lunedì 6 agosto 2012

APPUNTAMENTO ALLE 9 – il vero senso dell’amore

Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di un'ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice. Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00.
Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo. Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita. 
Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita. 
Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta. L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie. 
Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da tempo dall'Alzheimer. 
Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po' tardi. 
Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni. 
Ne fui sorpreso, e gli chiesi: "E va ancora ogni mattina a trovarla anche se non sa chi è lei"? 
L'uomo sorrise e mi batté la mano sulla spalla dicendo: 
''Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi è lei". 
Dovetti trattenere le lacrime... avevo la pelle d'oca e pensai: 
"Questo è il genere di amore che voglio nella mia vita". 
Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà. 
Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.



IL TEMPO. – parodia della vita



Per scoprire il valore di un anno,

chiedilo a uno studente che è stato bocciato all'esame finale.

Per scoprire il valore di un mese,
chiedilo a una madre che ha messo al mondo un bambino troppo presto.

Per scoprire il valore di una settimana,
chiedilo all'editore di una rivista settimanale.

Per scoprire il valore di un'ora,
chiedilo agli innamorati che stanno aspettando di vedersi.

Per scoprire il valore di un minuto,
chiedilo a qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l'aereo.

Per scoprire il valore di un secondo,
chiedilo a qualcuno che è sopravvissuto a un incidente.

Per scoprire il valore di un centesimo di secondo,
chiedilo ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d'argento.

Il tempo non aspetta nessuno.
Raccogli ogni momento che ti rimane, perché ha un grande valore.
Condividilo con una persona speciale, e diventerà ancora più importante.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia.


LA VECCHIA ANFORA


Ogni giorno, un contadino portava l'acqua dalla sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell'asino, che gli trotterellava accanto.

Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio, perdeva acqua. L'altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure una goccia.
L'anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto più che l'anfora nuova non perdeva l'occasione di far notare la sua perfezione:
"Non perdo neanche una stilla d'acqua, io!".
Un mattino, la vecchia anfora si confidò con il padrone:
"Lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite".
Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all'anfora screpolata e le disse:
"Guarda il bordo della strada".
"Ma è bellissimo! Tutto pieno di fiori!" rispose l'anfora.
"Hai visto? E tutto questo solo grazie a te" disse il padrone. "Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo della strada. Io ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni giorno".
La vecchia anfora non lo disse mai a nessuno, ma quel giorno si sentì morire di gioia.
Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se lo vogliamo, possiamo fare meraviglie con le nostre imperfezioni...

TEST DELLA ROTAZIONE - Rotazione oraria o antioraria? ◄clicca x far girare la ballerina

Guardate attentamente questa immagine:



La ballerina sta ruotando in senso orario o antiorario?
La risposta giusta in questo caso non c'è. Perchè?
Dipende tutto da come usate la testa!
Si perchè la vostra risposta dipenderà da quale dei due emisferi del vostro cervello, destro o sinistro, domina sull'altro.

Se la vostra risposta è: IN SENSO ORARIO
In voi prevale la parte sinistra del cervello, la parte dedicata alla logica, all'attenzione per i dettagli, al linguaggio, alla scienze che si basano su studi empirici, pratici, di comprensione, conoscenza e apprendimento. La stessa che si occupa di preparare strategie, la parte più pratica di voi.
Per farle invertire rotazione, provate a lasciarvi andare un po' di più, date più spazio alla parte che si occupa di immagazzinare e gestire le immagini e liberate la fantasia e le emozioni.

Se la vostra risposta è: IN SENSO ANTIORARIO
In voi prevale l'emisfero destro, la parte che generalmente svolge le funzionalità che si avvicinano di più al vostro essere impulsivi, la percezione delle sensazioni, alla visione di insieme, all'immaginazione. Quella che gestisce la vostra percezione dello spazio, le vostre fantasie, l'impeto e il prendersi dei rischi.
Se volete vedere l'immagine girare in senso opposto il consiglio è di provare a concentrarvi di più, a porre più attenzione ai particolari dell'immagine. 


L'UOMO E LA FORMICA


L'uomo osservava lo spettacolo:
una formica stava trainando un grumo di terra che sembrava pesantissimo. Si muoveva lentamente, per lo sforzo enorme.
L'uomo disse: "Perché sprechi le tue forze? Non vedi che non ce la fai e rischi di morire schiacciato dal peso troppo grande per te?".
L'insetto, senza scomporsi minimamente, rispose:"Tu sei un uomo, e non capisci il valore dei miei sforzi... Vedo che resti perplesso, le mie parole non ti convincono!"
L'uomo guardava sempre più incuriosito e dubbioso la formica che nonostante il peso enorme che aveva sulle spalle, si sforzava anche di parlargli...
"Sappi allora - disse la formica - che agisco per amore. Devo sgombrare il passo a una femmina. Solo così mi concederà le sue attenzioni. Per il momento non può raggiungermi, poiché la soglia della sua dimora è bloccata. Ma spostando questa collinetta, le permetterò di venire accanto a me... Certo, rischio di vacillare e di farmi soffocare dal carico che potrebbe uccidermi. D'altra parte, una vita senza amore è inutile... Non capisci che, nell'impresa, ho solo da guadagnare?".




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