domenica 20 gennaio 2013

INFERNO E PARADISO ◄ bellissimo racconto e riflessione - leggetelo



Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:
Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno.
Dio condusse il sant'uomo verso due porte.
Aprì una delle due e gli permise di guardare all'interno.
Al centro della stanza, c'era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola, si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso. Il sant'uomo sentì l'acquolina in bocca. Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato. Avevano tutti l'aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po', ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: - Hai appena visto l'Inferno.
Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l'aprì.
La scena che l'uomo vide era identica alla precedente. C'era la grande tavola rotonda, il recipiente colmo di cibo delizioso che gli fece ancora venire l'acquolina. Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici. Questa volta, però, le persone erano ben nutrite e felici e conversavano tra di loro sorridendo.
Il sant'uomo disse a Dio:
- Non capisco!
- E' semplice - rispose Dio - dipende solo da un'abilità. Essi hanno appreso a nutrirsi gli uni gli altri mentre gli altri non pensano che a loro stessi.


sabato 19 gennaio 2013

Fabrizio Corona condannato a 5 anni di carcere per estorsione. Lui fa perdere le tracce, la polizia lo cerca



La Cassazione ha confermato la condanna a cinque anni di reclusione, per estorsione aggravata e trattamento illecito di dati personali, nei confronti di Fabrizio Corona. L'agente dei fotografi aveva preteso dal calciatore David Trezeguet 25mila euro per non pubblicare delle foto che lo ritraevano. Corona ha fatto perdere le proprie tracce. La polizia lo sta cercando.

Corona, da ottobre, è in affidamento in prova ai servizi sociali di Milano per scontare un precedente cumulo di pene definitive per un totale di due anni e otto mesi. Subito dopo il la conferma del verdetto, la procura generale di Torino ne ha disposto l'arresto, ma la polizia di Milano, che da alcuni giorni stava monitorando i suoi spostamenti, lo ha visto l'ultima volta, oggi, entrare in una palestra di corso Como. Poi, più nulla. Nel palazzo dove abita, poco lontano, nella zona della movida milanese, non è stato notato. Tra i vicini, comunque, c'è chi non lo rimpiange: "Speriamo lo arrestino presto - dice uno di loro - faceva solo casino".

Con il verdetto, la Suprema Corte ha reso definitiva la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Torino, il 6 gennaio 2012, nel processo nel quale l'ex titolare dell'agenzia "Corona's" - fallita - era imputato per estorsione aggravata e trattamento illecito dei dati personali ai danni del calciatore franco-argentino David Trezeguet, quando vestiva la maglia della Juve.

Dall'ex atleta bianconero, Corona si era fatto dare 25mila euro per non pubblicare le foto che lo ritraevano in compagnia di una ragazza che non era la moglie, con la quale aveva passato una notte dopo una serata nella movida milanese. Per questa vicenda, inizialmente, Corona fu prosciolto ma la Cassazione lo rinviò nuovamente a processo ritenendo le accuse gravi e fondate.

Dopo aver appreso il verdetto degli "ermellini", la Procura generale della Corte di Appello di Torino, con un atto firmato dal pg Vittorio Corsi, ha subito chiesto l'arresto di Corona che non può più usufruire di alcun beneficio per evitare il carcere dal momento che, adesso, ha sulle spalle una pena complessiva ben superiore ai tre anni entro i quali si possono ottenere le misure alternative.

L'agente dei fotografi - condannato definitivamente anche a un anno e cinque mesi per altri episodi di estorsione ai danni di altri vip e per svendita di banconote false - era per questo sotto controllo, per evitare il rischio di fuga proprio in vista della decisione del "Palazzaccio".

I problemi giudiziari per Corona, comunque, non sono finiti qui. Lo scorso giugno, ad esempio, la Corte di Appello di Milano lo ha condannato ad altri tre anni e dieci mesi per bancarotta e frode fraudolenta. Secondo i pm, l'ex fidanzato di Belen Rodriguez - ed ex marito di Nina Moric - ha frodato il fisco per 3,8 milioni di euro attraverso un giro di fatture false.

Anche su questo filone di inchiesta, prossimamente, dovrà pronunciarsi la Suprema Corte. L'estorsione a Trezeguet emerse nell'inchiesta su "vallettopoli" condotta dall'ex pm di Potenza Henry John Woodcock (ora a Napoli), poi trasferita a Torino per competenza territoriale.

