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venerdì 13 settembre 2013
venerdì 6 settembre 2013
SE LO FAI PRIMA DI MANGIARE: 5 strani trucchi per perdere peso
Un aiuto 'brucia calorie' in più per raggiungere i tuoi
obiettivi e perdere peso più facilmente? Bene, questi bizzarri trucchetti per
perdere peso fanno al caso tuo.
BERE ACQUA TIEPIDA - Un bicchiere di acqua
ghiacciata può essere più rinfrescante, ma se si vuole perdere peso, allora si
consiglia di passare all'acqua tiepida. Una recente ricerca ha scoperto che
bere un bicchiere d'acqua tiepida prima di un pasto aiuta a sentirsi sazi più
rapidamente, mangiando così meno cibo durante il pasto.
TAGLIARE IL PROPRIO CIBO IN PICCOLI PEZZI - Potrebbe apparivi singolare, ma tagliare il cibo in piccoli pezzi funziona davvero: uno recente studio ha dimostrato che ridurre il cibo in piccoli pezzettini può aiutare a ingannare il cervello, facendogli credere che ciò che stiamo per mangiare è maggiore rispetto a quello che si trova sul nostro piatto. Dunque, si mangia di meno ma si conserva la medesima sensazione di sazietà.
TAGLIARE IL PROPRIO CIBO IN PICCOLI PEZZI - Potrebbe apparivi singolare, ma tagliare il cibo in piccoli pezzi funziona davvero: uno recente studio ha dimostrato che ridurre il cibo in piccoli pezzettini può aiutare a ingannare il cervello, facendogli credere che ciò che stiamo per mangiare è maggiore rispetto a quello che si trova sul nostro piatto. Dunque, si mangia di meno ma si conserva la medesima sensazione di sazietà.
SCEGLIERE UN DESSERT
PER COLAZIONE -
Se avete intenzione di concedervi un regalo, come ad esempio un muffin o una
brioche, il momento ideale della giornata è senza dubbio al mattino. Uno studio
fatto su persone in sovrappeso, che si sono sottoposte a dieta dimagrante, ha
dimostrato che inserire un piccolo dessert all'interno di una abbondante prima
colazione, contribuisce a diminuire il desiderio di zuccheri durante l'intera
giornata, favorendo una graduale perdita di peso.
CONCENTRARE
L'ESERCIZIO FISICO AL MATTINO - Per far sì che una dieta sia efficace, non si può fare
a meno dell'allenamento. Non importa a che ora del giorno lo facciate, ma è
importantissimo farlo. Detto questo, alcuni studi hanno dimostrato che il
nostro corpo reagisce meglio se l'allenamento quotidiano viene previsto al
mattino. Sembrerebbe il momento ideale per sottoporre il nostro organismo ad
uno sforzo maggiore e quindi a bruciare più calorie.
MANGIARE DI PIU'
DURANTE IL GIORNO
- Potrebbe apparire un controsenso, ma in realtà non lo è: mangiare di più e
più spesso aiuta a perdere peso. Consumare pasti frequenti - circa cinque o sei
in un giorno - accelera il metabolismo e permette all'organismo di non
trattenere grassi in eccesso. Naturalmente, si consigliano grandi quantità di
cibi sani, ricchi di proteine magre, fibre e vitamine - piuttosto che i cibi ad
alto contenuto di carboidrati raffinati e ingredienti trattati - che aiutano a
dare energia, a tenere a bada la fame ed a diminuire il consumo calorico.
venerdì 26 aprile 2013
CAMMINARE A PASSO VELOCE PIÙ SALUTARE DELLE CORSA
Qual è l'esercizio migliore per mantenersi in forma, per prevenire malattie cardiache o vascolari e magari risparmiare qualcosa? Sono in tanti a domandarselo, convinti che
uno sforzo fisico pesante conquistato con tanto sudore sia certamente l’ideale per bruciare più calorie e mantenersi in salute.
Premettendo che non esiste una regola universale e che l’esercizio fisico in ogni sua forma è salutare per il nostro organismo, nuovi studi evidenziano come il camminare a passo veloce sia l’esercizio fisico più benefico per il corpo. A dimostrarlo uno studio americano condotto da un team di ricercatori guidati da Paul Williams che ha osservato come la passeggiata sia più benefica della corsa.
