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sabato 22 giugno 2013

IL MEDICO, IL PADRE E LE PRIORITÀ DELLA VITA… una bellissima e commovente lezione di vita, leggetela...



Un medico è entrato in ospedale subito dopo essere stato chiamato urgentemente alla chirurgia d’urgenza. Ha risposto alla chiamata non appena possibile, si è messo il camice ed è andato direttamente al blocco chirurgico. Davanti alla sala operatoria trova il padre del bambino che gli grida: “Perché è venuto così tardi, perché tutto questo tempo, non sa che la vita di mio figlio è in pericolo, non hai il senso di responsabilità?” Il dottore sorride e dice: “Mi dispiace, non ero in ospedale e sono arrivato velocemente per come ho potuto, dopo aver ricevuto la chiamata… Ed ora, vorrei che si calmasse in modo che io possa fare il mio lavoro!” “Devo stare calmo? Cosa succederebbe se suo figlio si trovasse in questo momento nei panni del mio bambino, starebbe tranquillo?” – Dice il padre arrabbiato. Il dottore sorride e risponde: “Noi medici non possiamo fare sempre miracoli! Ma stia tranquillo, comunque faremo tutto il possibile per suo figlio!” “Dare consigli quando non siamo in questione è così facile!” – mormora il padre. L’intervento dura qualche ora, alla fine esce dalla sala operatoria felice e dice al padre: “Grazie a Dio suo figlio è salvo!” e senza attendere la risposta del padre guarda l’orologio e va via di fretta mentre dice: “Se vuole sapere altro chieda all’infermiera!”. “Perché così arrogante? Non poteva aspettare qualche minuto e dirmi di più sullo stato di mio figlio? dice il padre all’infermiera. Infermiera con le lacrime al viso gli risponde: “Il figlio del dottore è morto ieri in un incidente stradale, e il medico era al funerale quando l’abbiamo chiamato per l’urgenza e ora che il suo bambino è fuori pericolo e sta bene, lui è corso a vedere la sepoltura di suo figlio!

giovedì 20 giugno 2013

L’UOMO E LA FARFALLA.. bellissima lezione di vita, leggetela.




Un giorno, apparve un piccolo buco in un bozzolo; un uomo che passava per caso, si mise a guardare la farfalla che per varie ore, si sforzava per uscire da quel piccolo buco.
Dopo molto tempo, sembrava che essa si fosse arresa ed il buco fosse sempre della stessa dimensione.
Sembrava che la farfalla ormai avesse fatto tutto quello che poteva, e che non avesse più la possibilità di fare niente altro.
Allora l’uomo decise di aiutare la farfalla: prese un temperino ed aprì il bozzolo.
La farfalla uscì immediatamente.
Però il suo corpo era piccolo e rattrappito e le sue ali erano poco sviluppate e si muovevano a stento.
L’uomo continuò ad osservare perché sperava che, da un momento all’altro, le ali della farfalla si aprissero e fossero capaci di sostenere il corpo, e che essa cominciasse a volare.
Non successe nulla! In quanto, la farfalla passò il resto della sua esistenza trascinandosi per terra con un corpo rattrappito e con le ali poco sviluppate.
Non fu mai capace di volare.
Ciò che quell’uomo, con il suo gesto di gentilezza e con l’intenzione di aiutare non capiva, era che passare per lo stretto buco del bozzolo era lo sforzo necessario affinché la farfalla potesse trasmettere il fluido del suo corpo alle sue ali, così che essa potesse volare.
Era la forma con cui Dio la faceva crescere e sviluppare.
A volte, lo sforzo é esattamente ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita.
Se Dio ci permettesse di vivere la nostra esistenza senza incontrare nessun ostacolo, saremmo limitati.
Non potremmo essere così forti come siamo. Non potremmo mai volare.
Vivi la vita senza paura, affronta tutti gli ostacoli e dimostra che puoi superarli. 


domenica 19 maggio 2013

IL CERVO VANITOSO...bellissimo racconto e riflessione - leggetelo




Un cervo, specchiandosi una volta nell'acqua di una limpida sorgente, esclamava con triste rassegnazione:
- Che differenza tra la mia testa e i miei piedi!
Mentre le mie corna assomigliano ai rami di un albero secolare, le mie zampe sono stecchite come
due bastoni, e non sono degne della mia bellezza.
Mentre egli si lamentava in questo modo, l'arrivo di un cane, giunse a interrompere il filo delle sue parole e lo costrinse alla fuga. Fuggendo attraverso il bosco, ebbe modo così, di accorgersi, di quanto le sue magnifiche corna, intralciassero lo sforzo che i piedi facevano per portarlo in salvo.
Il cervo che si rimira nella fonte insegna che gli uomini, di solito, disprezzano ciò che serve loro, per ammirare cose inutili.

