mercoledì 12 dicembre 2012

ATTENZIONE ALLA NUOVA TRUFFA NEI DISTRIBUTORI DI BENZINA


In questi giorni nelle aree di parcheggio e nei distributori di benzina alcune persone vi regalano assolutamente gratis portachiavi per la macchina o la moto, NON ACCETTATELI ASSOLUTAMENTE O BUTTATELI VIA, al loro interno c’è un microchip che segnala la vostra presenza in casa, quando uscite loro sono al corrente di dove vi troviate in quel preciso momento e possono entrare nella vostra abitazione senza preoccupazioni. Questa è l’ultima pensata di alcuni malviventi dell’Est Europa per fare furti nelle nostre case.

Trascina un camion da 8 tonnellate con le orecchie, è record!

Un nuovo Guinness World Record è stato realizzato in Georgia. Lasha Pataraya è riuscito a trascinare per 21,5 metri un camion pesante più di otto tonnellate con dei cavi attaccati alle orecchie. Una nutrita folla di curiosi lo ha incitato e sostenuto durante la sua prova, al termine della quale si è definito “molto felice di aver stabilito questo record”. L’uomo ha spiegato di essersi allenato per due mesi per prepararsi, ma di essere pronto a rimettersi subito in gioco per i suoi fan. E’ infatti una celebrità nel suo Paese e la gente segue le sue imprese con interesse. In passato Pataraya era già riuscito a trascinare un elicottero che pesava sette tonnellate. A giudicare la sua impresa è stata una commissione speciale del Guinness Word Record.

INCREDIBILE !! UN PESCE CON LA DENTATURA UMANA !

human_teeth_01.jpgImmaginatevi la sorpresa del pescatore di Lubbock, in Texas, che ha pescato questo bizzarro pesce con una dentatura in tutto e per tutto simile a quella umana. Sicuramente dovrà essere un “pacu” o una specie molto simile, che vive in sud america ed è imparentata coi piranha. Il suo nome scientifico è Piaractus brachypomus, vive in Amazzonia e diversamente dal suo cugino carnivoro, è più vegetariano e non aggressivo. Si pensa che simili denti servino a rompere i semi che dalle piante cadono nell’acqua. La specie può raggiungere facilmente il metro di lunghezza ed è normalmente pescato per essere cucinato e mangiato.

sabato 8 dicembre 2012

L’uomo con la pelle artificiale che si auto-ripara

 Orecchio_Avambraccio-3Non è una fiction. Non è un film di Terminator. Accade davvero all’Università di Stanford, dove alcuni scienziati stanno creando un tessuto cutaneo artificiale.
Un team interdisciplinare di studiosi, diretto e coordinato dal professor Zhenan Bao, ha infatti in mente di creare una pelle artificiale, in grado di ripararsi autonomamente successivamente a ferite di ogni sorta.
La pelle artificiale contempla alcune proprietà di conducibilità elettrica, importantissime per rendere questo tessuto cutaneo sensibili a pressione e tocco, così come se fosse al 100% la nostra pelle. La rivista Nature Nanotechnology ha pubblicato la ricerca, presentandola come un incredibile salto in avanti dal punto di vista tecnologico. Presto potrebbe essere utilizzata in diversi campi. Su tutti citiamo quello delle protesi di nuovo conio, nonché il campo dell’elettronica. Sarebbe bello creare dei dispositivi in grado di aggiustarsi da soli, anche se ciò toglierebbe molti posti di lavoro.
La creazione di un tessuto cutaneo artificiale nasce da una profondissima conoscenza della pelle umana. I ricercatori che stanno provando a “riprodurla” la utilizzano come interfaccia del loro studi. Esaminano quotidianamente la rete di nervi, il modo in cui quest’ultima invia impulsi al cervello, e generano i cinque sensi nel loro artificio. La loro pelle è anche in grado di proteggere l’interno del corpo dall’esterno.
Non è immune a graffi e tagli, ma in tempi brevi saprebbe come “ripararli”, guarirli e tornare come nuova.
Fonte: http://www.aciclico.com/

Diritto alla libera morte, si raccolgono firme sul web

eutanasiaC’è chi vuole morire vivo. Sembra un controsenso.
Ma non è così. C’è chi ama la vita al punto tale di voler decidere in proprio quando porre fine ad essa, senza che sia una malattia a togliere la dignità, il controllo e la consapevolezza dei propri mezzi ad una persona. In altri termini è questa la storia di Gilberto, un signore di 53 anni che ha un cancro terminale al fegato. La sua gravissima malattia gli lascia poche ore di vita.
Gilberto le sta impiegando per farsi testimonial di una battaglia che favorisca la legge per la libera morte. Sono già cinquanta gli italiani costretti ad andare in Svizzera (Paese nella quale l’eutanasia è legale) per scegliere giorno e ora in cui morire così da sottrarsi alla malattia.
Gliberto, a proposito di costoro e di egli stesso, afferma che si è costretti a “Morire in esilio, invece che nel nostro letto, da un Paese che non riconosce il diritto di scegliere sulla nostra vita”.
Così, tra una dose di morfina e l’altra (necessarie per placare il fortissimo dolore), Gilberto è diventato testimonial di una campagna lanciata dall’Associazione Luca Coscioni. Ha girato un video in cui ha chiesto allo Stato di lasciare ai cittadini la libertà di scegliere come e quando dire ‘Stop‘ alla vita. Senza aiuti di medici, parenti e amici.
Metaforicamente, Gilberto vuole staccare in prima persona la “spina” della sua vita.

Fonte: http://www.aciclico.com/
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