domenica 9 giugno 2013

IL BAMBINO CHE SCRIVEVA SULLA SPIAGGIA..




UN BAMBINO TUTTI I GIORNI SI RECAVA AL MARE E SCRIVEVA sulla spiaggia:
Mamma ti amo!”; poi guardava il mare cancellare la scritta e correva via sorridendo. 
Un vecchio triste passeggiava tutti i giorni su quel litorale, e lo vedeva giorno dopo giorno scrivere la stessa frase, e guardare felice il mare portargliela via. Fra sé e sé pensava: “Questi bambini, sono così stupidi ed effimeri.” Un giorno si decise ad avvicinare il bambino, non avrà avuto più di dieci anni, e gli chiese:
 “Ma che senso ha che tu scriva “Mamma ti amo!” sulla sabbia che poi il mare te la porta via. Diglielo tu che le vuoi bene.”
Il bambino si alzò, e guardando l’ennesima scritta cancellata dall’acqua salata disse al vecchio: “Io non ce l’ho la mamma! Me l’ha portata via Dio, come fa il mare con le mie scritte. Eppure torno qui ogni giorni a ricordare alla mamma e a Dio che non si può cancellare l’amore di un figlio per la propria madre.”
Il vecchio si inginocchiò, e con le lacrime agli occhi scrisse: 
Nora.Ti amo!”; 
era il nome della moglie appena morta. Poi prese il bimbo per mano e assieme guardarono la scritta sparire.

 

sabato 8 giugno 2013

CURRICULUM DI UNA MAMMA◄clicca x ingrandire


LA FAVOLA DEL RICCIO ◄clicca x ingrandire


TRAPPOLE PER ZANZARE FAI DA TE◄clicca x ingrandire


Mi’ padre me diceva...◄clicca x leggere




Mi’ padre me diceva: fa’ attenzione
a chi chiacchiera troppo; a chi promette;
a chi, dop’èsse entrato, fa: “permette?”;
a chi aribbarta spesso l’opignone.
***
E a quello co la testa da cojone,
che nu’ la cambia mai; a chi scommette;
a chi le mano nu’ le strigne strette;
a quello che pìa ar volo ‘gni occasione …
***
… pe dì de sì e offrisse come amico;
a chi te dice sempre: “so’ d’accordo”;
a chi s’atteggia com’er più ber fico.
***
A chi parla e se move sottotraccia;
ma soprattutto a quello, er più balordo,
che, quanno parla, nun te guarda in faccia.
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Aldo Fabrizi

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