venerdì 3 gennaio 2014

Ordina un insalata e ci trova il cadavere di una rana..!



Il fatto accaduto in Inghilterra. Lo sfortunato protagonista della vicenda è un giornalista che durante la pausa pranzo si è recato in uno dei tanti fast food britannici per acquistare il pranzo. Il piatto ordinato era una Tuna Niçoise (il nome dell’insalata) ma quando l’uomo ha aperto il piatto per mangiarlo, in bella vista c’era il cadavere di una rana.
La foto scioccante dell’insalata è stata pubblicata su Instagram da Kathryn Lurie, una collega del protagonista della vicenda che, invece, ha preferito mantenere l’anonimato. L’uomo, dopo essersi accorto della presenza della rana morta nell’insalata, disgustato si è recato nel fast food in cui aveva acquistato il pranzo. La direzione si è scusata e gli ha offerto un nuovo pranzo.
Uno dei manager della sede di Manhattan si è così giustificato:
 A Pret A Magner prendiamo molto sul serio questo genere di casi – La nostra lattuga non viene trattata con pesticidi, motivo per cui può capitare che della materia organica passi attraverso il processo di produzione. Comunque ci siamo subito messi in moto per evitare che avvenimenti come questi possano accadere nuovamente”.


mercoledì 1 gennaio 2014

IL SORRISO DELL’ADDIO.. Una bella e commovente storia, da leggere e farne tesoro di vita!!



Un ragazzo chiese, a sua madre: ''Mamma, posso andare a trovare un mio amico in ospedale? È molto malato.''
Mamma: ''Certo, ma che cos'ha?''
Il ragazzo guardò il pavimento: ''Un tumore al cervello''.
La madre rispose totalmente scioccata: ''Cosa ci vai a fare? Vuoi vederlo morire?''
Il ragazzo si girò e se ne andò.
Ore dopo, il ragazzo tornò totalmente triste e con le lacrime agli occhi.
"Mamma era così terribile è morto davanti a me..''
La madre rispose furiosa: "Sei contento adesso? Ha avuto senso la tua visita?"
Al ragazzo scese l'ultima lacrima accompagnata da un sorriso:
''Molto, sono arrivato in tempo.. Mi ha sorriso e mi ha detto: sapevo che saresti venuto.''

IL GRIDO E LA DISTANZA DEI CUORI… Un racconto molto bello e pieno di significato. Leggetelo


Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:
"Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?"
"Gridano perché perdono la calma" disse uno di loro.
"Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore.
"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo.
E il maestro tornò a domandare: "allora non è possibile parlargli a voce bassa?"
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò:
"Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati?
Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro.
D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano solamente sussurrano.
E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."
Infine il pensatore concluse dicendo:
"Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare." (Gandhi)

UN PUGNO DI SABBIA.. bellissima riflessione di vita sull’amicizia. Assolutamente da leggere..!




Una madre e suo figlio stanno camminando sulla spiaggia. Ad un certo punto il bambino dice: “Mamma come si fa a mantenere un’amicizia?” La madre guarda il figlio sorridendo e poi gli dice: “Raccogli un po’ di sabbia.” Il ragazzo si china e raccoglie una manciata di sabbia finissima. La madre allora, sempre sorridendo: “Ora stringi il pugno…” Il ragazzo stringe la mano attorno alla sabbia e vede che, più stringe,
più la sabbia gli esce dalla mano. “Mamma, la sabbia se ne scappa…” “Lo so, caro… Ora tieni la mano completamente aperta…” Il ragazzo ubbidisce, ma una folata di vento porta via parte della rimanente.
“Anche così non riesco a tenerla…” E la madre, sempre sorridendo: “Adesso raccogline un altro po’, e tienila con la mano aperta a cucchiaio… così.. abbastanza chiusa per custodire, e abbastanza aperta per la libertà”. Il ragazzo riprova, e questa volta la sabbia non sfugge dalla mano, ed è protetta dal vento.
“Ecco come far durare un’amicizia…”


IL SAGGIO, IL DISCEPOLO E IL SACCO DI PATATE.. una bellissima storia e riflessione, da leggere



Un giorno il saggio diede al discepolo un sacco vuoto e un cesto di patate.
“Pensa a tutte le persone che hanno fatto o detto qualcosa contro di te recentemente, specialmente quelle che non riesci a perdonare. Per ciascuna, scrivi il nome su una patata e mettila nel sacco”.
Il discepolo pensò ad alcune persone e rapidamente il suo sacco si riempì di patate.
“Porta con te il sacco, dovunque vai, per una settimana” disse il saggio. “Poi ne parleremo”.
Inizialmente il discepolo non pensò alla cosa. Portare il sacco non era particolarmente gravoso. Ma dopo un po’, divenne sempre più un gravoso fardello. Sembrava che fosse sempre più faticoso portarlo, anche se il suo peso rimaneva invariato.
Dopo qualche giorno, il sacco cominciò a puzzare. Le patate marce emettevano un odore acre. Non era solo faticoso portarlo, era anche sgradevole.
Finalmente la settimana terminò. Il saggio domandò al discepolo: “Nessuna riflessione sulla cosa?”.
“Sì Maestro” rispose il discepolo. “Quando siamo incapaci di perdonare gli altri, portiamo sempre con noi emozioni negative, proprio come queste patate. Questa negatività diventa un fardello per noi, e dopo un po’, peggiora.”
“Sì, questo è esattamente quello che accade quando si coltiva il rancore. Allora, come possiamo alleviare questo fardello?”.
“Dobbiamo sforzarci di perdonare”.
“Perdonare qualcuno equivale a togliere una patata dal sacco. Quante persone per cui provavi rancore sei capace di perdonare?”
“Ci ho pensato molto, Maestro” disse il discepolo. “Mi è costata molta fatica, ma ho deciso di perdonarli tutti”.

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