La ricerca si è basata sull’osservazione di 33mila camminatori e 15mila corridori di età compresa tra i 18 e gli 80 anni. Lo studio, pubblicato sulla rivista «Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology», ha rilevato che entrambe le attività fisiche sono efficaci, ma il semplice camminare ha maggiori effetti benefici di una corsa.
Grazie alla camminata a passo svelto si contrastano malattie cardiovascolari, il diabete, si abbassa il livello di colesterolo ed è benedico per colonna vertebrale e per la muscolatura. Benefici, soprattutto per le persone anziane che con una camminata non dovranno stressare l’apparato muscolo-scheletrico.
uno sforzo fisico pesante conquistato con tanto sudore sia certamente l’ideale per bruciare più calorie e mantenersi in salute.
Premettendo che non esiste una regola universale e che l’esercizio fisico in ogni sua forma è salutare per il nostro organismo, nuovi studi evidenziano come il camminare a passo veloce sia l’esercizio fisico più benefico per il corpo. A dimostrarlo uno studio americano condotto da un team di ricercatori guidati da Paul Williams che ha osservato come la passeggiata sia più benefica della corsa.
La ricerca si è basata sull’osservazione di 33mila camminatori e 15mila corridori di età compresa tra i 18 e gli 80 anni. Lo studio, pubblicato sulla rivista «Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology», ha rilevato che entrambe le attività fisiche sono efficaci, ma il semplice camminare ha maggiori effetti benefici di una corsa.
Grazie alla camminata a passo svelto si contrastano malattie cardiovascolari, il diabete, si abbassa il livello di colesterolo ed è benedico per colonna vertebrale e per la muscolatura. Benefici, soprattutto per le persone anziane che con una camminata non dovranno stressare l’apparato muscolo-scheletrico.
Fonte: Salute Leggo
venerdì 15 febbraio 2013
Test positivi su un virus herpes modificato "Uccide le cellule tumorali e non le sane"
BOLOGNA - Un nuovo studio dell'Università di Bologna, simulando metodi di cura più vicini alla pratica clinica, ha confermato l'efficacia della terapia basata su un virus che uccide selettivamente i tumori. La ricerca, pubblicata sulla rivista PLoS Pathogens, dimostra che un particolare virus herpes, selettivamente programmato per uccidere le cellule tumorali, non è efficace solo quando viene iniettato all'interno del tumore in condizioni di laboratorio, ma anche quando viene somministrato per via generale.
Nel nuovo studio, finanziato anche dall'Associazione italiana per la ricerca sul cancro, la terapia è stata diffusa per via sistemica, per somministrazione intraperitoneale, quindi in condizioni operative clinicamente più realistiche. Il risultato rappresenta un ulteriore passo verso lo sviluppo di nuove terapie contro le metastasi per la cura dei pazienti colpiti da tumori del seno e dell'ovaio.
Due gruppi di ricerca dei Dipartimenti di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale e di Farmacia e Biotecnologie dell'Università di Bologna - spiega una nota dell'ateneo bolognese - lavorano da anni a questa terapia innovativa. Nel 2009, i ricercatori guidati da Gabriella Campadelli-Fiume, avevano ideato un virus derivato da quello dell'herpes, programmato per entrare selettivamente nelle cellule tumorali. Il virus modificato non aggredisce le cellule normali e non provoca quindi le classiche lesioni erpetiche alle labbra, ma è capace di riconoscere e distruggere i tumori del seno e dell'ovaio che presentano uno specifico marcatore (HER-2). Una patologia di cui ogni anno in Italia si riscontrano 42mila nuovi casi, con oltre 10mila mortali.
"Molti scienziati nel mondo - spiega Gabriella Campadelli-Fiume - stanno cercando di produrre virus oncolitici, cioè che distruggono le cellule tumorali. Spesso le modificazioni operate, che rendono l'agente virale innocuo per l'organismo ospite, lo rendono anche scarsamente aggressivo nei confronti del tumore e quindi, dal punto di vista terapeutico, poco efficace. Noi siamo i primi a essere riusciti a ottenere un virus herpes riprogrammato in grado di colpire le cellule tumorali con marcatore HER-2, senza infettare le altre cellule sane, indirizzando così tutta la sua capacità distruttiva solo sulle cellule malate".