domenica 24 marzo 2013

L'APE E LA ROSA ◄ da leggere, molto bella



C'era una volta un ape che era talmente ingorda che aveva assaggiato almeno una volta il polline di tutte le margherite che c'erano nel suo paese. Una mattina incontrò una margherita un po' più piccolina, messa in disparte, come se non volesse farsi notare. L'ape le si avvicinò con calma e, posandosi su di lei, assaggiò il suo nettare. Per la piccola margherita fu la prima volta e presto si innamorò dell'ape che tornò a trovarla nei giorni successivi perché attirato dal suo nettare. L'ape e la margherita si videro ogni giorno e la margherita si innamorò sempre di più, tanto che un giorno si confessò. L'ape, che aveva sentito da dei suoi amici che erano cresciute altre margherite, l'abbandonò per assaggiare nuovo nettare. La margherita rimase così male che appassì in pochi giorni. Madre natura, vedendo quella scena, rimase disgustata dal comportamento dell'ape e la punì rendendo il nettare di tutte le altre margherite disgustoso al suo palato. Per premio del grande e sincero amore che invece provava la margherita per l'ape, madre natura la fece rinascere sotto forma di rosa. Era la rosa più bella di tutto il paese. L'ape, che non trovava più nessun nettare buono, provò a tornare dalla margherita, capendo che come lei non ce n'erano. Capì anche di esserne innamorato, ma quando tornò indietro, vide che la margherita si era trasformata in una rosa e che quindi non avrebbe più potuto avere né il suo nettare né alcun contatto fisico con lei. L'ape, disperata, smise di mangiare e di dormire, finché un giorno decise di cercare madre natura, e quando la trovò le chiese di diventare una spina di quella rosa, cosicché avesse potuto starle per sempre vicino. Madre natura, ammaliata da quella grande dimostrazione d'amore, non ci pensò due volte a trasformare l'ape in una spina della rosa. L'ape, ormai diventata spina, non poté però più parlare e quindi dichiarare i suoi sentimenti alla rosa, che non venne mai a sapere della dimostrazione d'amore che l'ape fece per lei. 
(S. Maro)

Morale: mai snobbare i sentimenti altrui .....quando ritornerai sui tuoi passi sarà troppo tardi e ti ritroverai da solo....



giovedì 7 marzo 2013

"IL TOPO, LA TRAPPOLA E IL MENEFREGHISMO" una semplice storia per far capire quanto siamo importanti gli uni agli altri...

Un topo, guardando da un buco che c'era nella parete, vide un contadino e sua moglie che stavano aprendo un pacchetto.
Pensò a cosa potesse contenere e restò terrorizzato quando vide che dentro il pacchetto c'era una trappola per topi.
Corse subito nel cortile della fattoria per avvisare tutti:
"C'è una trappola per topi in casa, c'è una trappola per topi in casa!"
La gallina che stava raspando in cerca di cibo, alzò la testa e disse: "Scusi, signor topo, io capisco che è un grande problema per voi topi, ma a me che sono una gallina non dovrebbe succedere niente, quindi le chiedo di non importunarmi."
Il topo, tutto preoccupato, andò dalla pecora e le gridò: "C'è una trappola per topi in casa, una trappola !!! "
"Senta, signor topo, - rispose la pecora - non c'è niente che io possa fare, mi resta solamente da pregare per lei. Stia tranquillo, la ricorderò nelle mie preghiere."
Il topo, allora, andò dalla mucca, e questa gli disse: "Per caso, sono in pericolo? Penso proprio di no!"
Allora il topo, preoccupato ed abbattuto, ritornò in casa pensando al modo di difendersi da quella trappola.
Quella notte si sentì un grande fracasso, come quello di una trappola che scatta e afferra la sua vittima.
La moglie del contadino corse per vedere cosa fosse successo, e nell'oscurità vide che la trappola aveva afferrato per la coda un grosso serpente.
Il serpente velenoso, molto velocemente, morse la donna.
Subito il contadino, la trasportò all'ospedale per le prime cure: siccome la donna aveva la febbre molto alta le consigliarono una buona zuppa di brodo.
Il marito allora afferrò un coltello e andò a prendere l'ingrediente principale: la gallina.
Ma la malattia durò parecchi giorni e molti parenti andavano a far visita alla donna.
Il contadino, per dar loro da mangiare, fu costretto ad uccidere la pecora.
La donna non migliorò e rimase in ospedale più tempo del previsto, costringendo il marito a vendere la mucca al macellaio per poter far fronte a tutte le spese della malattia della moglie...
MORALE:
Il problema dell'altro, è anche il tuo. Pensaci!
Il mondo non va male solo per la malvagità dei cattivi, ma anche per l'indifferenza dei buoni!