Matrimonio Valeria Marini l’11 maggio in Vaticano

Valeria Marini e Giovanni Cottone finalmente hanno annunciato la data delle loro nozze. Si terranno l’11 maggio in Vaticano, e saranno celebrate da Sua eccellenza monsignor Francesco Gioia. Gigi D’Alessio farà il testimone a Gianni, mentre Valeria Marini avrà vicine Anna Tatangelo, Maria Grazia Cucinotta e Ivana Trump.
Oseremmo esclamare la parola “Finalmente”. La promessa diventa realtà.
Valeria Marini ha detto: “Gianni me lo aveva chiesto da tanto, ma lo facciamo solo ora, perché è un passo importante e volevamo essere certi al 100%. Una relazione è fatta di sentimento, e questo è stato subito concreto e profondo. Ma in una relazione serve anche equilibrio, cosa che è giusto accertare passo dopo passo, nel tempo”.

NIENTE PARENTI
Valeria Marini, dunque, ha scelto data e luogo delle nozze ma ha le idee chiare anche sul pubblico. Il Matrimonio sarà celebrato in Vaticano in una forma assolutamente privata, senza parenti. Saranno, insomma, lei, Gianni, i quattro testimoni, e il prete.

ABITO NUZIALE
Come si vestirà per uno dei giorni più importanti, se non il più importante, della sua vita Valeria Marini.
Per l’occasione la showgirl sarda ha deciso di indire un concorso sul proprio blog. Sceglierà il più bell’abito disegnato dai fan.

FIGLI
Una volta sposati, Gianni e Valeria avranno eredi? La risposta è si. Vogliono costruire un futuro insieme. Lui ha già Andrea, figlio dell’età di 23 anni. Chissà che presto non abbia un fratellino.
Fonte: Aciclico
 

I cinesi lasciano l’Italia

Qualche giorno fa il Financial Time aveva parlato del fatto che i cinesi stavano lasciando l’Italia. Si parlava anche del fatto che questo aveva una ripercussione sulla crisi immobiliare e che dipendeva dalla crisi economica. Ora anche la comunità cinese di Roma conferma questo fenomeno.
Secondo i dati sono già 3 mila i cinesi che hanno lasciato l’Italia. Se ne tornano in Cina o provano in Sud America. A Roma nella cosiddetta China Town nella zona dell’Esquilino sono già stati chiusi il 10% degli esercizi commerciali.
La crisi colpisce quindi anche i cinesi in Italia. Se ne vanno soprattutto quelli della prima comunità che sono arrivati in Italia da più di venti anni. E la crisi è soprattutto dei negozi di abbigliamento e di casalinghi, mentre la ristorazione si mantiene in una buona situazione. Alla base c’è la scarsa fiducia nel 2013. C’è chi se ne va con l’idea di tornare, ma non nel 2013 e neanche nel 2014. Si aspettano tempi migliori e si dimostra come in questo periodo è difficile mantenere un’attività commerciale in Italia. E si torna quindi nella propria nazione, in particolare nella regione dello Zehjang da cui molti provengono. Tornano in un Paese diverso, con una economia che non ha problemi e con la possibilità di trovare un lavoro.

Testimone di Los Roques vede precipitare l’aereo di Missoni


Valerio MissoniTroppo in ritardo per un atterraggio di fortuna. Questa l’ultima versione relativa alla scomparsa del velivolo con a bordo Vittorio Missoni e gli altri tre italiani. A tirarla fuori un testimone, William Salazar di professione pescatore, a Los Roques naturalmente: “L’aereo stava arrivando lungo – spiega ai giornalisti – si sarebbe mangiato la pista”. Salazar ha visto con i suoi occhi l’aereo scendere in picchiata verso il mare. Guasto al motore o malore del pilota, se le cose fossero realmente andate così a questo punto non farebbe differenza.
Nei giorni scorsi altri testimoni avevano parlato di cause meteorologiche legate alle nubi e ai fulmini, ma questa sembra la più utile agli inquirenti perché potrebbe aiutarli a circoscrivere la zona sulla quale effettuare le ricerche.
Dopo aver visto l’aereo, Salazar ha sentito dalla radio le chiamate della guardia costiera. A quel punto si è messo a cercare in mare unendosi per ben quattro volte alle ricerche del velivolo scomparso.
Resta irrisolto il mistero dell’orario. Il presunto impatto secondo Salazar, sarebbe avvenuto alle 13. 05. Se così fosse ci sarebbe un’ora e mezza tra l’ultima comunicazione alla torre di controllo e lo schianto. 
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