Cosa hanno in comune
la scimmia, il serpente, lo squalo e il fulmine? La risposta non è semplice,
eppure esiste. E ha un nome ben preciso, Erik Norrie. Ai più le generalità di
questo pescatore 40enne di Largo, in Florida, non diranno molto. Sappiate,
comunque, che si tratta dell’uomo più sfortunato del mondo. Erik, che ha
raccontato la sua incredibile storia al quotidiano “Daily Mail”, pochi giorni
fa, il 29 luglio per l’esattezza, nel corso di una battuta di pesca a largo
delle Isole Abaco, nelle Bahamas del nord, è stato attaccato alla gamba destra
da uno squalo. I rapidi soccorsi attivati dalla moglie, i figli e dal patrigno,
gli hanno salvato la vita. E ora si sta riprendendo al Tampa General Hospital,
dove è ricoverato. Erik, da uomo molto religioso quale è, attribuisce
soprattutto al Signore il merito di essere sopravvissuto all’incontro
ravvicinato con uno squalo, un evento che ha una probabilità pari ad 1 su 11,5
milioni.
Non è la prima volta
che il barbuto Mr. Norrie, proprietario di una ditta di vernici per le barche,
ha dovuto ringraziare un’entità superiore per la possibilità di continuare la
sua esistenza. L’elenco dei gravi pericoli, da cui è uscito più o meno indenne,
infatti, è già molto lungo. A soli 10 anni, Erik è stato colpito da un fulmine
a Seminole, Florida. Anche in questo caso è rientrato in una schiera di
persone molto ristretta, che negli Stati Uniti è limitata ad un caso su
280mila. Tre anni dopo, ha rischiato seriamente di morire perchè un serpente a
sonagli lo morse mentre camminava con i suoi amici nei pressi del Seminole Lake
Country Club. Come se non bastasse, il povero Erik ha dovuto subire anche due
attacchi da parte delle scimmie. Il primo è avvenuto in Amazzonia quando ha
avuto l’ardire di avvicinarsi troppo al primate. La conseguenza è stata una
terrificante e quasi fatale serie di colpi in testa. La seconda volta ha avuto
come scenario una fattoria dell’Honduras quando sua moglie l’ha rinchiuso per
scherzo in una gabbia con una scimmia. Quella volta Erik fu colpito al torace e
morso.
Alla luce di tutte
le vicissitudini superate, si può concludere che Norrie, tra l’altro padre di
quattro figli, è forse più fortunato di quanto si pensi. La sua vicenda,
inoltre, ricorda da vicino quella di John Wade Agan, un uomo di cui si è
parlato negli anni scorsi per una serie incredibile di eventi tragici, alcuni
dei quali si fa davvero fatica a credere che siano veri. Dal fulmine mentre
parlava al telefono alla rapina mentre era alla guida del suo taxi, dall’accoltellamento
quasi mortale fino al morso in contemporanea di ben due serpenti. Anche lui,
come Erik, è un americano di Tampa, in Florida. Insomma se passate da quelle
parti vi conviene fare particolare attenzione. E se doveste capitarvi di incrociare
proprio Erik o John, vi consiglio di cambiare immediatamente strada. Loro si
salverebbero di sicuro, ma per voi il pericolo potrebbe essere fatale.