giovedì 14 febbraio 2013

LETTERA DI UN PADRE AL FIGLIO/A.. molto commovente leggetela

http://4.bp.blogspot.com/-1idAnv4zCY8/Tln8-YiFgLI/AAAAAAAABYA/CSMq1Qhhygs/s1600/father1.jpgSe un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo. Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi. Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno. Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l'abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso... dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti. Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi. Quando dico che vorrei essere morto... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive. Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te. Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te. Ti amo figlio mio. 

domenica 20 gennaio 2013

APPESO AL TUO SPECCHIO - Leggetela, molto bella



Questo probabilmente dovrebbe essere appeso al tuo specchio in modo che tu lo possa leggere ogni giorno. Puoi non crederci ma è vero al 100%
1. Al mondo ci sono almeno due persone che morirebbero per te
2. Almeno 15 persone ti vogliono bene in una qualche maniera
3. L'unica ragione per cui qualcuno potrebbe odiarti è proprio perché vorrebbe essere come te
4. Il tuo sorriso può portare gioia a chiunque, anche a qualcuno a cui non sei caro
5. Ogni notte qualcuno pensa a te prima di addormentarsi
6. Per qualcuno tu significhi tutto
7. Tu sei speciale e unico
8. Qualcuno di cui neanche conosci l'esistenza ti ama e ti ammira
9. Anche quando fai l'errore più madornale ne deriva qualcosa di bello
10. Quando pensi che ormai tutto il mondo ti abbia voltato le spalle, guarda di nuovo
11. Ricordati sempre i complimenti che ti sono stati fatti. Dimentica le offese

I buoni amici sono come stelle, non li vedi sempre ma sai che sono sempre al tuo fianco.
 

INFERNO E PARADISO ◄ bellissimo racconto e riflessione - leggetelo



Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:
Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno.
Dio condusse il sant'uomo verso due porte.
Aprì una delle due e gli permise di guardare all'interno.
Al centro della stanza, c'era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola, si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso. Il sant'uomo sentì l'acquolina in bocca. Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato. Avevano tutti l'aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po', ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: - Hai appena visto l'Inferno.
Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l'aprì.
La scena che l'uomo vide era identica alla precedente. C'era la grande tavola rotonda, il recipiente colmo di cibo delizioso che gli fece ancora venire l'acquolina. Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici. Questa volta, però, le persone erano ben nutrite e felici e conversavano tra di loro sorridendo.
Il sant'uomo disse a Dio:
- Non capisco!
- E' semplice - rispose Dio - dipende solo da un'abilità. Essi hanno appreso a nutrirsi gli uni gli altri mentre gli altri non pensano che a loro stessi.


domenica 30 dicembre 2012

COMPORTAMENTI VIRTUOSI (leggetela, molto significativa)



 Se puoi cominciare la giornata senza caffeina
Se puoi andare avanti senza pillole stimolanti
Se riesci ad essere festoso ignorando dolori e sofferenze
Se eviti di lamentarti, annoiando la gente con i tuoi problemi
Se puoi mangiare lo stesso cibo ogni giorno ed esserne grato
Se riesci a capire quando le persone che ami sono troppo occupate per darti retta
Se passi sopra al fatto che chi ami ti dà erroneamente la colpa se qualcosa va storto
Se accetti critiche e rimproveri senza risentirti
Se ignori la cattiva educazione di un amico ed eviti di correggerlo
Se tratti i ricchi come i poveri
Se affronti il mondo senza bugie o inganni
Se sai vincere la tensione senza l'aiuto di un medico
Se sei capace di rilassarti senza uso di liquori
Se riesci a dormire senza l'aiuto di farmaci
Se puoi affermare in tutta onestà che, al fondo del tuo cuore sei privo di qualsiasi pregiudizio su religione, colore, credo politico

Allora, sei buono QUASI quanto il tuo cane!

