La legge stabilisce le quote spettanti a ciascun erede qualora il defunto non abbia lasciato alcun testamento.
In caso di successione legittima, ossia nel caso in cui il soggetto defunto non abbia lasciato alcun testamento, il patrimonio viene ripartito tra coloro che hanno diritto ad ereditare e sulla base di specifiche quote stabilite dalla legge. In tal caso si segue un principio di gradualità, nel senso che qualora esistano più eredi viene favorito il parente più prossimo, dando sempre la precedenza al coniuge e ai figli.
Al coniuge, inoltre, a prescindere dall'esistenza di altri eredi, sono sempre riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso dei mobili che la corredano, se la casa era di proprietà della persona deceduta o in comproprietà con il coniuge stesso.
Elenco delle quote spettanti a ciascun erede nelle diverse ipotesi possibili:
- coniuge da solo: tutta l’eredità;
- coniuge e 1 figlio: 50% ciascuno;
- coniuge e 2 o più figli: 1/3 al coniuge e 2/3 ai figli in parti uguali;
- coniuge e ascendenti: 1/3 al coniuge e 2/3 agli ascendenti;
- 1 figlio da solo: tutta l’eredità;
- 2 o più figli: l’eredità si divide in parti uguali;
- ascendenti da soli: l’eredità si divide in parti uguali;
- coniuge, ascendenti e fratelli: 2/3 al coniuge e 1/3 agli altri;
- coniuge e fratelli: 2/3 al coniuge e 1/3 ai fratelli;
- ascendenti e fratelli: l’eredità si divide in parti uguali;
- fratelli: l’eredità si divide in parti uguali;
- altri parenti fino al sesto grado: l’eredità si divide in parti uguali.