Una pronuncia di un giudice di pace (G.d.P. Salerno, sent.
n. 3965/13) per un principio sacrosanto : alla scadenza annuale del contratto,
l’assicurazione non può aumentare immotivatamente e in misura spropositata il
premio della polizza rc-auto nei confronti dell’automobilista con una classe di
merito invariata: e ciò vale anche se quest’ultimo vive in una zona urbana
“calda”, ossia ad alto rischio di sinistri.
Diversamente l’assicurato essendo costretto a pagare una
cifra annuale maggiore, può chiedere il risarcimento del danno anche se ha
dovuto cambiare compagnia assicurativa pagando un maggior prezzo.
Si configura, in tali casi, una violazione della regola di correttezza nell’esecuzione del contratto da parte di assicurazione, se l’utente è costretto a rivolgersi altrove pagando di più. In pratica, la condotta della compagnia rientra nell’abuso della posizione dominante.
Il danno risarcito dal giudice di pace è pari alla
maggior somma sborsata e al danno determinato in via equitativa e costituirà
sicuramente un precedente importante al contrasto agli immotivati aumenti
avvenuti negli ultimi anni e diverse volte sanzionati anche dalle autorità di
vigilanzaSi configura, in tali casi, una violazione della regola di correttezza nell’esecuzione del contratto da parte di assicurazione, se l’utente è costretto a rivolgersi altrove pagando di più. In pratica, la condotta della compagnia rientra nell’abuso della posizione dominante.