Da tempo si era allontanato dalla ribalta, e la notizia, temuta,
esorcizzata, è arrivata: Enzo Jannacci è morto a Milano a 77 anni.
Cantautore, cabarettista, cardiologo, Jannacci aveva esordito nel 1956,
come tanti ragazzi della sua generazione (era nato a Milano nel 1935) e
come Giorgio Gaber, suo compagno di scuola al liceo, travolto dal rock
and roll e da Elvis Presley.
Jazzista, attore, memorabile anche in tv, Jannacci è stato un maestro
nascosto della musica (e non solo) italiana. Dietro quel sense of
humour stralunato, un po’ folle, imprendibile e malinconico, si
nascondeva un gigante della canzone, fondamentale per la formazione di
Vasco Rossi e di Jovanotti, per tacere di tutta quella generazione di
cabarettisti milanesi che parte da Cochi e Renato e arriva ad Aldo
Giovanni e Giacomo.
L’ultimo suo album di canzoni risale al 2003, l’ultima sua memorabile
apparizione al 19 dicembre 2011, in un programma-tributo condotto da
Fabio Fazio apparve alla sua maniera e cantò due canzoni. Ci mancherà,
come l’Italia, intelligente e anticonformista che seppe interpretare al
meglio.
Fonte: La Stampa.it