sabato 16 novembre 2013

"Papà, quanto mi vuoi bene?"…. una storia molto commovente, esempio di amore infinito.. da leggere!!


Il giorno in cui la nostra figlia è nata, mio marito non era felice. La sua delusione sembrava così grande, così grande che non voleva incontrare sua figlia.
"ah, Dio non volevo un figlio!" si lamentò.
Dopo qualche mese mio marito è rimasto affascinato dal sorriso della nostra Carmenzita, dai suoi occhi! Poi cominciò ad amarla alla follia. Il suo volto, il suo sorriso. Mio marito faceva di tutto per la nostra Carmenzita.
Un giorno eravamo tutti riuniti in famiglia poi Carmenzita chiese a suo padre: "Papà, quando compirò 15 anni cosa mi darai come regalo?" Il padre rispose: "Carmenzita hai solo 7 anni...c'è ancora tanto tempo prima dei tuoi 15 anni." Carmenzita rispose: "Ma papà dici sempre che il tempo passa velocemente..."
Carmenzita aveva 14 anni era la felicità di tutta la casa ma soprattutto occupava il cuore di suo padre.
Una domenica siamo andati in chiesa, Carmenzita è scivolata e suo padre la prese immediatamente per evitare che cadesse....eravamo seduti in chiesa quando Carmenzita sveni. Suo padre la portò immediatamente all'ospedale...dopo 10 giorni in ospedale, i medici hanno detto che Carmenzita aveva una malattia al cuore...molto grave!!!
Giorni e giorni sono passati, il padre si è licenziato dal suo lavoro per occuparsi di Carmenzita ma io,(sua madre) decisi di lavorare...non potevo vederla soffrire.
Una mattina nel suo letto Carmenzita chiese al padre: "Papà, ma i medici hanno detto che devo morire?" Suo padre rispose: "No, non morirai...Dio è talmente grande che non lascerebbe perdere quello che amo." Carmenzita chiese ancora a suo padre:"Quando la gente muore se ne và in paradiso? Si può vedere la famiglia da lassù? Si può ritornare?" Il padre le ririspose:"beh...Carmenzita la verità è che nessuno è tornato lassù...però se un giorno morirò non ti lascerò sola, lì dove sarò troverò un modo per comunicare con te."
Lo stesso giorno + tardi, i medici ci informano che Carmenzita aveva bisogno di un nuovo cuore, se no non poteva vivere + di 20 giorni.
"UN CUORE? DOVE LO TROVIAMO UN CUORE? UN CUORE! MA DOVE DIO MIO!"
In queste mese Carmenzita stava per compiere 15 anni poi il venerdì trovammo il donatore....Carmenzita è stata operata, tutto è andato come doveva andare.
Carmenzita restò 15 giorni all'ospedale, suo padre non è mai andato a vederlo, i medici avevano detto che poteva rientrare a casa.
Quando Carmenzita arrivò a casa si mise a gridare: "Papà, dove sei?".
Sono uscita dalla camera piangendo dicendo:"Prendi questa lettera...è tuo padre che te l'ha lasciata."
(lettera)
Carmenzita, mia cara figlia quando leggerai questa lettera dovresti avere già 15 anni...un cuore che batte forte forte nel tuo corpo è la promessa che i medici mi hanno fatto. Mi dispiace di non essere accanto a te in questo momento....quando ho saputo che stavi per morire, ho deciso di farti la risposta alla tua domanda che mi hai fatto quando avevi 7 anni...ho deciso di darti il regalo + bello del mondo...come regalo ti dò la mia vita intera senza nessuna condizione...fai quello che vuoi con lei...VIVI LA VITA CARMENZITA, ti amo con tutto il mio cuore.
Carmenzita ha pianto tutto il giorno e la notte. Il giorno successivo è andata al cimitero e si è seduta sulla tomba di sua padre...stava piangendo così tanto...Carmenzita sussurrava:"Papà, ora so quanto mi amavi, anche io ti amavo così tanto però non te l'ho detto spesso. Ora capisco l'importanza di dire TI VOGLIO BENE, ti chiedo scusa di essere stata in silenzio così tanto tempo.".
Quando la madre pubblicò queste parole alla fine disse: Una cosa molto importante nella vita "Non scordate di dire TI VOGLIO BENE.

