La pelle artificiale contempla alcune proprietà di conducibilità elettrica, importantissime per rendere questo tessuto cutaneo sensibili a pressione e tocco, così come se fosse al 100% la nostra pelle. La rivista Nature Nanotechnology ha pubblicato la ricerca, presentandola come un incredibile salto in avanti dal punto di vista tecnologico. Presto potrebbe essere utilizzata in diversi campi. Su tutti citiamo quello delle protesi di nuovo conio, nonché il campo dell’elettronica. Sarebbe bello creare dei dispositivi in grado di aggiustarsi da soli, anche se ciò toglierebbe molti posti di lavoro.
La creazione di un tessuto cutaneo artificiale nasce da una profondissima conoscenza della pelle umana. I ricercatori che stanno provando a “riprodurla” la utilizzano come interfaccia del loro studi. Esaminano quotidianamente la rete di nervi, il modo in cui quest’ultima invia impulsi al cervello, e generano i cinque sensi nel loro artificio. La loro pelle è anche in grado di proteggere l’interno del corpo dall’esterno.
Non è immune a graffi e tagli, ma in tempi brevi saprebbe come “ripararli”, guarirli e tornare come nuova.