Viviamo in una società in cui il dio denaro si è sostituito a qualsiasi altro valore. Orgoglio, superbia, sete di successo e (vana) gloria sembrano essere le uniche motivazioni che spingono gli uomini ad agire. Dobri Dobrev, un vecchietto che nei prossimi mesi compirà 100 anni, è la prova del contrario.
Vive in Bulgaria, in un villaggio distante pochi chilometri da Sofia. Riesce a tirare avanti con una piccola pensione mensile equivalente a 80 Euro. Non ha grosse spese: i vestiti se li cuce da sé e non utilizza neppure i mezzi di trasporto.
Ogni giorno, quando non piove, si reca a Sofia, a piedi. 25 chilometri per andare a chiedere l’elemosina.
I passanti che gli lasciano degli spicci però, non immaginano certo l’utilizzo che Dobri farà con quei soldi: negli ultimi anni il povero vecchietto ha raccolto la bellezza di 40mila Euro.
Non si è tenuto un solo centesimo per sé stesso: ha devoluto tutto in beneficienza, per il pagamento delle bollette di acqua e elettricità di un orfanotrofio.
Un giorno qualcuno dovrà spiegare a quei bambini come l’infinità bontà di un vecchietto nullatenente abbia permesso all’orfanotrofio di poter dare il minimo necessario ai suoi piccoli ospiti.
I pochi che conoscono il segreto di Dobri, lo chiamano il Santo di Baylovo.
È stato realizzato, su un palazzo, un gigantesco murales che lo rappresenta con in mano la sua candela che tiene spesso in mano, quando chiede l’elemosina.Si inchina a tutte le persone che gli passano vicino, ripetendo: “Rallegratevi in Dio”.
Ma cosa spinge Dobri a comportarsi in questo modo?
La storia passata del vecchio mendicante di Sofia è ancora più incredibile, se possibile, del suo presente. Dobri non è sempre stato povero. Lo è diventato volontariamente anni fa, quando ha deciso di donare tutti i suoi averi alla Chiesa per iniziare a vivere nel suo umile monolocale.
La forza di Dobri risiede nella sua profonda fede in Dio. Oltre all’orfanotrofio, Dobri ha donato migliaia di Euro alla cattedrale sant’Alexander Newskji, per le opere di restauro.
Qualcuno potrebbe storcere il naso, dopo aver saputo che Dobri dona soldi anche alla Chiesa. Ma si è costretti ad ammettere che solo un uomo con tale profonda fede riuscirebbe a fare ciò che fa questo vecchio Babbo Natale reale. Solo chi è convinto che la ricchezza non è di questo mondo, che la vera felicità la si conoscerà dopo la morte, riesce a disprezzare il piacere terreno tanto da dedicare la vita intera agli altri. Non è solidarietà quella di Dobri: è carità. Il Santo di Baylovo vede nel volto di ognuno il volto di Gesù.
Non è facile trovare storie tanto emozionanti. Per questo motivo, quando capita, è bello condividerle con gli altri. Grazie Dobri!