I nuovi studi hanno dimostrato che il virus modificato può curare topi di laboratorio portatori di metastasi di tumori umani all'interno dell'addome. Per farlo è stato messo a punto un modello murino (la cavia utilizzata per gli esperimenti) portatore di tali neoplasie che è stato usato per dimostrare l'efficacia del virus riprogrammato.
Alla realizzazione del modello ha lavorato un team guidato da Pier Luigi Lollini in collaborazione con l'Istituto Rizzoli di Bologna. "E' difficile studiare in laboratorio la diffusione metastatica dei tumori umani - sottolinea Lollini - , per questo abbiamo sviluppato un sistema-modello che riproduce nei topi la diffusione metastatica dei tumori dell'ovaio e del seno, consentendoci di testare nuove terapie antitumorali in condizioni che rispecchiano quelle umane".
Per il futuro, l'obiettivo è arrivare alla fase di sperimentazione preclinica e proprio per questo gli studiosi sono alla ricerca di ulteriori finanziamenti.
Nel nuovo studio, finanziato anche dall'Associazione italiana per la ricerca sul cancro, la terapia è stata diffusa per via sistemica, per somministrazione intraperitoneale, quindi in condizioni operative clinicamente più realistiche. Il risultato rappresenta un ulteriore passo verso lo sviluppo di nuove terapie contro le metastasi per la cura dei pazienti colpiti da tumori del seno e dell'ovaio.
Due gruppi di ricerca dei Dipartimenti di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale e di Farmacia e Biotecnologie dell'Università di Bologna - spiega una nota dell'ateneo bolognese - lavorano da anni a questa terapia innovativa. Nel 2009, i ricercatori guidati da Gabriella Campadelli-Fiume, avevano ideato un virus derivato da quello dell'herpes, programmato per entrare selettivamente nelle cellule tumorali. Il virus modificato non aggredisce le cellule normali e non provoca quindi le classiche lesioni erpetiche alle labbra, ma è capace di riconoscere e distruggere i tumori del seno e dell'ovaio che presentano uno specifico marcatore (HER-2). Una patologia di cui ogni anno in Italia si riscontrano 42mila nuovi casi, con oltre 10mila mortali.
"Molti scienziati nel mondo - spiega Gabriella Campadelli-Fiume - stanno cercando di produrre virus oncolitici, cioè che distruggono le cellule tumorali. Spesso le modificazioni operate, che rendono l'agente virale innocuo per l'organismo ospite, lo rendono anche scarsamente aggressivo nei confronti del tumore e quindi, dal punto di vista terapeutico, poco efficace. Noi siamo i primi a essere riusciti a ottenere un virus herpes riprogrammato in grado di colpire le cellule tumorali con marcatore HER-2, senza infettare le altre cellule sane, indirizzando così tutta la sua capacità distruttiva solo sulle cellule malate".
I nuovi studi hanno dimostrato che il virus modificato può curare topi di laboratorio portatori di metastasi di tumori umani all'interno dell'addome. Per farlo è stato messo a punto un modello murino (la cavia utilizzata per gli esperimenti) portatore di tali neoplasie che è stato usato per dimostrare l'efficacia del virus riprogrammato.
Alla realizzazione del modello ha lavorato un team guidato da Pier Luigi Lollini in collaborazione con l'Istituto Rizzoli di Bologna. "E' difficile studiare in laboratorio la diffusione metastatica dei tumori umani - sottolinea Lollini - , per questo abbiamo sviluppato un sistema-modello che riproduce nei topi la diffusione metastatica dei tumori dell'ovaio e del seno, consentendoci di testare nuove terapie antitumorali in condizioni che rispecchiano quelle umane".
Per il futuro, l'obiettivo è arrivare alla fase di sperimentazione preclinica e proprio per questo gli studiosi sono alla ricerca di ulteriori finanziamenti.
Fonte: Repubblica.it
domenica 27 gennaio 2013
Gli asparagi rimedio contro gli eccessi da alcol
Può capitare quindi di eccedere nel consumo di alcol e di essere vittime dei tipici postumi “da sbornia”, che sono dovuti all’accumulo delle tossine. Alcuni ricercatori dell’Istituto di Scienze Mediche e della Jeju National University, in Corea, hanno dimostrato però che gli asparagi possono avere degli effetti benefici nella riduzione dei sintomi che l’eccesso di alcol provoca nell’organismo.