DIO E' BUONO E NON SI SBAGLIA MAI (bellissima storia, da leggere)



 Si racconta che in un regno lontano c’era un re che non credeva nella bontà di Dio. Aveva, tuttavia, un suddito che gli ricordava sempre quella verità. Un giorno, il re uscì a cacciare insieme al suo suddito, ed un branco di animali della giungla li attaccò. Il suddito riuscì ad uccidere alcuni animali, ma non evitò che al suo re venisse morso il dito mignolo della mano destra. Il re, furioso, domandò al suddito: “Ed ora che mi dici? Dio è buono? Se Dio fosse buono non mi avrebbero staccato il dito!” Il servo rispose: “Mio re, nonostante tutto, posso dirle che Dio è buono e che magari, perdere un dito è volontà sua. Tutto quello che Dio fa è perfetto!” Il re, indignato per la risposta, comandò che fosse incarcerato. Dopo qualche tempo, il re uscì nuovamente per cacciare, e fu attaccato da una tribù di indigeni temuti da tutti, dediti a sacrifici umani per i loro dei. Subito dopo aver catturato il re, cominciarono a preparare il sacrificio. Quando era già tutto pronto, ed il re stava davanti all’altare, il sacerdote esclamò: “Quest’uomo non può essere sacrificato, perché è difettoso! Gli manca un dito!” Dopo poco, il re fu liberato. Ritornando al palazzo, molto allegro, liberò il suo suddito, lo abbracciò affettuosamente dicendo: “Caro suddito, Dio è tanto buono, perché ha permesso che tu venissi carcerato, proprio tu che hai tanta fede?” Il servo sorrise, e disse: “Mio re, se io fossi stato insieme a lei in quella caccia, sicuramente sarei stato sacrificato al suo posto! Non mi manca nessun dito! Per questo ricordi sempre: … Tutto quello che Dio fa è perfetto! Egli non sbaglia mai!”
Il servo aveva capito che Dio non sbaglia mai e che nella sua immensa bontà aveva previsto ogni cosa.


sabato 27 ottobre 2012

Ho incontrato un Angelo.... ◄clicca x leggere

Gli angeli non "abitano" in paradiso, non hanno le ali né volano qua è la. Vivono in terra e li incontri nel quotidiano, li riconosci dall'anima che li guida in ogni gesto compiuto. Li incontri in un giorno qualsiasi quasi per miracolo, sono lì pronti ad accoglierti, a donarti conforto o regalarti un sogno. O semplicemente ad impedirti di precipitare in quel buio senza fine. Ti insegnano il senso delle parole come amicizia, donare, ed aiutare e questo senza neppure averti mai guardato negli occhi. Spesso lontani con il corpo, ma vicini con il cuore e con l'anima. A volte portano il tuo nome.

 Silvana Stremiz

martedì 23 ottobre 2012

INTERVISTA A DIO...BELLISSIMA ♥ ◄clicca x ascoltare


Lettera di un bambino MAI nato ◄ clicca x leggere



Lo so che non mi puoi vedere, ma tra qualche mese verrò alla luce,così mamma e papà mi potranno portare al mare.
Mia mamma ha 15 anni e mio papà ha 16 anni e ha dei bellissimi occhi verdi...io sono nato l'altro giorno,quando mia mamma e mio papà sono andati nel bosco...è da ben 2 settimane che esisto,ma so già che sarò maschietto e che mi chiamerò"Andrea", un nome che a me piace molto e anche alla mamma. Mi sono spuntati anche i piedini...Oggi mamma è stata interrogata da un certo signore alto con gli occhiali che urlava di un certo Cristoforo Colombo, chissà se lo conoscerò quando nasco...Mamma ha pianto tanto...parlava di certi ritardi con una sua amica e diceva che avrebbe dovuto parlare con papà...ma cosa sarà mai successo?!?!?...poverina ha pianto così tanto!... Non è un comportamento giusto! Papà ha parlato di andare dal dottore domani..Boh...non riesco ancora a capire...Stanotte la mamma non ha dormito e continuava a sussurrarmi:"Perdonami Piccolo Mio...Perdonami!"...Ma mamma cosa vuol dire questo?!?!?...
Oggi ho veramente scoperto e capito la verità:"Domani morirò...Speriamo che ci sia un Paradiso anche per i bambini MAI nati...forse questo mondo non mi meritava"


mercoledì 12 settembre 2012

BUONA STRADA A TUTTI - La triste storia di una ragazza che nel tragico epilogo della sua vita…rivolge l’ultimo pensiero alla sua mamma - Fate tesoro di quello che leggerete…TUTTI..!!!



        http://fabiolasantini.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/11638/medium68165e841a46cebadle8.jpg



"Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi son ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosí ho bevuto una Sprite. Mi son sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici.
Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa é finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ció che mi aspettava... qualcosa di inaspettato!
Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco". Mamma, la sua voce sembra cosí lontana.

