Il primo dovere di un padre verso i suoi figli è amare la
madre.
La famiglia è un sistema che si regge sull’amore.
Non quello presupposto, ma quello reale, effettivo.
Senza amore è impossibile sostenere a lungo le
sollecitazioni della vita familiare.
Non si può fare i genitori “per dovere”.
E l’educazione è sempre un “gioco di squadra”.
Nella coppia, come con i figli che crescono, un accordo
profondo, un’intima unione danno piacere e promuovono la crescita, perché
rappresentano una base sicura.
Un papà può proteggere la mamma dandole in “cambio”, il
tempo di riprendersi, di riposare e ritrovare un po’ di spazio per sé.”
Il padre deve soprattutto esserci.
Una presenza che significa “voi siete il primo interesse
della mia vita”.
Affermano le statistiche che, in media, un papà trascorre
meno di cinque minuti al giorno in modo autenticamente educativo con i propri
figli.
Esistono ricerche che hanno riscontrato un nesso tra
l’assenza del padre e lo scarso profitto scolastico, il basso quoziente di
intelligenza, la delinquenza e l’aggressività.
Non è questione di tempo, ma di effettiva comunicazione.
Esserci, per un papà vuol dire parlare con i figli,
discorrere del lavoro e dei problemi, farli partecipare il più possibile alla
sua vita.
E’ anche imparare a notare tutti quei piccoli e
grandi segnali che i ragazzi inviano continuamente.