Questi ortaggi, infatti, da tempo riconosciuti come ottimi rimedi con proprietà antinfiammatorie, antifungine e diuretiche, sembrano avere anche un ruolo attivo nel ridurre lo stress ossidativo che si verifica a carico del fegato quando assumiamo dosi eccessive di alcol, proteggendo le cellule epatiche.
I ricercatori coreani hanno dimostrato che il trattamento con estratto di foglie e germogli di asparago contribuisce a ridurre la tossicità cellulare nelle cellule epatiche di origine animale e umana. Gli asparagi dunque sono una verdura particolarmente indicata per attenuare quella sensazione di malessere tipica “del giorno dopo”.
Dimagrire con la caffeina
Un’equipe di ricercatori australiani ha recentemente dimostrato in uno studio gli effetti benefici che la caffeina può avere nei confronti della riduzione del peso corporeo. La caffeina, dunque, aiuterebbe a dimagrire, anche se lo stesso studio ha evidenziato che non si può affermare la stessa cosa riguardo alla bevanda, cioè al caffè.
Gli scienziati australiani dell’Università del Queensland hanno condotto degli esperimenti su due gruppi di topi da laboratorio, esperimenti i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Nutrition. Entrambi i gruppi di topi sono stati precedentemente sottoposti ad un regime alimentare particolarmente ricco di grassi animali e zuccheri, in modo da indurre in essi un rapido aumento del peso corporeo che simulasse la condizione di chi soffre di obesità.
Gli scienziati australiani dell’Università del Queensland hanno condotto degli esperimenti su due gruppi di topi da laboratorio, esperimenti i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Nutrition. Entrambi i gruppi di topi sono stati precedentemente sottoposti ad un regime alimentare particolarmente ricco di grassi animali e zuccheri, in modo da indurre in essi un rapido aumento del peso corporeo che simulasse la condizione di chi soffre di obesità.
In una fase successiva però ai topi appartenenti al primo gruppo è stata somministrata una dose giornaliera di caffeina, mentre al secondo gruppo, il gruppo di controllo, è stato somministrato estratto di caffè.
L’esperimento ha così dimostrato che a distanza di tempo solo nei topi
del primo gruppo si verificava un ritorno al peso corporeo normale.
Dalla studio si può dedurre quindi che solo la caffeina ha l’effettivo potere di bruciare i grassi in eccesso,
mentre le altre sostanze contenute nel caffè, in parte note (cafestol,
kahweol e melanoidina) e in parte sconosciute, aspettano ancora di
essere studiate.
giovedì 27 dicembre 2012
Consigli per combattere i geloni
Con l’arrivo dell’autunno e poi dell’inverno, molte persone tornano a soffrire di un problema fastidioso come quello dei geloni alle mani. Mani screpolate, arrossate, gonfie e prurito continuo sono i sintomi più fastidiosi di questo problema che riguarda direttamente il freddo. Infatti, il freddo attacca le mani che sono parti più esposte del corpo in autunno e inverno. Se non si indossano i guanti le mani diventano violacee e iniziano a screpolarsi.
I geloni alle mani, comunque, possono dipendere da altri fattori. Tra questi ci sono la cattiva circolazione e gli sbalzi di temperatura, cioè passare repentinamente da un ambiente molto caldo a uno freddo. Questi sbalzi stressano la pelle che può produrre quindi i geloni.
Vediamo ora alcuni consigli per combattere i geloni:
- Quando ci si lava le mani è fondamentale asciugarle sempre molto bene. Non lasciare le mani umide e non utilizzare troppo sapone;
- Indossare i guanti quando si esce se si è stati in un ambiente riscaldato e fuori che c’è freddo;
- Seguire una alimentazione ricca di vitamine con agrumi, frutta e verdura. In particolare, è ottimo il mirtillo che contiene molti flavonoidi che aiutano la circolazione.
Come rimedi naturali possono essere utilizzati la calendula, che è antinfiammatoria e antibatterica, l’arnica, che è analgesica, antinfiammatoria e lenitiva, e l’aloe, che è utile per calmare il dolore e eliminare il rossore.
I geloni alle mani, comunque, possono dipendere da altri fattori. Tra questi ci sono la cattiva circolazione e gli sbalzi di temperatura, cioè passare repentinamente da un ambiente molto caldo a uno freddo. Questi sbalzi stressano la pelle che può produrre quindi i geloni.
