martedì 5 febbraio 2013

Trova 40.000 euro per strada e li porta ai Carabinieri


Succede anche questo. Succede in un periodo di crisi come questo, dove nove persone su dieci penserebbero d’istinto a come cambiare la propria vita con in tasca una cifra del genere.
Voi cosa fareste se camminando per strada vi cadesse l’occhio su un sacco incustodito contenente 40.000 euro?
Vi raccontiamo cosa ha fatto una signora di 48 anni, alla quale è capitato.
Mentre portava a spasso il suo cane, all’improvviso ella ha visto fuoriuscire da un sacco nero della spazzatura poggiato di fianco ad un albero una banconota.
Presa dalla curiosità, la signora si è avvicinata. Anzi, all’inizio era stato proprio il suo cane a fermarsi.
La signora scopre che quella banconota era solo una delle numerose contenute da quel sacco.
Spulciando al suo interno ne ha trovate tantissime altre, in tagli da 50, 100 e anche da 500 euro.
Lei, protagonista del misterioso ritrovamento ha 48 anni e fa l’impiegata a Misano Adriatico (Rimini). Ha trovato il denaro durante il primo pomeriggio di ieri nei pressi del cimitero della città. La novità dove sta? Che la signora non ha toccato questi soldi. Immediatamente ha optato per la consegna dell’intera cifra ai Carabinieri. Toccherà ora alle forze dell’ordine, le quali hanno avviato le indagini, scoprire da dove proviene il tesoretto abbandonato.
Fonte: Aciclico 

Usa, finito l’incubo del piccolo Ethan Il rapitore ucciso durante il blitz


Un blitz dell’Fbi ha liberato il bambino di cinque anni che da quasi sette giorni era tenuto prigioniero da un ex militare in un rudimentale bunker costruito nella campagna dell’Alabama. I federali avevano circondato la casa e il bunker di Jimmy Lee Dykes, veterano del Vietnam e camionista in pensione, sin da martedì scorso quando aveva attaccato uno school bus, uccidendo l’autista e sequestrando il bambino. La piccola località di Midland City, nell’Alabama rurale, si è così trasformata in zona di guerra con agenti speciali e cecchini appostati attorno e dentro la proprietà di Dykes, dando vita ad un assedio teso a salvare la vita del piccolo. Alle 3 del pomeriggio di ieri, ora dell’Alabama, la svolta è avvenuta quando il sequestratore “ha estratto un’arma avvicinandosi al bambino”, secondo la ricostruzione dell’Fbi. In quell’attimo gli agenti hanno temuto per la vita del piccolo rapito e sono entrati in azione, lanciando una granata assordante, penetrando nel bunker e quindi uccidendo il killer. “Dykes era un solitario pericoloso e quando lo abbiamo visto con un’arma in mano siamo intervenuti per salvare la vita del piccolo, che era in situazione di imminente pericolo” ha spiegato Steve Richardson, portavoce dell’Fbi a Mobile. Dykes aveva servito nella Us Navy dal 1964 al 1969, in Vietnam era stato decorato ed al ritorno in patria aveva fatto il camionista, subendo due arresti, nel 1995 e nel 2000, per atti impropri con un’arma da fuoco e possesso di marijuana. Era tornato in Alabama, dove era nato 65 anni fa, nel 2011 scegliendo di vivere in una casa molto isolata, per costruirsi il bunker da dove ha poi deciso di sfidare l’Fbi.
Il piccolo Ethan, che fra pochi giorni compirà sei anni, sta bene ed è stato portato in ospedale per tutti gli accertamenti del caso. 
Fonte: La Stampa 
 

