venerdì 16 maggio 2014

Fabrizio Corona dal carcere scrive a Chiambretti poco prima della sentenza di condanna a 15 anni di carcere.



Fabrizio Corona dal carcere scrive a Piero Chiambretti poco prima della Sentenza di Cassazione che lo condanna a 15 anni di carcere. Uno stralcio della lettera viene letta durante la trasmissione “Chiambretti Supermarket” di giovedì 15 maggio….

"Quando sono entrato in carcere sapevo che sarebbe stata una battaglia, e in una battaglia ci sono i momenti di inevitabile sconforto...".

"La sensazione di non farcela...ma l'orgoglioso progetto di ricostruzione che ho deciso di fare su me stesso è stato più forte di tutta la merda che mi hanno tirato addosso in questi 480 giorni di galera. Mi sono attaccato al senso dell'impresa. Perché senza impresa non c'è evoluzione, non c'è neanche vita vera".

"Siamo fragili ,facciamo un sacco di errori e abbiamo una data di scadenza, ma possiamo creare, costruire, arricchire la vita nostra. Tutto dipende dalla nostra attitudine, dal nostro dna, dal modo in cui vediamo e viviamo il nostro posto nel mondo. Il futuro appartiene a chi è capace di fondere fantasia, ragione, coraggio, con un forte impegno personale. Io sono stato fortunato, mi è stata data l'ennesima occasione per essere felice. È una ovvietà, ma il successo senza felicità non vale nulla. Oggi ho la forza, la serenità, la consapevolezza per traghettare questo periodo e per costruire qualcosa nella vita che mi dia quella felicità e sicurezza interiore che tutti più o meno cerchiamo".

"Mi sono guardato allo specchio e mi sono chiesto: possibile che alla tua età non abbia ancora capito e apprezzato i veri valori della vita? Sei così effimero, così superficiale? Davvero vuoi sprecare la tua vita così? Tra sesso, droga, rock' n' roll, sentimenti “patinati” opportunistici e fasulli? Non ci credo. Quanto tempo dovrai stare in carcere per capire quello che veramente stai perdendo? Credi di essere immortale?".

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