Vediamo ora alcuni consigli per combattere i geloni:
- Quando ci si lava le mani è fondamentale asciugarle sempre molto bene. Non lasciare le mani umide e non utilizzare troppo sapone;
- Indossare i guanti quando si esce se si è stati in un ambiente riscaldato e fuori che c’è freddo;
- Seguire una alimentazione ricca di vitamine con agrumi, frutta e verdura. In particolare, è ottimo il mirtillo che contiene molti flavonoidi che aiutano la circolazione.
Come rimedi naturali possono essere utilizzati la calendula, che è antinfiammatoria e antibatterica, l’arnica, che è analgesica, antinfiammatoria e lenitiva, e l’aloe, che è utile per calmare il dolore e eliminare il rossore.
Fonte: http://www.aciclico.com/
Il cioccolato previene le malattie cardiovascolari
Il cioccolato è uno degli alimenti più amati al mondo per il suo gusto e anche per la sua capacità anti depressiva. Il cioccolato, se consumato con moderazione, è anche un alimento salutare. Infatti, negli ultimi anni molti studi hanno rilevato le proprietà benefiche di questo alimento.
Il cioccolato è ricco di antiossidanti, ha la capacità di regolare il tono vascolare e ha un effetto protettivo per il cuore. Altre ricerche hanno mostrato che è in grado anche di migliorare l’idratazione della pelle e di sedare la tosse.
L’effetto di protezione del cuore arriva dal suo contenuto di flavonoidi. Queste sono sostanze che hanno un grande potere antiossidante e impediscono l’ossidazione del colesterolo cattivo da parte dei radicali liberi. I flavonoidi sono molto importanti perché aiutano l’organismo anche nell’impedire che le piastrine formino dei coaguli che possono portare alla formazione dei trombi. Queste sostanze sono presenti anche nel vino rosso e nel tè verde.
Il cioccolato fondente è quindi un alimento salutare che può prevenire le malattie cardiovascolari. È però importante non esagerare e stare attenti alla quantità di cacao. Va bene consumare circa 6 grammi di cioccolato fondente al giorno e con almeno il 70% di cacao. Il cioccolato al latte non ha le stesse caratteristiche in quanto riduce l’assorbimento degli antiossidanti.
Il cioccolato è ricco di antiossidanti, ha la capacità di regolare il tono vascolare e ha un effetto protettivo per il cuore. Altre ricerche hanno mostrato che è in grado anche di migliorare l’idratazione della pelle e di sedare la tosse.
L’effetto di protezione del cuore arriva dal suo contenuto di flavonoidi. Queste sono sostanze che hanno un grande potere antiossidante e impediscono l’ossidazione del colesterolo cattivo da parte dei radicali liberi. I flavonoidi sono molto importanti perché aiutano l’organismo anche nell’impedire che le piastrine formino dei coaguli che possono portare alla formazione dei trombi. Queste sostanze sono presenti anche nel vino rosso e nel tè verde.
Il cioccolato fondente è quindi un alimento salutare che può prevenire le malattie cardiovascolari. È però importante non esagerare e stare attenti alla quantità di cacao. Va bene consumare circa 6 grammi di cioccolato fondente al giorno e con almeno il 70% di cacao. Il cioccolato al latte non ha le stesse caratteristiche in quanto riduce l’assorbimento degli antiossidanti.
Fonte: http://www.aciclico.com/
sabato 8 dicembre 2012
I cibi che si possono congelare e quelli che è meglio mangiare freschi
Nella società contemporanea le persone hanno sempre poco tempo anche per cucinare. Questo spiega il successo dei prodotti surgelati che si preparano in pochi minuti. C’è poi chi prepara dei cibi in casa e li congela in modo da avere qualcosa di pronto e di più genuino da mangiare nei giorni successivi. Non tutti gli alimenti, però, si possono congelare. Ad esempio, i prodotti che contengono molta acqua non si possono congelare. L’insalata, i pomodori o la frutta, per fare un esempio, non si congelano in quanto sarebbero immangiabili quando vengono scongelati.
Si possono invece congelare le verdure, la carne e il pesce, ma attenzione ai tempi. Ogni alimento ha un tempo massimo in cui può stare nel congelatore dopo il quale non è più sano e mangiabile.