domenica 3 febbraio 2013

Niente nozze in Vaticano per Valeria Marini


Valeria Marini ha finalmente deciso di convolare a giuste nozze con l’imprenditore Giovanni Scottone, dopo tanto tempo da quando lui le aveva fatto la prima proposta. Valeria ha voluto prendersi il suo tempo per fare tutto secondo i suoi gusti e i suoi desideri, ma, purtroppo, non tutto andrà come sperato.
La Valeria Nazionale, infatti, avrebbe voluto sposarsi in Vaticano, nella Chiesa di Sant’Anna, fatto per cui ha richiesto le autorizzazioni necessarie (il matrimonio nelle chiese all’interno dei confini vaticani, infatti, è concessa solo ai fedeli della parrocchia e ai dipendenti vaticani) ma l’amministrazione dello Stato Pontificio non ha dato l’autorizzazione alla celebrazione, prevista per l’11 maggio.
La motivazione ufficiale è stata che per quella data non sarà possibile concludere i lavori di ristrutturazione della facciata della chiesa stessa.
Ma si pensa che il motivo reale sia proprio lei e tutti i vip che arriveranno ovunque il matrimonio sarà celebrato per festeggiare la giunonica showgirl. Tra questi anche nomi illustri, tra i quali quello di Ivana Trump, che potrebbe anche essere una delle testimoni della sposa, come quelli di Maria Grazia Cucinotta, Gigi D’Alessio, Anna Tatangelo e molti altri, per una cerimonia che avrebbe sicuramente attirato la presenza di stampa e curiosi. Un pubblico non adatto, quindi, alla sacralità e alla spiritualità del luogo.
Fonte: Aciclico
 

Fabrizio Corona confessa Intervistato dal settimanale 'Oggi', il Re dei Paparazzi confessa il suo errore. Di cosa si tratta?

Fabrizio Corona è stato intervistato dal settimanale ‘Oggi’ mentre era sul volo che lo ha riportato dal Portogallo all’Italia in seguito al suo arresto avvenuto al Lisbona. Il Re dei Paparazzi, che è in copertina sul numero di ‘Oggi’ di questa settimana, ha risposto alle domande del cronista in maniera del tutto particolare: i due hanno comunicato tramite ‘pizzini’, per intenderci alla maniera di Bernardo Provenzano.
I temi dell’intervista sono naturalmente tanti. Da Belen Rodriguez, sua ex fidanzata attualmente in dolce attesa, all’affaire Trezeguet. Corona sente il peso della reclusione, quasi come se lo stato di fermo avesse fermato anche la sua naturale verve e la sua “arroganza”.
Interessante leggere con quanta dolcezza Corona si rivolge alla sua ex Belen, lanciandole un messaggio di pace: ”Sei sempre stata istintiva, facendo le cose di pancia. Continua a farlo che non sbagli mai. Il destino ha voluto proteggerti xché sei una persona speciale e perbene. Ti meriti il meglio e soprattutto la felicità dalla vita”.
Poi è il momento di parlare della condanna, e Corona sembra per un tratto tornare ad essere quello di sempre. Lo showman, (anche se questo termine è forse improprio per descrivere la sua attività) non accetta le accuse che lo hanno messo in stato di arresto. Si dice incolpevole. Non accetta, dunque, di essere condannato per l’affare Trezeguet.

La confessione

Ma Fabrizio Corona, però, ha qualcosa da confessare. Un errore lo ha fatto anche lui, che sembra atteggiarsi come colui che non sbaglia mai. L’estorsione aggravata ai danni dell’ex attaccante bianconero David Trezeguet? No. Non si tratta del ‘fatto’ per il quale dovrà scontare 5 anni di galera.
Il suo unico errore è quello dei soldi falsi.
Fonte: Aciclico
 

venerdì 1 febbraio 2013

Una storia d’amore che ha dell’incredibile.. Si gioca la moglie a poker. E lei si risposa con l'altro


MURMANSK - Tatiana e Serghei hanno coronato una storia d'amore cominciata con un bluff. Quella del primo marito di Tatiana, che stava giocando a poker con l'amico Serghei e aveva già perso tutto quello che aveva nel portafoglio e poi in banca, ad onta del nome Viktor.

"Smettiamola qui", gli aveva suggerito Serghei.
"No! Voglio continuare. Posso rifarmi!".
"Con quali soldi? Non hai più un rublo!".
"Ma ho mia moglie. Me la gioco: ti condedo una notte con lei se perdo".
"Ti s uma soshol", "sei matto!".
Serghei perde ancora.
Il giorno dopo chiama al telefono Tatiana che fa la contabile ed è in ufficio: "Tanja, vai a casa.
Ti aspetta una sorpresa. Non ti stupire di niente".

