femmina. Solo così mi concederà le sue attenzioni. Per il momento non può raggiungermi, poiché la soglia della sua dimora è bloccata. Ma spostando questa collinetta, le permetterò di venire accanto a me... Certo, rischio di vacillare e di farmi soffocare dal carico che potrebbe uccidermi. D'altra parte, una vita senza amore è inutile... Non capisci che, nell'impresa, ho solo da guadagnare?".




LE RISPOSTE (quando si ama veramente…..)


Una ragazza chiese ad un ragazzo:

"Mi vuoi bene?" - Lui rispose no.
Lei chiese "Mi trovi carina?" - Lui rispose no.
Lei chiese "Sono nel tuo cuore?" - Lui rispose no.
Per ultimo lei chiese "Se io me ne andassi, tu piangeresti per me?"
Lui rispose no.
Lei andò via triste.
Lui la prese tra le sue braccia e disse:
"Io non ti voglio bene, io ti amo.
Io non ti trovo carina, io ti trovo stupenda.
Tu non sei nel mio cuore, tu sei il mio cuore.
Io non piangerei per te, io morirei per te!"

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