giovedì 18 aprile 2013

La macchina fotografica che aggiunge alle foto… il fotografo



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È un esperienza abbastanza comune che quando si scatta una foto di gruppo si debba scegliere di “sacrificare” qualcuno per fare la fotografia, rinunciando così ad essere presente nella foto.
Per superare questo fastidioso problema, il designer Ji Lin ha ideato un concept di macchina fotografica in grado di aggiungere il volto del fotografo nelle foto scattate.
L’idea è abbastanza semplice: la macchina è dotata anche di un obiettivo posteriore (un po’ come molti smartphone moderni) e quando si scatta vengono riprese due foto, quella “normale” e quella ripresa tramite l’obiettivo posteriore, che riprende il fotografo. Questa seconda fotografia viene poi sovraimpressa su quella principale.


martedì 16 aprile 2013

BOSTON, IL VIDEO CHOC DELL'ESPLOSIONE. UN ATLETA ITALIANO: "HO VISTO LA MORTE"

Boston, esplosione alla fine della maratonaBOSTON - Sono drammatiche le immagini delle bombe esplose alla maratona di Boston riprese in diretta, da due angolazioni diverse, dalla tv Nbc e dal servizio video Boston Globe, prima del fumo, delle grida, del fuggi-fuggi generale. In entrambi i filmati si vede l'arrivo della maratona, lungo l'ultimo miglio, quando oltre le transenne, sul marciapiede sinistro della centralissima Boylston Street, ecco levarsi la fiammata e il fumo della prima deflagrazioni, dietro a una fila di bandiere di tutti i Paesi.
Gli atleti continuano inizialmente a correre imperterriti, alcuni alzano le braccia in segno di trionfo per aver concluso la gara e per alcuni secondi sembrano non rendersi conto di quanto accaduto alle loro spalle e alcuni non si girano neanche. Ma all'improvviso un atleta cade a terra, vicino alle transenne, evidentemente colpito da schegge. Poi si vedono oggetti che vengono proiettati in aria e ripiombano sull'asfalto. Subito dopo riecheggiano le prime urla e pochi secondi più tardi è la volta del secondo boato, più sordo e distante, mentre si vede una colonna di fumo alzarsi lungo lo stesso marciapiede, poche decine di metri più in là.
A qual punto anche gli atleti di spalle si girano e tutti cominciano a scappare, ma fra le persone non si crea una calca. Le grida della folla sono forsennate, partono gli allarmi delle auto. «Oh my God, there's been an attack, there's been an attack!» (Mio Dio, c'è stato un attentato), dice il telecronista in diretta. In pochi istanti l'intera scena è invasa dal fumo. «C'è stata improvvisamente un'esplosione, uscita dal nulla. Ci sono molti feriti. Ho visto corpi mutilati, ho visto sangue dappertutto»: è una testimonianza postata stasera sul live blog della Cnn. Il testimone, che è un producer del Boston Globe, Steve Silva, aggiunge: «Qualcuno ha perso una gamba. La gente urla, c'è confusione». Le voci della paura hanno fatto breccia nel web.

GUARDA IL VIDEO

UN ITALIANO: "HO VISTO LA MORTE" «Ho sentito un rumore enorme, la festa si è trasformata in terrore e non ho più pensato a finire la gara». Paolo Rossi, 48enne pistoiese, ha visto il traguardo della maratone di Boston e poi la morte in faccia: fortunatamente ha mancato entrambi. «Ma della corsa ovviamente non m'importa, sono ore che piango», racconta all'Ansa.
Rossi fa parte di un gruppo di italiani accompagnati alla maratona dal preparatore atletico Fulvio Massini (dell'Agenzia 'Born two run'). «Eravamo una sessantina - spiega il 48enne maratoneta toscano - e per quel che risulta a me stiamo tutti bene. Quanto agli italiani arrivati a Boston con altre agenzie, non ho elementi per dire niente di certo. Di sicuro restano il terrore e la tristezza che ho provato: era vicinissimo il traguardo e questi assassini hanno trasformato una festa in una tragedia. È scoppiato il caos».
«Mia figlia, che aveva scavalcato una balaustra per correre al mio fianco gli ultimi metri, ha cominciato a piangere a dirotto, ci ha raggiunto di corsa mia moglie. Tra le lacrime, non riuscivamo nemmeno a parlare. Incredibile. I soccorsi sono scattati subito - aggiunge Rossi - e hanno isolato l'area dell'attentato. Così siamo tornati subito in albergo, dove ci troviamo ora, in attesa di notizie definitive su quello che è successo».