Molte verdure congelate, però, perdono le loro caratteristiche salutari e quindi è meglio comprarle fresche. Gli spinaci, invece, conservano alcune caratteristiche anti ossidanti e si possono consumare anche quelli surgelati. Il pane si può surgelare e magari poi riscaldare in forno come il sugo, che si può preparare per utilizzarlo per più giorni. Anche il pesto può essere un alimento che fa risparmiare tempo se congelato. Magari lo si può fare in casa e poi congelarlo in vasetti e utilizzarlo ogni tanto.
Fonte: http://www.aciclico.com/Si possono invece congelare le verdure, la carne e il pesce, ma attenzione ai tempi. Ogni alimento ha un tempo massimo in cui può stare nel congelatore dopo il quale non è più sano e mangiabile.
Molte verdure congelate, però, perdono le loro caratteristiche salutari e quindi è meglio comprarle fresche. Gli spinaci, invece, conservano alcune caratteristiche anti ossidanti e si possono consumare anche quelli surgelati. Il pane si può surgelare e magari poi riscaldare in forno come il sugo, che si può preparare per utilizzarlo per più giorni. Anche il pesto può essere un alimento che fa risparmiare tempo se congelato. Magari lo si può fare in casa e poi congelarlo in vasetti e utilizzarlo ogni tanto.
martedì 20 novembre 2012
I pomodori ogm ci salveranno dal colesterolo
Un gruppo di ricercatori americani ha utilizzato le più recenti tecniche dell’ingegneria genetica per mettere a punto un nuovo tipo di ortaggio che produce effetti benefici nella lotta al colesterolo. Si tratta di una varietà di pomodoro ogm, ovvero geneticamente modificato, in grado di produrre la stessa proteina presente nel colesterolo comunemente definito “buono” (HDL).
L’innovazione è da attribuire ad una equipe dell’Università della California di Los Angeles (UCLA) che, guidata da Alan Fogelman, ha presentato i risultati di questa scoperta all’American Heart Association Scientific’s Sessions 2012, che vedrà proprio oggi la conclusione dei lavori.
Lo scopo di questa ricerca era quello di individuare un modo per aumentare, attraverso l’alimentazione, la componente proteica del colesterolo buono, che ha la capacità di liberare le arterie, riducendo il rischio di aterosclerosi.
Ad oggi questi nuovi tipi di pomodori sono stati testati solo sugli animali. I topi utilizzati per l’esperimento, nutriti con i pomodori ogm, hanno tuttavia dimostrato subito dei livelli più alti di colesterolo HDL e una maggiore presenza dell’enzima antiossidante associato ad esso. In aggiunta è stato possibile individuare nel sangue dei roditori un numero inferiore di molecole che accelerano la formazione delle placche aterosclerotiche e un numero minore di quest’ultime.
L’innovazione è da attribuire ad una equipe dell’Università della California di Los Angeles (UCLA) che, guidata da Alan Fogelman, ha presentato i risultati di questa scoperta all’American Heart Association Scientific’s Sessions 2012, che vedrà proprio oggi la conclusione dei lavori.
Lo scopo di questa ricerca era quello di individuare un modo per aumentare, attraverso l’alimentazione, la componente proteica del colesterolo buono, che ha la capacità di liberare le arterie, riducendo il rischio di aterosclerosi.
Ad oggi questi nuovi tipi di pomodori sono stati testati solo sugli animali. I topi utilizzati per l’esperimento, nutriti con i pomodori ogm, hanno tuttavia dimostrato subito dei livelli più alti di colesterolo HDL e una maggiore presenza dell’enzima antiossidante associato ad esso. In aggiunta è stato possibile individuare nel sangue dei roditori un numero inferiore di molecole che accelerano la formazione delle placche aterosclerotiche e un numero minore di quest’ultime.
Fonte: http://www.aciclico.com/
sabato 27 ottobre 2012
Fave utili per prevenire e contrastare il cancro
Secondo uno studio condotto dai ricercatori australiani della Charles Sturt University (CSU) e pubblicato sul British Journal of Nutrition, le fave del tipo Nura e Rossa rientrano tra i cibi utili nella prevenzione e nella lotta contro il cancro.
