ROMA
- Moana Pozzi, la pornostar più famosa d'Italia, era una spia del Kgb. A
portare avanti la tesi Eva Henger, collega e amica di Moana, che dal
salotto di Mistero spiega non solo che l'attrice non sarebbe morta il 15
settembre del 1994 a Lione, ma qualche giorno più tardi e a causa del
polio, ma che proprio lei, frequentatrice di politici e uomini d'affari,
avrebbe potuto essere al servizio dello spionaggio russo.
«È un
segreto che ho sempre tenuto per me e solo oggi che Riccardo non c'è più
voglio togliermi questo peso» - ha detto la vedova di Riccardo Schicci -
«So con certezza che quella che è stata rivelata non era la data della
morte di Moana. Lei due giorni prima telefonò e disse al Riccardo 'sto
molto meglio sono ingrassata 5 kg torno prestissimo e vorrei tornare al
lavoro perché per le cure ho speso tantissimo'. Poi al telegiornale
abbiamo appreso della sua morte ma Riccardo ha continuato a leggere il
giornale mentre io piangevo perché mi dispiaceva. Ho detto 'Riccardo ma
stai bene? Stai reagendo in modo che non è da te'. Non so per quale
motivo è stata falsificata la data di morte. Quando Riccardo mi ha fatto
capire che non era quella c'è stato un silenzio tra queste mura
sull'argomento, intoccabile. Riccardo era misterioso con tante
telefonate fatte in giardino».
Fonte: Leggo
C'era una volta un ape che era talmente ingorda che aveva
assaggiato almeno una volta il polline di tutte le margherite che c'erano nel
suo paese. Una mattina incontrò una margherita un po' più piccolina, messa in
disparte, come se non volesse farsi notare. L'ape le si avvicinò con calma e,
posandosi su di lei, assaggiò il suo nettare. Per la piccola margherita fu la
prima volta e presto si innamorò dell'ape che tornò a trovarla nei giorni
successivi perché attirato dal suo nettare. L'ape e la margherita si videro
ogni giorno e la margherita si innamorò sempre di più, tanto che un giorno si
confessò. L'ape, che aveva sentito da dei suoi amici che erano cresciute altre
margherite, l'abbandonò per assaggiare nuovo nettare. La margherita rimase così
male che appassì in pochi giorni. Madre natura, vedendo quella scena, rimase
disgustata dal comportamento dell'ape e la punì rendendo il nettare di tutte le
altre margherite disgustoso al suo palato. Per premio del grande e sincero
amore che invece provava la margherita per l'ape, madre natura la fece
rinascere sotto forma di rosa. Era la rosa più bella di tutto il paese. L'ape,
che non trovava più nessun nettare buono, provò a tornare dalla margherita,
capendo che come lei non ce n'erano. Capì anche di esserne innamorato, ma
quando tornò indietro, vide che la margherita si era trasformata in una rosa e
che quindi non avrebbe più potuto avere né il suo nettare né alcun contatto
fisico con lei. L'ape, disperata, smise di mangiare e di dormire, finché un
giorno decise di cercare madre natura, e quando la trovò le chiese di diventare
una spina di quella rosa, cosicché avesse potuto starle per sempre vicino.
Madre natura, ammaliata da quella grande dimostrazione d'amore, non ci pensò
due volte a trasformare l'ape in una spina della rosa. L'ape, ormai diventata
spina, non poté però più parlare e quindi dichiarare i suoi sentimenti alla
rosa, che non venne mai a sapere della dimostrazione d'amore che l'ape fece per
lei.
(S. Maro)
Morale: mai snobbare i sentimenti altrui .....quando ritornerai sui tuoi passi sarà troppo tardi e ti ritroverai da solo....
Sembra
avere del paranormale questa strana vicenda accaduta in Cina ma invece
si tratta di una storia vera. Un’anziana donna di 95 anni, Chen
Qingwang, è venuta a mancare due settimane fa in seguito ad un trauma
cranico per il quale era stata anche operata.
Sei
giorni dopo, la donna ha fatto prendere un bello spavento a tutti i
suoi parenti e vicini di casa. Chen Qingwang è infatti uscita dalla sua
bara sei giorni dopo la sua presunta morte, avvenuta nel villaggio di
Liulou, nella provincia cinese del Beiliu.
A
scoprire il suo corpo senza vita era stato l’uomo che ogni giorno le
portava la colazione a letto, il signor Qingwang. «Ho chiamato il suo
nome e provato a muoverla ma quando non ho visto nessuna reazione ho
controllato il respiro e mi sembrava morta».
Secondo
la tradizione cinese, i defunti vengono messi dentro la bara prima del
funerale, per permettere un ultimo saluto ad amici e parenti. Ma il
giorno primo della cerimonia il signor Qingwang ha trovato la bara
vuota, senza il cadavere al suo interno.
Ma
la sorpresa più grande è stato trovare la 95enne seduta su uno sgabello
in cucina, intenta a cucinare, davanti agli occhi sbigottiti e
terrorizzati di tutti. «Ho dormito così tanto e adesso volevo mangiare»,
queste sono state le sue prime parole.
Secondo
i medici si è trattato di un caso di morte apparente, dove battito e
respiro sono leggeri ma non inesistenti e il corpo resta caldo.