E' lei che racconta la storia al giornale Komsomolskaja Pravda (titolo: "Marito perde la moglie a carte",): "pensavo: forse Viktor mi ha comprato qualcosa di bello. Ero contenta.

Appena entro in casa, sento l'odore di un profumo ricercato, raffinato. Vedo dappertutto candele accese. Mi sono stupita molto: mai mio marito sarebbe stato tanto romantico, piuttosto sarebbe caduto il cielo. In cucina vedo che il forno è accesso, che un bel pollo arrosto sta rosolando lentamente. Apro il frigo e scopro che c'è una bottiglia di champagne. Quasi grido: accidenti, è un miracolo! Mi precipito in salotto, anche qui altre candele e il tavolo apparecchiato come mai l'avevo visto, sembrava una cartolina.

C'erano, in un vaso, cinque rose rosse. Allora chiamo mio marito: Vitjusha, dove ti sei nascosto? Ti vedo che sei nel balcone, torna dentro...avevo infatti notato che, dietro la tenda, c'era l'ombra di un uomo".

E' il momento fatale. Perchè quell'uomo non è Viktor bensì il suo migliore amico Serghei.

"Viktor non ci sarà. Te lo spiego dopo il perché. Adesso brindiamo".

Stupita, Tatiana si arrende alla situazione, tanto era stata avvertita dal marito di "non sorprendersi". E lei non si sorprese più di tanto: in fondo Serghei le era stato sempre simpatico, quindi accettò di buon grado che l'amico le servisse la cena. Dopo aver cenato, bevuto e chiacchierato, i due decidono di uscire e fare quattro passi in città. Serghei piglia una busta e ci infila la bottiglia di champagne.

Ad agosto, a quella latitudine, d'estate la notte fatica ad imporsi sul giorno e c'era ancora un po' di luce diurna per le strade. Tatiana comincia a pensare di vivere un sogno: "Mi avevano incantata le buone maniere di Serghei. Dentro di me mi dicevo: possibile che esistano ancora dei maschi così gentili, così sensibili, così a posto? Viktor era l'esatto contrario, non mi coccolava mai, non mi abbracciava in pubblico, né si prodigava come aveva fatto Serghei".

Ad un certo punto Serghei le dice:
"Fermiamoci qui, in questo parco. Beviamo lo champagne e poi ti dirò qual è la verità".
Tatiana ora ha paura. Pensa subito: chissà cosa ha combinato Viktor.

Serghei glielo spiega: "Ti ha perso giocando con me. Una notte con te, mi ha detto, prova pure. Mi ha dato le chiavi di casa". Fu allora che Tatiana capì quanto poco contasse veramente nella scala dei valori affettivi di suo marito.

Intanto, aveva scoperto che era un giocatore d'azzardo, che guadagnava più soldi di quanto le dicesse, e quello che riusciva a mettersi in tasca lo puntava al casinò. Prima veniva il poker, poi la roulette, infine gli amici. Lei era soltanto quella che gli faceva trovare la cena calda, gli lavava la biancheria, gli preparava il letto.

Fu in quel momento che guardò con occhi diverso il vecchio amico di famiglia. Serghei le confessò che l'amava da sempre e che quella sera non aveva affatto intenzione di portarsela a letto perchè l'aveva vinta con una fortunata mano di poker.

Tornarono in silenzio, a casa, quella notte. Né lei né lui volevano vedere Viktor, tantomeno parlarci. Tatiana fece in quattro e quattr'otto le valigie, e trovò ospitalità da un'amica.

Non rispondeva alle telefonate di Viktor. Non lo voleva più vedere. E non volle più uscire nemmeno con Serghei. Dopo qualche mese ebbe la forza di incontrare il marito per dirgli che tutto era finito, che voleva divorziare.

Viktor le sorrise, e basta: "Aveva un'espressione maliziosa". Le concesse il divorzio. Qualche giorno dopo, Tatiana riceve in ufficio un mazzo di fiori. Con un biglietto: "Spero", firmato Serghei. Tatiana non resiste, è lei che chiama Serghei. Il resto, è noto: tutto è finito bene, come nelle fiabe del Grande Nord, attorno al caminetto e una promessa:
"Voglio tre figli da te". 

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