Il mio sangue é sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: "questa ragazza non ce la fará" Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocitá.
Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire... Perché le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite?
Il dolore é come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, dì a papá di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva.... la mia respirazione si fa sempre piú debole e incomincio ad avere veramente paura. Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento cosí disperata.... Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene. Per questo..... Ti voglio bene e....addio."

Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva... scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza.

Se questo messaggio é arrivato fino a te e lo cancelli... potresti perdere l'opportunitá, anche se non bevi,di far capire a molte persone che la tua stessa vita é in pericolo. Questo piccolo gesto puó fare la differenza.
Mandalo a tutti quelli che conosci.
Buona strada a tutti.

martedì 14 agosto 2012

L'alfabeto dell'amico ◄clicca x leggere

A ccetta di appoggiarti nelle tue avversità
B aluardo quando sei sul punto di esplodere
C rede e ha fiducia in te
D a il meglio di se quando occorre
È sempre pronto ad ascoltare i tuoi problemi
F esteggia con gioia le tue vittorie
G rida quando non lo ascolti
H a il coraggio di dirti ciò che è necessario ascoltare
I nfluenza costruttivamente la tua vita
L oda le tue capacità e parla bene di te
M antiene e coltiva l'amicizia nel bene e nel male
N on ti giudica mai
O ffre il suo appoggio incondizionato
P erdona sempre i tuoi errori
Q uando occorre appoggia i tuoi sogni
R icorda e apprezza ciò che sei per lui
S i rallegra dei tuoi successi e si dispiace per i tuoi insuccessi anche se ti aveva messo in guardia
T i accetta come sei e ti fa sorridere nei momenti difficili
U tilizza le sue migliori risorse per appoggiarti
V uole il meglio per te
Z ittisce chi ti critica


lunedì 6 agosto 2012

IL TEMPO. – parodia della vita



Per scoprire il valore di un anno,

chiedilo a uno studente che è stato bocciato all'esame finale.

Per scoprire il valore di un mese,
chiedilo a una madre che ha messo al mondo un bambino troppo presto.

Per scoprire il valore di una settimana,
chiedilo all'editore di una rivista settimanale.

Per scoprire il valore di un'ora,
chiedilo agli innamorati che stanno aspettando di vedersi.

Per scoprire il valore di un minuto,
chiedilo a qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l'aereo.

Per scoprire il valore di un secondo,
chiedilo a qualcuno che è sopravvissuto a un incidente.

Per scoprire il valore di un centesimo di secondo,
chiedilo ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d'argento.

Il tempo non aspetta nessuno.
Raccogli ogni momento che ti rimane, perché ha un grande valore.
Condividilo con una persona speciale, e diventerà ancora più importante.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia.


LE RISPOSTE (quando si ama veramente…..)


Una ragazza chiese ad un ragazzo:

"Mi vuoi bene?" - Lui rispose no.
Lei chiese "Mi trovi carina?" - Lui rispose no.
Lei chiese "Sono nel tuo cuore?" - Lui rispose no.
Per ultimo lei chiese "Se io me ne andassi, tu piangeresti per me?"
Lui rispose no.
Lei andò via triste.
Lui la prese tra le sue braccia e disse:
"Io non ti voglio bene, io ti amo.
Io non ti trovo carina, io ti trovo stupenda.
Tu non sei nel mio cuore, tu sei il mio cuore.
Io non piangerei per te, io morirei per te!"

domenica 15 aprile 2012

POESIA DI UN SOLDATO...bellissima ◄ clicca x leggere



Io sono stato quello 
che gli altri non volevano essere
Io sono andato dove 
gli altri non volevano andare
Io ho portato a termine quello
 che gli altri non volevano fare
Io non ho preteso mai niente
 da quelli che non danno mai nulla
Con rabbia ho accettato
di essere emarginato come
se avessi commesso uno sbaglio
Ho visto il volto del terrore
Ho sentito il freddo morso della paura
Ho gioito per il dolce gusto di un momento d'amore
Ho pianto, ho sofferto e ho sperato...
Ma più di tutto io ho vissuto quei momenti
Che gli altri dicono sia meglio dimenticare
Quando giungerà la mia ora
agli altri potrò dire che sono orgoglioso
per tutto quello che sono stato...

UN SOLDATO


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