Gli studiosi hanno infatti estratto dalle fave i composti fenolitici, ovvero quegli elementi che sono responsabili del colore del vegetale, che ne regolano il metabolismo e che lo proteggono da parassiti ed insetti. Successivamente questi composti sono stati utilizzati contro delle cellule tumorali coltivate in laboratorio corrispondenti a quattro diverse tipologie di tumori: della vescica, dello stomaco, del fegato e del colon. Dopo sole 24 ore, i ricercatori hanno constatato che i composti fenolitici avevano ridotto notevolmente il tasso di moltiplicazione delle cellule tumorali. I risultati dello studio, dunque, secondo il team di ricercatori australiani, suggeriscono che gli elementi contenuti nelle fave potrebbero essere utilizzati come parte di una terapia anticancro, dal momento che un tasso di moltiplicazione ridotto equivale ad una maggiore probabilità di sopravvivenza.
Le fave, ricordiamo, sono il frutto di una pianta appartenente alla famiglia delle leguminose e che si caratterizzano per il loro baccello verde che racchiude un seme piuttosto grosso e piatto. Vengono utilizzate in cucina in diversi tipi di piatti, dalle minestre fino alle pietanze a base di carne e pesce. Dal punto di vista della salute, oltre che nella prevenzione del cancro, grazie alle loro proprietà sono considerate utili anche nella prevenzione e nel contrasto dell’ipertensione.
Fonte: http://www.aciclico.com/ venerdì 26 ottobre 2012
Prodotti per make up anticipano menopausa
I prodotti per il make up utilizzati dalla maggior parte delle donne di tutte le età e di tutto il mondo potrebbero accelerare l’arrivo della menopausa. A rivelarlo è stato uno studio condotto dai ricercatori della Washington University di St Louis e che punta il dito contro iftalati, un gruppo di sostanze chimiche che si trovano non solo nei cosmetici ma anche nelle materie plastiche, nei prodotti per la manutenzione della casa e nelle confezioni usate per gli alimenti.
In particolare, lo studio è stato condotto su un campione di 5.700 donne che sono state sottoposte a periodiche analisi per monitorare i livelli di ftalati nel sangue o nelle urine. Ebbene, coloro che ne avevano una quantità più alta hanno avuto la menopausa 2-3 anni prima rispetto alle altre. Tuttavia, secondo la dottoressa Natalia Grinder che ha coordinato lo studio, alcune donne potrebbero fare i conti con la menopausa anche 15 anni prima.
La menopausa precoce, ha spiegato la dottoressa, ha un grande impatto sulla salute ed è associata a percentuali molto più alte di ictus, infarti, problemi ossei ed emorragie cerebrali fatali. I ricercatori ritengono inoltre che le sostanze chimiche incriminate abbiano la potenzialità di influenzare la funzione ovarica e la riproduzione umana.
In Italia, in riferimento all’allarme lanciato dagli studiosi americani, è intervenuta l’Unipro, l’associazione italiana delle imprese cosmetiche, la quale ha anzitutto premesso che i ftalati rappresentano una categoria molto ampia di sostanze chimiche, alcune delle quali hanno degli effetti tossici a livello riproduttivo se impiegate a dosi molte alte. Questa tipologia di ftalati è però vietata nei cosmetici presenti sul mercato italiano ed europeo. L’associazione ha inoltre aggiunto che l’unico ftalato impiegato nei cosmetici venduti in Europa è il Dietilftalato (DEP), a lungo studiato e che è stato giudicato sicuro. Esso viene talvolta aggiunto in piccole quantità ai prodotti con lo scopo di rendere amaro, e quindi imbevibile, l’alcool etilico eventualmente presente nella composizione del cosmetico.
Benessere: 20 minuti di schiaffi ed elimini le rughe
L’ultimo ritrovato nel mondo dell’estetica, proveniente dalla Thailandia, è stato importato soltanto da poco negli USA, in un salone di bellezza della città di San Francisco. Il trattamento sviluppato non è invasivo e non prevede l’utilizzo di farmaci, pomate, o un’alimentazione particolare, ma consiste semplicemente nel farsi prendere a schiaffi per poter così eliminare le rughe e ridurre l’invecchiamento cutaneo.
La proprietaria del negozio Tata, una ragazza thailandese originaria di Bangkok, che ha portato il particolare metodo negli USA è stata addestrata da Kung Khemika, ideatore e maestra di questa pratica. Il prezzo del trattamento è di 350 dollari a seduta, ognuna delle quali dura circa 20 minuti. Si può anche comprare un pacchetto di 4 sedute al modico prezzo di 1000 dollari invece di 1400. In un’intervista Tata ha dichiarato che il trattamento rassoda la pelle e con una sola seduta può cancellare le rughe per 1 anno.
Fonte: http://www.aciclico.com/
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