venerdì 19 aprile 2013

PD IN PEZZI , BERSANI SI DIMETTE: «Non posso accettare il grave gesto nei confronti di Prodi»



Pierluigi Bersani (Ansa)
Pierluigi Bersani lascia. «Non posso accettare il gesto gravissimo compiuto nei confronti di Prodi - dice il segretario ai grandi elettori del Pd in assemblea al termine di una delle giornate più nere della storia del partito - Le mie dimissioni saranno operative un minuto dopo l'elezione del presidente della Repubblica». Il partito è andato in pezzi sulla bocciatura di Romano Prodi al quarto voto per il Colle. Il Professore si è ritirato subito dalla corsa scrivendo una lettera a Roma dal Mali, dove è inviato per l'Onu in una missione di pace : «Chi mi ha portato fin qui si assuma le proprie responsabilità».

SI DIMETTE ANCHE BINDI - La presa d'atto di Bersani era stata anticipata dall'analoga mossa della presidente Rosi Bindi. «Il partito ha dato cattiva prova di sè - ha affermato quest'ultima -ma la responsabilità non è mia: non sono stata direttamente coinvolta nelle scelte degli ultimi mesi». 

«PER ME È TROPPO» - «Abbiamo preso una persona, Romano Prodi, fondatore dell'Ulivo, ex presidente del Consiglio, inviato in Mali, e l'abbiamo messo in queste condizioni. Io non posso accettarlo. Io non posso accettare il gesto gravissimo. Questo è troppo», ha detto Bersani.

UNO SU QUATTRO HA TRADITO -«L'assemblea è fatta di dirigenti che oggi hanno preferito l'ovazione e l'unanimità, poi uno su quattro di noi qui ha tradito. Ci sono state in alcuni pulsioni a distruggere senza rimedio. Spero che la mia decisione serva ad arrivare ad un'assunzione di responsabilità», ha concluso Bersani prima di lasciare l'assemblea.

BERSANI FURIOSO - L'addio di Bersani che i presenti descrivono come «furioso» si consuma tra gli applausi polemici le accuse incrociate tra le varie correnti, alimentando l'idea che nel Pd è stato raggiunto un punto di rottura di non ritorno.

LA MORTE DI ROVATI - Prodi ha fatto le spese della resa dei conti nel Pd. Ma se possibile, la sua giornata è stata resa ancor più nera dalla notizia della morte del caro amico e collaboratore storico, Angelo Rovati.

GRILLO : COMINCIANO AD ANDARSENE - «Li stiamo mandando a casa. Inizia la resa dei resa conti e noi li ricordiamo i conti in sospeso».Ha commentato Beppe Grillo intervenendo da Udine. «Ora pensano ad Amato o a D'Alema. Se nominano questi qui, sono finiti. Saranno costretti a votare Rodotà e sarà una svolta epocale» 

BERLUSCONI DA' L'ANNUNCIO, OVAZIONE PDL - «Voglio darvi una notizia che vi farà tornare l'appetito: Bersani si è dimesso». Un'ovazione ha accolto le parole del leader del Pdl Silvio Berlusconi alla cena elettorale per Gianni Alemanno sindaco. «Se domani ci sarà un candidato idoneo per un governo condiviso - ha aggiunto il Cavaliere - daremo il nostro voto, altrimenti faremo come oggi e non parteciperemo alla votazione»

 
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