Giuliano Gemma è
morto a 75 anni, in seguito a un grave incidente stradale avvenuto a Cerveteri,
vicino Roma.
Gemma era al volante
di una Toyota Yaris che si è scontrata frontalmente con una Bmw in via del
Sasso, all’altezza dell’incrocio con via di Zambra. Gemma è arrivato morto in
ospedale nonostante i tentativi di rianimazione da parte del personale
dell’ambulanza che l’ha soccorso.
Nell'incidente ci sono stati anche due feriti, un uomo con suo figlio.
Nell'incidente ci sono stati anche due feriti, un uomo con suo figlio.
Nato nella capitale
il 2 settembre 1938, emiliano di adozione (trascorre la primissima infanzia a
Reggio Emilia), Gemma arriva al cinema giovanissimo, ma quasi per caso e grazie
alla passione sportiva. Ha appena 20 anni quando strappa la prima apparizione
su un set (“Venezia, la luna e tu” di Dino Risi) e appena due di più quando il
giovane Duccio Tessari lo scopre sul set di “Messalina”. Tessari se ne
ricorderà nel 1962, al momento di debuttare con il mitologico “Arrivano i
titani” e gli affiderà il ruolo del forzuto Crios.
Giuliano Gemma aveva conquistato grande popolarità alla metà degli anni
Sessanta grazie a una serie di western italiani come Una pistola per
Ringo e Il ritorno di Ringo di Duccio Tessari, Arizona Colt di Michele Lupo, Adiòs
Gringo di Giorgio Stegani. In realtà la sua carriera era iniziata molto prima,
quand'era giovanissimo e grazie alle sue doti atletiche (con una particolare inclinazione
per la boxe) aveva spesso lavorato come stuntman. "Io, più che un attore,
volevo essere uno sportivo - aveva detto in un'intervista - lo sport mi ha
sempre affascinato molto e invito i giovani a fare sport, perché richiede
sacrificio e il sacrificio servirà anche in altri momenti della vita".
Nel 1958 Dino Risi lo prende per una piccola parte nella commedia Venezia, la luna e tu con Alberto Sordi e Nino Manfredi. Ma sono gli anni della Hollywood sul Tevere e un ruolo in un "sandalone" - così venivano chiamati i film di genere peplum - non si nega a nessuno, men che mai a un ragazzone con quel fisico. E Gemma diventa un centurione per il kolossal dei kolossal, Ben Hur di William Wyler. Una semplice comparsata che però gli servirà come trampolino di lancio nel mondo del cinema - anche se altri "sandaloni" non mancheranno, da Maciste, l'eroe più grande del mondo a I due gladiatori.
È mentre sta facendo il servizio di leva come vigile del fuoco che Duccio Tessari lo sceglie per interpretare un biondissimo Krios in Arrivano i Titani: il film, mitologico con humor, si rivela un grande successo commerciale anche all'estero. Compare anche in Il gattopardo di Luchino Visconti, è il generale garibaldino amico di Tancredi, poi arrivano le produzioni internazionali come Angelica e Angelica alla corte del re.
Nel 1958 Dino Risi lo prende per una piccola parte nella commedia Venezia, la luna e tu con Alberto Sordi e Nino Manfredi. Ma sono gli anni della Hollywood sul Tevere e un ruolo in un "sandalone" - così venivano chiamati i film di genere peplum - non si nega a nessuno, men che mai a un ragazzone con quel fisico. E Gemma diventa un centurione per il kolossal dei kolossal, Ben Hur di William Wyler. Una semplice comparsata che però gli servirà come trampolino di lancio nel mondo del cinema - anche se altri "sandaloni" non mancheranno, da Maciste, l'eroe più grande del mondo a I due gladiatori.
È mentre sta facendo il servizio di leva come vigile del fuoco che Duccio Tessari lo sceglie per interpretare un biondissimo Krios in Arrivano i Titani: il film, mitologico con humor, si rivela un grande successo commerciale anche all'estero. Compare anche in Il gattopardo di Luchino Visconti, è il generale garibaldino amico di Tancredi, poi arrivano le produzioni internazionali come Angelica e Angelica alla corte del re.