UN'ITALIANA: "SONO MIRACOLATA" Ha finito la gara prima delle bombe ma adesso è barricata in albergo e non vede l'ora di scappare: così all'ANSA Maria Vittoria Togni, bresciana e una dei 227 italiani iscritti alla maratona di Boston. «Sono arrivata in 3 ore 45 minuti, dunque prima delle bombe, ho raccattato le mie cose e me ne sono andata. Non ho visto nulla, ma una mia amica stava facendo il suo miglior tempo ed è arrivata a 500 metri dalla fine quando la polizia l'ha bloccata, e lei implorava, fatemi passare. Non glielo hanno permesso ne ora si sente una miracolata», ha detto la Togni.
Anche Maria Vittoria si sente miracolata: sarebbe dovuta partire con il secondo scaglione e in quel caso «sarei finita proprio in mezzo alla tragedia». Ora i maratoneti italiani, e tuti gli altri venuti da fuori Boston per partecipare alla storica gara sono barricati negli hotel: «Non possiamo neanche uscire a comprare da mangiare», ha detto la Togni: «Non vedo l'ora di andarmene da qui».
Fonte: Leggo

SARA TOMMASI SCRIVE AL PAPA SU TWITTER: "SPARGI LA VOCE SUL MIO PORNO" -GUARDA


Il tweet di Sara Tommasi
 



ROMA - In tempi di crisi c'è chi farebbe di tutto per avere un po' di pubblicità. Sara Tommasi, per esempio, sta cercando di promuovere il suo nuovo film e ha pensato che rivolgersi al Papa potesse aiutarla ad accendere i riflettori su di sé. Peccato che la pellicola di cui parla la showgirl sia un porno e che chiedere al pontefice di promuoverla sia quantomeno strano. La segnalazione arriva dalla giornalista Selvaggia Lucarelli che su Facebook riporta l'incredibile messaggio scritto da Sara Tommasi su Twitter al Papa: "Ciao, a breve uscirà il mio nuovo porno. Aiutami a spargere la voce, sarà un successo. 
Fonte: Leggo
 
 
 

DIVORZIO PERCHÉ LEI FA TROPPO SHOPPING. GIUDICE DÀ RAGIONE AL MARITO DISPERATO

ROMA - Il troppo shopping è costato la fine di un matrimonio. É accaduto ad una coppia romana nel caso in cui il giudice ha dato ragione al marito e ha dichiarato i coniugi separati con addebito alla moglie,a causa dell'eccessivo shopping. La donna percepiva, infatti, da 3 anni un assegno di mantenimento previsto anche per i figli, ma da alcuni controlli è stato provato che spendesse tutti i soldi per motivi personali.
La coppia era andata in crisi a causa delle eccessive spese per abbigliamento e cosmetici della moglie che costringevano il marito a dover provvedere da solo alle spese per la casa e per i figli.
Secondo la sentenza: «Nell’estratto conto della signora, dal 2006 al 2009, risultano in modo quasi giornaliero spese per articoli di profumeria o di abbigliamento, o verosimilmente legate alle esigenze di una donna e non risultano affatto esborsi (ad esempio supermercato) legati alle esigenze di mantenimento della famiglia e di due figli».

PIPPI CALZELUNGHE ARRESTATA: L'ATTRICE ACCUSATA DI AGGRESSIONE AL COINQUILINO

Tami Erin
LOS ANGELES - Pippi Calzelunghe è nei guai. L'attrice Tami Erin, interprete della simpatica canaglia dai capelli rossi nel film del 1988 "Le nuove avventure di Pippi Calzelunghe", è stata arrestata per aver aggredito il suo coinquilino, lo scorso giovedì. Il sito web TMZ racconta che l'attrice è stata fermata in seguito alla segnalazione di un vicino, allarmato dalle grida di aiuto provenienti dalla casa a Walnut Creek, cittadina nella California del nord.
Tutto sarebbe iniziato da una banale discussione. All'improvviso i toni si sono alzati e il diverbio è sfociato in un'aggressione. A quel punto sarebbe accorso un vicino, rimasto poi a controllare la situazione fino all'arrivo della polizia. Dopo aver passato la notte in stato di fermo, l'attrice è stata rilasciata su custodia il mattino seguente. Tami Erin, 38 anni, è nota a livello mondiale per aver prestato il volto al personaggio per bambini Pippi Calzelunghe nel film del 1988 "Le nuove avventure di Pippi Calzelunghe". Una bambina prodigio che però non è riuscita a gestire il successo e a far decollare la sua carriera.
Fonte: Leggo



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