lunedì 28 gennaio 2013

Sempre più donne si fanno amputare le dita dei piedi per indossare scarpe con tacchi più alti

Sarebbero sempre di più le donne, specie americane, che ricorrono a operazioni chirurgiche per poter indossare scarpe con tacchi a spillo.
La cosa, da un certo punto di vista, deve stupire fino ad un certo punto, dato che secondo l’Associazione Podiatrica Americana ben l’87% delle donne hanno avuto problemi ai piedi a causa di scarpe scomode o che non calzavano bene.
Sempre più donne, però, anziché cambiare scarpe e sceglierne di più comode, scelgono invece di cambiare i propri piedi. Alcune si fanno iniettare collagene in punti strategici del piede, in modo che faccia da cuscinetto. Altre invece chiedono di accorciare le dita dei piedi. E altre chiedono direttamente che una o più dita siano rimosse, per calzare la scarpa più comodamente.
Per dare un idea delle richieste, il solo studio del Dr. Lucas a Memphis, nel Tennessee, ha trattato circa 30 parenti al mese lo scorso anno: “E’ un trend in crescita perché sempre più persone ne sentono parlare, e quindi fanno domande, e cercano di fare qualcosa”. Ma il Dr. Lucas, come altri colleghi, è restio ad applicare soluzioni estreme: vengono spesso donne a chiedere che venga loro rimosso il mignolo del piede, ma Lucas raramente accetta: “Non tolgo un dito, a meno che proprio non debba essere tolto…”.
Questo trend chirurgico però preoccupa alcuni specialisti, compresa l’Associazione Americana dei Chirurghi del Piede, che sottolineano come ogni intervento sia potenzialmente pericoloso e quindi dovrebbe essere giustificato solo da un problema medico reale, e non semplicemente dalla voglia di abbellire il piede o di indossare scarpe più belle.
Fonte: Le news più strane

 

Sfortunata volpe congelata viva in un fiume norvegese


volpe-congelata_thumb[1]È un vero mistero per naturalisti e veterinari che stanno studiando il caso. Una sfortunata volpe infatti è morta congelata attraversando un torrente in Norvegia: un fatto spiacevole ma che può capitare, per quanto le volpi abbiano una buona tolleranza al freddo.
Il problema è che la volpe è rimasta congelata in piedi, e sembrerebbe dunque essere congelata in un tempo brevissimo, con il cadavere dell’animale bloccato a metà del movimento.  In teoria, se l’animale fosse morto normalmente (anche di freddo) il cadavere avrebbe dovuto cadere di lato, o almeno avrebbe dovuto farlo la testa dell’animale se, come suggerisce qualcuno, la volpe stesse attraversando il ghiaccio e questo si fosse spezzato.
Altri hanno suggerito uno scherzo di cattivo gusto, con qualcuno che magari potrebbe avere ucciso l’animale e poi averlo posizionato lì a bella posta, ma il cadavere dell’animale non sembra avere segni di traumi violenti o colpi d’arma da fuoco.
volpe congelata 2_thumb[2]
Secondo alcune fonti, sarebbe un caso raro ma non unico, e potrebbe essere forse legato a particolari condizioni meteo che permetterebbero effettivamente un congelamento quasi istantaneo.

Bruno Arena non è ancora fuori pericolo "False le notizie a nome di Cavallari su Facebook".

“Bruno Arena non è ancora fuori pericolo”. Lo dice il manager dell'attore de i fichi d’India, Massimo Zoli. E ci tiene a precisarlo perché molte delle frasi pubblicate su Facebook in questi giorni non sarebbero opera dell'amico e collega Max Cavallari, ma di alcuni profili fake.
"In questi giorni su Facebook alcuni profili falsi a nome Massimiliano Cavallari riportavano false notizie sullo stato di salute di Bruno Arena, ancora ricoverato in terapia intensiva all'Ospedale San Raffaele di Milano. Questo sta generando confusione e non pochi problemi. Bruno è stazionario ma non si può purtroppo definire fuori pericolo", si legge nella nota di Zoli. 

“Parla solo l’ufficio stampa”
E ancora: "La famiglia Arena precisa che le uniche comunicazioni ufficiali saranno diffuse dall'ufficio stampa di Ridens. Nel frattempo verranno avviate le procedure per far chiudere i profili non ufficiali. In conclusione mi auguro che coloro che speculano sulle disgrazie altrui si rendano conto del dolore che questi atti possono creare e cessino immediatamente".

Max: “Profili inventati”Anche lo stesso Cavallari conferma che molte persone stanno scrivendo a suo nome su Facebook. Non a caso oggi sul suo profilo ufficiale c’è scritto: "Scrivono notizie false su altri profili inventati”.
E a proposito della condizioni del suo “gemello”: "È sempre tutto stazionario. Bruno, purtroppo, non è ancora fuori pericolo". 

domenica 27 gennaio 2013

Gli asparagi rimedio contro gli eccessi da alcol


Può capitare quindi di eccedere nel consumo di alcol e di essere vittime dei tipici postumi “da sbornia”, che sono dovuti all’accumulo delle tossine. Alcuni ricercatori dell’Istituto di Scienze Mediche e della Jeju National University, in Corea, hanno dimostrato però che gli asparagi possono avere degli effetti benefici nella riduzione dei sintomi che l’eccesso di alcol provoca nell’organismo.
Questi ortaggi, infatti, da tempo riconosciuti come ottimi rimedi con proprietà antinfiammatorie, antifungine e diuretiche, sembrano avere anche un ruolo attivo nel ridurre lo stress ossidativo che si verifica a carico del fegato quando assumiamo dosi eccessive di alcol, proteggendo le cellule epatiche.
I ricercatori coreani hanno dimostrato che il trattamento con estratto di foglie e germogli di asparago contribuisce a ridurre la tossicità cellulare nelle cellule epatiche di origine animale e umana. Gli asparagi dunque sono una verdura particolarmente indicata per attenuare quella sensazione di malessere tipica “del giorno dopo”.

Dimagrire con la caffeina

Un’equipe di ricercatori australiani ha recentemente dimostrato in uno studio gli effetti benefici che la caffeina può avere nei confronti della riduzione del peso corporeo. La caffeina, dunque, aiuterebbe a dimagrire, anche se lo stesso studio ha evidenziato che non si può affermare la stessa cosa riguardo alla bevanda, cioè al caffè.
Gli scienziati australiani dell’Università del Queensland hanno condotto degli esperimenti su due gruppi di topi da laboratorio, esperimenti i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Nutrition. Entrambi i gruppi di topi sono stati precedentemente sottoposti ad un regime alimentare particolarmente ricco di grassi animali e zuccheri, in modo da indurre in essi un rapido aumento del peso corporeo che simulasse la condizione di chi soffre di obesità.
In una fase successiva però ai topi appartenenti al primo gruppo è stata somministrata una dose giornaliera di caffeina, mentre al secondo gruppo, il gruppo di controllo, è stato somministrato estratto di caffè. L’esperimento ha così dimostrato che a distanza di tempo solo nei topi del primo gruppo si verificava un ritorno al peso corporeo  normale.
Dalla studio si può dedurre quindi che solo la caffeina ha l’effettivo potere di bruciare i grassi in eccesso, mentre le altre sostanze contenute nel caffè, in parte note (cafestol, kahweol e melanoidina) e in parte sconosciute, aspettano ancora di essere studiate.
 
 
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