mercoledì 1 gennaio 2014

IL SORRISO DELL’ADDIO.. Una bella e commovente storia, da leggere e farne tesoro di vita!!



Un ragazzo chiese, a sua madre: ''Mamma, posso andare a trovare un mio amico in ospedale? È molto malato.''
Mamma: ''Certo, ma che cos'ha?''
Il ragazzo guardò il pavimento: ''Un tumore al cervello''.
La madre rispose totalmente scioccata: ''Cosa ci vai a fare? Vuoi vederlo morire?''
Il ragazzo si girò e se ne andò.
Ore dopo, il ragazzo tornò totalmente triste e con le lacrime agli occhi.
"Mamma era così terribile è morto davanti a me..''
La madre rispose furiosa: "Sei contento adesso? Ha avuto senso la tua visita?"
Al ragazzo scese l'ultima lacrima accompagnata da un sorriso:
''Molto, sono arrivato in tempo.. Mi ha sorriso e mi ha detto: sapevo che saresti venuto.''

IL GRIDO E LA DISTANZA DEI CUORI… Un racconto molto bello e pieno di significato. Leggetelo


Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:
"Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?"
"Gridano perché perdono la calma" disse uno di loro.
"Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore.
"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo.
E il maestro tornò a domandare: "allora non è possibile parlargli a voce bassa?"
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò:
"Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati?
Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro.
D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano solamente sussurrano.
E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."
Infine il pensatore concluse dicendo:
"Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare." (Gandhi)

UN PUGNO DI SABBIA.. bellissima riflessione di vita sull’amicizia. Assolutamente da leggere..!




Una madre e suo figlio stanno camminando sulla spiaggia. Ad un certo punto il bambino dice: “Mamma come si fa a mantenere un’amicizia?” La madre guarda il figlio sorridendo e poi gli dice: “Raccogli un po’ di sabbia.” Il ragazzo si china e raccoglie una manciata di sabbia finissima. La madre allora, sempre sorridendo: “Ora stringi il pugno…” Il ragazzo stringe la mano attorno alla sabbia e vede che, più stringe,
più la sabbia gli esce dalla mano. “Mamma, la sabbia se ne scappa…” “Lo so, caro… Ora tieni la mano completamente aperta…” Il ragazzo ubbidisce, ma una folata di vento porta via parte della rimanente.
“Anche così non riesco a tenerla…” E la madre, sempre sorridendo: “Adesso raccogline un altro po’, e tienila con la mano aperta a cucchiaio… così.. abbastanza chiusa per custodire, e abbastanza aperta per la libertà”. Il ragazzo riprova, e questa volta la sabbia non sfugge dalla mano, ed è protetta dal vento.
“Ecco come far durare un’amicizia…”


IL SAGGIO, IL DISCEPOLO E IL SACCO DI PATATE.. una bellissima storia e riflessione, da leggere



Un giorno il saggio diede al discepolo un sacco vuoto e un cesto di patate.
“Pensa a tutte le persone che hanno fatto o detto qualcosa contro di te recentemente, specialmente quelle che non riesci a perdonare. Per ciascuna, scrivi il nome su una patata e mettila nel sacco”.
Il discepolo pensò ad alcune persone e rapidamente il suo sacco si riempì di patate.
“Porta con te il sacco, dovunque vai, per una settimana” disse il saggio. “Poi ne parleremo”.
Inizialmente il discepolo non pensò alla cosa. Portare il sacco non era particolarmente gravoso. Ma dopo un po’, divenne sempre più un gravoso fardello. Sembrava che fosse sempre più faticoso portarlo, anche se il suo peso rimaneva invariato.
Dopo qualche giorno, il sacco cominciò a puzzare. Le patate marce emettevano un odore acre. Non era solo faticoso portarlo, era anche sgradevole.
Finalmente la settimana terminò. Il saggio domandò al discepolo: “Nessuna riflessione sulla cosa?”.
“Sì Maestro” rispose il discepolo. “Quando siamo incapaci di perdonare gli altri, portiamo sempre con noi emozioni negative, proprio come queste patate. Questa negatività diventa un fardello per noi, e dopo un po’, peggiora.”
“Sì, questo è esattamente quello che accade quando si coltiva il rancore. Allora, come possiamo alleviare questo fardello?”.
“Dobbiamo sforzarci di perdonare”.
“Perdonare qualcuno equivale a togliere una patata dal sacco. Quante persone per cui provavi rancore sei capace di perdonare?”
“Ci ho pensato molto, Maestro” disse il discepolo. “Mi è costata molta fatica, ma ho deciso di perdonarli tutti”.

lunedì 30 dicembre 2013

Grave incidente per Michael Schumacher. Condizioni critiche, è in coma.



Il sette volte campione del mondo di Formula Uno è rimasto coinvolto in una caduta mentre stava sciando insieme al figlio 14enne nella località di Meribel, sulle Alpi francesi.
L’incidente è avvenuto ieri alle 11.07 circa mentre sciava fuoripista. Nella caduta ha sbattuto la testa contro una roccia. I soccorsi sono intervenuti rapidamente portandolo in ospedale a Moutiers dove i medici avevano riscontrato subito, dai primi accertamenti, un trauma cranico. Schumacher era sotto shock, ma cosciente. Le sue condizioni, però, si sono aggravate velocemente, rendendo necessario il trasferimento al centro di Grenoble, più attrezzato, dove è arrivato in coma. E’ stato operato d’urgenza dal professor Gerard Saillant, un neurochirurgo arrivato appositamente da Parigi.
Il professor Saillant, primario di un centro specializzato nella cura di traumi al cervello e alla colonna vertebrale, è lo stesso medico che aveva già operato Schumacher nel 1999, dopo l’incidente a Silverstone in cui si era fratturato tibia e perone.
L’ospedale è piantonato dalla polizia, ed è difficile avere notizie più dettagliate. Schumacher è assistito dalla famiglia: la moglie Corinna e i figli.
Le sue condizioni, per il momento, rimangono critiche.


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