mercoledì 3 aprile 2013

BABY MAMMA A 9 ANNI, ARRESTATO IL PATRIGNO. IL TEST DEL DNA: "IL BIMBO È SUO"

CITTÀ DEL MESSICO - Una bambina messicana, ha dato alla luce il suo primo figlio. Oggi le autorità locali hanno arrestato il patrigno della giovane: contrariamente a quanto affermato dai familiari, che avevano accusato un inesistente fidanzato diciassettenne della ragazzina, il padre del neonato sarebbe proprio il patrigno che da anni abusava sessualmente della figliastra.
INCASTRATO DAL DNA La piccola Dafne, inoltre, avrebbe 12-13 anni, non 9 come dichiarato al momento del ricovero. Abundio Garcia è stato arrestato ieri dalla autorità dello stato di Jalisco (centro-ovest del paese) e accusato di violenza sessuale ai danni della minorenne, dopo che un test di Dna ha dimostrato che è lui il padre del bimbo nato a gennaio in un ospedale di Guadalajara, la capitale dello Stato. Tomas Coronado, il procuratore incaricato dell'inchiesta sul caso, ha confermato che tutti gli indizi dimostrano che Garcia «ha mantenuto rapporti sessuali con la piccola Dafne in più occasioni», e che la madre della bambina ignorava tutto delle violenze, mentre l'imputato afferma che si trattava di rapporti consensuali. In quanto all'età reale di Dafne, Coronado ha detto che in base a esami antropologici si è potuto stabilire che «la minorenne ha 13 anni, con un margine di errore di circa otto mesi», precisando che questi esami sono stati effettuati dopo che erano state scoperte «grosse irregolarità» nel certificato di nascita della bambina, che è stato registrato solo nel 2011.
 Fonte: Leggo

JULIA, 3 ANNI, SALVA GRAZIE AL SUO CAGNOLINO: "HA EVITATO IL CONGELAMENTO"

VARSAVIA - La piccola Julia è salva grazie al coraggio del suo cagnolino. La bambina polacca era scomparsa di casa durante la notte a soli 3 anni. I vigili del fuoco l'hanno ritrovata vicino ad alcune paludi in prossimità della sua abitazione la mattina seguente dopo che la piccola aveva passato la notte con temperatute polari. Ma a vegliare su di lei è sempre rimasto presente il suo fedele amico che l'ha tenuta in vita con il calore del suo corpo.
I genitori hanno dichiarato di aver visto la bambina giocare in giardino con il cane e pochi attimi dopo era scomparsa. Le ricerche sono state condotte da oltre 200 persone per tutta la notte e a -5 gradi in molti pensavano al peggio.
Ora Julia sta bene, è stata portata in ospedale per un principio di congelamento ma le sue condizioni non destano preoccupazione.

Fonte: Leggo

 

TRADIZIONE INDONESIANA: GLI SPOSI NON DEVONO ANDARE IN BAGNO PER TRE GIORNI DOPO IL MATRIMONIO



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Attorno ai matrimoni si catalizzano tradizioni e rituali di ogni tipo, ma quelli della comunità Tidong in Indonesia sono decisamente sorprendenti. Non tanto perché i matrimoni sono spesso rigorosamente combinati, al punto che a mettere l’anello al dito della sposa non è lo sposo ma la madre di lui. Lo sposo non può neppure vedere la faccia della sposa finché non le ha cantato una lunga serie di canzoni d’amore.

L’aspetto più curioso è che dopo la cerimonia di matrimonio, per tre giorni e tre notti agli sposi è impedito di andare in bagno. Parenti ed amici fanno da supervisori per garantire che questo precetto venga rispettato, e ovviamente agli sposi viene dato pochissimo da mangiare e da bere.

Andare in bagno prima di tre giorni porterebbe infatti sventure che passano dal divorzio, all’infertilità, alla cattiva salute dei figli.

La tradizione è venuta alla luce grazie ad un’iniziativa del Ministero della Cultura indonesiano, che vuole recuperare e tramandare tutte le tradizione delle molte comunità del Paese.


Autista trova borsa con 390.000 euro sul bus, la restituisce



http://iojuventino.net/wp-content/uploads/2012/04/valigia_soldi.jpegUn autista di Vienna ha avuto una grossa sorpresa quando è arrivato al capolinea: ha trovato una borsa appena dietro il suo sedile. Cose che capitano: “Pensavo che ci fosse la spesa, o delle medicine”. Ma quando ha aperto la borsa, ha trovato un mucchio di pacchetti di banconote da 500 euro.

Wolfgang R. stava facendo un controllo di routine sul veicolo quando ha trovato la borsa, che conteneva un totale di 390.000 euro. Una cifra che cambierebbe la vita a molti, ma l’uomo non si è lasciato cadere in tentazione e ha chiamato la polizia per consegnare il denaro agli agenti.

La polizia è riuscita a risalire al proprietario del denaro tramite una fascetta attorno ad un pacco di banconote che ha permesso di risalire ad una filiale bancaria. La proprietaria della grossa somma è risultata essere un’anziana signora, di cui non si sa però perché avesse prelevato quella grossa cifra, né come mai non avesse fatto denuncia dopo averla smarrita.

Non è stato neppure confermato se l’autista abbia ricevuto una ricompensa per la restituzione del denaro, anche se da parte nostra speriamo vivamente che sia così.

Fonte: notizie.delmondo.info

 

martedì 2 aprile 2013

IL MALTOLO SCONFIGGE IL TUMORE



http://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/2013/03/22/862753/images/1774220-laboratorio.jpgIl maltolo può sconfiggere le cellule tumorali. La sostanza si trova in malto, caffè, nella cicoria e cocco. Al momento è diventata l’oggetto di una ricerca completamente italiana, condotta avanti da due diversi gruppi dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, con a capo i Professori Mirco Fanelli e Vieri Fusi.
Lo studio sul maltolo ha trovato spazio tra le pagine del British Journal of Cancer e su quelle del Journal of Organic Chemistry. In breve, la ricerca vede nel maltolo la base capace di fondare nuove classi di molecole capaci di costringere al suicidio le cellule neoplastiche.
Il maltolo è una molecola sfruttata alcune volte a mò di additivo alimentare in virtù del suo aroma e delle sue proprietà antiossidanti. Tuttavia, una sua opportuna alterazione può garantire la realizzazione di nuove molecole antitumorali dalle proprietà utili.
Il Professor Fanelli ha dichiarato di aver modificato la molecola di maltolo e di aver scoperto così le sue interessanti proprietà di natura biologica. Tra queste vi è quella di stimolare micro cambiamenti nella cromatina dell’essere umano e dunque nel suo genoma. Il Professor Fusi gli fa eco dicendo che le molecole sintetizzate nel maltolo possono stimolare “un’alterazione al dna errato, ovvero a quello della cellula con il tumore. In questo caso la cellula ha due possibilità: può tentare di riparare il danno oppure, nel caso in cui non riesca nell’intento, avviarsi verso un vero e proprio suicidio”.

Fonte: Aciclico
 
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