La diagnosi precoce rappresenta ad oggi l’unico metodo per evitare una degenerazione del male, per questo gli esperti non fanno che ribadire la necessità che le donne si sottopongano a mammografie periodiche. Ma l’azienda americana First Warning Systems ha deciso di fare di più e ha concepito un reggiseno denominato Smart Bra che, se indossato per almeno dodici ore, svelerà la presenza o meno di un cancro al seno.
Il reggiseno è infatti dotato di una serie di sensori capaci di rilevare i cambiamenti di temperatura, compresi quelli aventi un’impronta termica tale da far supporre la presenza di cellule maligne sulla base di un algoritmo elaborato dalla stessa azienda. Questo perché lo sviluppo di cellule cancerose produce la formazione di nuovi vasi sanguigni, che a loro volta comportano un leggero aumento della temperatura corporea, rilevato dai sensori dello Smart Bra. Secondo il sito dell’azienda produttrice, i dati generati dal reggiseno sportivo potrebbero predire la presenza del cancro al seno con il 90 per cento di precisione.
L’idea si basa dunque sulla termografia, una tecnica che suscita diverse perplessità e che per questo non è riconosciuta dal Ministero della Salute italiano. Una delle principali obiezioni che gli esperti hanno mosso contro l’invenzione della First Warning Systems riguarda la probabile incapacità dei sensori del reggiseno di diagnosticare la presenza dei tumori più profondi, ossia quelli che provocano un aumento della temperatura corporea molto più lieve. Attualmente l’azienda americana è in attesa dell’autorizzazione alla messa in commercio, nel caso in cui dovesse arrivare il via libera lo Smart Bra sarà immesso sul mercato il prossimo anno al prezzo di circa 760 euro.
Il reggiseno è infatti dotato di una serie di sensori capaci di rilevare i cambiamenti di temperatura, compresi quelli aventi un’impronta termica tale da far supporre la presenza di cellule maligne sulla base di un algoritmo elaborato dalla stessa azienda. Questo perché lo sviluppo di cellule cancerose produce la formazione di nuovi vasi sanguigni, che a loro volta comportano un leggero aumento della temperatura corporea, rilevato dai sensori dello Smart Bra. Secondo il sito dell’azienda produttrice, i dati generati dal reggiseno sportivo potrebbero predire la presenza del cancro al seno con il 90 per cento di precisione.
L’idea si basa dunque sulla termografia, una tecnica che suscita diverse perplessità e che per questo non è riconosciuta dal Ministero della Salute italiano. Una delle principali obiezioni che gli esperti hanno mosso contro l’invenzione della First Warning Systems riguarda la probabile incapacità dei sensori del reggiseno di diagnosticare la presenza dei tumori più profondi, ossia quelli che provocano un aumento della temperatura corporea molto più lieve. Attualmente l’azienda americana è in attesa dell’autorizzazione alla messa in commercio, nel caso in cui dovesse arrivare il via libera lo Smart Bra sarà immesso sul mercato il prossimo anno al prezzo di circa 760 euro.
Fonte: http://www.aciclico.com/