mercoledì 29 gennaio 2014

ALLARME: Ritirato dal mercato il “PLASIL” FARMACO IN GOCCE. Chi ce l’ha in casa è invitato a non usarlo




L’AIFA (l’Agenzia Italiana del Farmaco) ha ritirato dal commercio diversi farmaci, che consiglia, qualora già si avessero a casa, di non assumere.
In particolare, ha stabilito che il Plasil gocce (PLASIL 4mg/ml gocce orali soluzione flacone 20 ml – AIC 020766034 della ditta Sanofi Aventis SpA)  può far più male che bene, infatti a quanto pare, il principio attivo “metoclopramide”, usato spesso per casi di vomito, diarrea, spasmi intestinali, nausea e vari intossicazioni alimentari, in forma liquida non è assolutamente consigliabile.
Il ritiro è stato disposto a seguito della valutazione del Comitato per i medicinali per uso umano – CHMP, il quale ha concluso che il rapporto rischio/beneficio dei prodotti contenenti “metoclopramide” non è favorevole per le formulazioni liquide orali con concentrazione superiore a 1mg/ml).

CARATTERISTICHE DEL FARMACO:

Il Plasil (metoclopramide) è un farmaco antiemetico (che cioè inibisce il riflesso del vomito) e gastroprocinetico, in quanto stimola e coordina la motilità del tratto superiore dell'apparato digerente. In particolare favorisce lo svuotamento dello stomaco e diminuisce il reflusso dal duodeno nello stomaco e nell'esofago. È comunemente utilizzato dai clinici per trattare il vomito e la nausea , anche quella causata dalla chemioterapia, e quella che si verifica a seguito di interventi chirurgici, per facilitare lo svuotamento gastrico in pazienti con gastroparesi (scarso svuotamento dello stomaco) , e come trattamento per la stasi gastrica spesso associato con l'emicrania e nella malattia da reflusso gastroesofageo.

EFFETTI COLLATERALI ED INDESIDERATI DEL METOCLOPRAMIDE:

Le reazioni avverse più comunemente associate alla terapia con metoclopramide comprendono irrequietezza, sonnolenza, vertigini, stanchezza, e la distonia focale. Meno frequentemente si possono registrare i seguenti effetti indesiderati: ipertensione arteriosa, ipotensione, iperprolattinemia che può condurre a galattorrea, costipazione, depressione, mal di testa, ed effetti extrapiramidali tra cui le crisi oculogire. Molto più rare sono alcune gravi reazioni avverse associate alla terapia con metoclopramide: agranulocitosi, tachicardia sopraventricolare, iperaldosteronismo, sindrome neurolettica maligna, acatisia e discinesia tardiva. Nel caso si verificassero questi effetti collaterali gravi è necessario procedere alla sospensione del trattamento. In uno studio sperimentale è stato evidenziato che la comparsa di aldosteronismo viene significativamente attenuata se la somministrazione di metoclopramide è preceduta da quella di neostigmina.
Nei pazienti diabetici in trattamento con insulina, l'effetto procinetico di metoclopramide sul transito intestinale postprandiale può comportare una modificazione dei valori di glicemia, in particolare nel senso iperglicemico, e richiedere quindi un aggiustamento del dosaggio di insulina. Sempre nei soggetti diabetici si deve tenere presente che l’impiego di metoclopramide per il trattamento della gastroparesi diabetica può indurre, nel caso di terapia a lungo termine, una tolleranza agli effetti procinetici. In questo caso il farmaco dovrà essere sostituito con domperidone o cisapride.

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