venerdì 14 febbraio 2014
UNA DISCUSSIONE SURREALE: Nel ventre di una donna incinta si trovavano due bebè. Uno di loro chiese all’altro…. DA LEGGERE!
Nel ventre di una donna incinta si trovavano due bebè.
Uno di loro chiese all’altro:
- Tu credi nella vita dopo il parto?
- Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci per quello saremo più tardi.
- Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita?
- Non lo so, ma sicuramente... ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca.
-Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione … Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto.
- Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.
- Però nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla.
- Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremmo la mamma e lei si prenderà cura di noi.
- Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora?
- Dove? Tutta in torno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.
- Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista.
- Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai? ... Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa ...
- Sarà ma io mi fido poco o nulla di quello che non vedo...
Uno di loro chiese all’altro:
- Tu credi nella vita dopo il parto?
- Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci per quello saremo più tardi.
- Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita?
- Non lo so, ma sicuramente... ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca.
-Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione … Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto.
- Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.
- Però nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla.
- Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremmo la mamma e lei si prenderà cura di noi.
- Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora?
- Dove? Tutta in torno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.
- Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista.
- Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai? ... Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa ...
- Sarà ma io mi fido poco o nulla di quello che non vedo...
(Guru PV Zen)
Uomo d’affari sostituisce la siepe che circonda la sua villa con un acquario…SPETTACOLARE!!
Un uomo d’affari turco ha realizzato il suo sogno: anni fa
ha sostituto la siepe che circondava la sua villa con un acquario.
La villa è da allora diventata una vera e propria attrazione turistica che vede centinaia di visitatori ogni giorno, curiosi di vedere le centinaia di pesci dell’insolito acquario. Tanto che il proprietario ha installato un sistema di telecamere, per assicurarsi che nessuno faccia danni. La realizzazione dell’insolito acquario è costata circa 16.000 euro, con la parte più complicata che è stata il collegamento con la rete idrica e il sistema di filtraggio e ricircolo dell’acqua, ma il proprietario racconta che l’espressione ammirata dei visitatori vale bene la spesa.
La villa è da allora diventata una vera e propria attrazione turistica che vede centinaia di visitatori ogni giorno, curiosi di vedere le centinaia di pesci dell’insolito acquario. Tanto che il proprietario ha installato un sistema di telecamere, per assicurarsi che nessuno faccia danni. La realizzazione dell’insolito acquario è costata circa 16.000 euro, con la parte più complicata che è stata il collegamento con la rete idrica e il sistema di filtraggio e ricircolo dell’acqua, ma il proprietario racconta che l’espressione ammirata dei visitatori vale bene la spesa.
mercoledì 12 febbraio 2014
IMPORTANTE! EQUITALIA: SE LA MULTA ARRIVA PER RACCOMANDATA E' NULLA. FATE GIRARE
Migliaia di cartelle esattoriali di Equitalia sarebbero
annullabili per effetto di alcune sentenze pronunciate dalle Commissioni
Tributarie di varie province d’Italia.
A dare speranza ai tanti che in si trovano ad avere a che
fare con la temutissima società di riscossione è un vizio di forma riscontrato
dai tribunali: Equitalia, infatti,non sarebbe autorizzata a inviare
direttamente notifiche di pagamento. Secondo l’articolo 26 del D.P.R. n.
602 del 1973, infatti, tali comunicazioni possono essere fatte soltanto dai
soggetti legittimati e autorizzati, e l’articolo appena citato elenca, per filo
e per segno, questi stessi soggetti: ufficiali di riscossione, messi
comunali o agenti di polizia municipale (negli ultimi due casi per rendere
valida la notifica è necessaria la stipula di una convenzione tra Comune e
concessionario). Tutto ciò che non rientra in queste categorie non è
autorizzato alla notifica diretta. Equitalia, sinora, era ricorsa alla notifica
tramite raccomandata perché il primo comma dell’articolo 26 (che reca le
disposizioni sulla “Notificazione della cartella di pagamento“) prevede la
possibilità dell’invio postale con ricevuta di ritorno all’interessato: come
hanno dimostrato diverse pronunce (CTP Lombardia n. 61/22/10, CTP Lecce n.
909/5/09, Tribunale di Rossano 08/01/2008), però, le comunicazioni postali sono
concesse, anche in questo caso, solo ed unicamente agli agenti di riscossione:
nessuna possibilità, quindi, che a farlo sia un altro soggetto.
I cittadini che hanno ricevuto, negli anni scorsi,
le vituperate cartelle di Equitalia tramite raccomandata, si stanno facendo
forti di queste sentenze e hanno cominciato a far arrivare alla società di
riscossione una valanga di ricorsi da tutta Italia, con buone possibilità,
visti i precedenti, di ottenere ragione da vari Tribunali d’Italia.Fonte: Befan.it
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