IL MIRACOLO.. bellissima e commovente storia.. da leggere



Questa è la storia vera di una bambina di otto anni che sapeva che l’amore può fare meraviglie.
Il suo fratellino era destinato a morire per un tumore al cervello. I suoi genitori erano poveri, ma avevano fatto di tutto per salvarlo, spendendo tutti i loro risparmi.
Una sera, il papà disse alla mamma in lacrime: “Non ce la facciamo più, cara. Credo sia finita. Solo un miracolo potrebbe salvarlo”.
La piccola, con il fiato sospeso, in un angolo della stanza aveva sentito. Corse nella sua stanza, ruppe il salvadanaio e, senza far rumore, si diresse alla farmacia più vicina. Attese pazientemente il suo turno. Si avvicinò al bancone, si alzò sulla punta dei piedi e, davanti al farmacista meravigliato, posò sul baco tutte le monete.
"Per cos’è? Che cosa vuoi piccola?".
"È per il mio fratellino, signor farmacista. È molto malato e io sono venuta a comprare un miracolo".
"Che cosa dici?" borbottò il farmacista.
"Si chiama Andrea, e ha una cosa che gli cresce dentro la testa, e papà ha detto alla mamma che è finita, non c’è più niente da fare e che ci vorrebbe un miracolo per salvarlo. Vede, io voglio tanto bene al mio fratellino, per questo ho preso tutti i miei soldi e sono venuta a comperare un miracolo".
Il farmacista accennò un sorriso triste. "Piccola mia, noi qui non vendiamo miracoli".
"Ma se non bastano questi soldi posso darmi da fare per trovarne ancora. Quanto costa un miracolo?".
C’era nella farmacia un uomo alto ed elegante, dall’aria molto seria, che sembrava interessato alla strana conversazione. Il farmacista allargò le braccia mortificato. La bambina, con le lacrime agli occhi, cominciò a recuperare le sue monetine.
L’uomo si avvicinò a lei. "Perché piangi, piccola? Che cosa ti succede?".
"Il signor farmacista non vuole vendermi un miracolo e neanche dirmi quanto costa... È per il mio fratellino Andrea che è molto malato. Mamma dice che ci vorrebbe un’operazione, ma papà dice che costa troppo e non possiamo pagare e che ci vorrebbe un miracolo per salvarlo. Per questo ho portato tutto quello che ho".
"Quanto hai?".
"Un dollaro e undici centesimi... Ma, sapete..." aggiunse con un filo di voce, "posso trovare ancora qualcosa...".
L’uomo sorrise "Guarda, non credo sia necessario. Un dollaro e undici centesimi è esattamente il prezzo di un miracolo per il tuo fratellino!".
Con una mano raccolse la piccola somma e con l’altra prese dolcemente la manina della bambina. "Portami a casa tua, piccola. Voglio vedere il tuo fratellino e anche il tuo papà e la tua mamma e vedere con loro se possiamo trovare il piccolo miracolo di cui avete bisogno".
Il signore alto ed elegante e la bambina uscirono tenendosi per mano. Quell’uomo era il professor Carlton Armstrong, uno dei più grandi neurochirurghi del mondo. Operò il piccolo Andrea, che potè tornare a casa qualche settimana dopo completamente guarito.
"Questa operazione" mormorò la mamma "è un vero miracolo. Mi chiedo quanto sia costata...".
La sorellina sorrise senza dire niente. Lei sapeva quanto era costato il miracolo: un dollaro e undici centesimi... più, naturalmente l’amore e la fede di una bambina.

lunedì 11 novembre 2013

ORDINATO IL RITIRO URGENTE DI FARMACI PERICOLOSI. ECCO QUALI SONO



Da giorni è stato emesso un comunicato dell’AIFA,  Agenzia Italiana del Farmaco, che ha emanato un provvedimento cautelativo con il quale vieta l’utilizzo di nove farmaci prodotti dalla ditta Geymonat, (la stessa produttrice delle supposte per neonati) per difetti di qualità.  Nello specifico, è possibile che in questi farmaci ci sia un quantitativo di principio attivo inferiore a quello approvato e indicato in etichetta.
Si tratta dei seguenti medicinali:

Alvenex 450 mg (indicazioni: sintomi attribuibili ad insufficienza venosa; stati di fragilità capillare)

Gastrogel 2g/10ml (indicazioni: ulcera gastrica, ulcera duodenale; gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche; gastropatie da FANS, esofagite da reflusso).

Sucrate 2g gel orale (indicazioni: ulcera gastrica, ulcera duodenale; gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche, gastropatie da FANS, esofagite da reflusso)

Intrafer 50 mg/ml e Intrafer 100mg/5ml (indicazioni: terapia degli stati latenti o manifesti da carenza di ferro)

Testo Enant 100 mg e Testo Enant 250 mg/2 ml (indicazioni: castrazione, eunucoidismo, ipogenitalismo, criptorchidismo, turbe della potenza sessuale e oligospermia; metropatie, fibromiomatosi uterina e talune forme di carcinoma mammario della donna, come coadiuvante)

Nabuser 30 (indicazioni: artrite reumatoide, osteoartrosi, spondilite anchilosante, artropatia gottosa, reumatismo extraarticolare; affezioni periarticolari come: borsiti, tendiniti, sinoviti e tenosinoviti, periartrite scapolomerale; processi infiammatori acuti inclusi quelli muscolo-scheletrici, lesioni da sport)

Citogel 2g/10ml (indicazioni: ulcera gastrica, ulcera duodenale; gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche; gastropatie da FANS; esofagite da reflusso)

Ecomì 1%, Ecomì 150 mg e Ecomì 100 mg (indicazioni: infezioni dermatologiche di origine micotica e batterica; infezioni vulvovaginali di origine micotica e batterica)

Venosmine 4% e Venosmine 450 mg (indicazioni: coadiuvante nel trattamento delle varici e delle complicazioni flebitiche, delle emorroidi interne ed esterne e, in genere, negli stati di fragilità capillare e nelle loro manifestazioni).

L’AIFA invita tutti coloro che dovessero avere in casa confezioni di questi farmaci a non utilizzarle.

Nelle farmacie e presso i grossisti i medicinali sono al momento bloccati.


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