Numerosi sono stati i tentativi
di tassare le sigarette elettroniche, senza esito positivo. Almeno finora.
A spingere per una concreta tassazione delle sigarette elettroniche è proprio lo Stato: la vendita delle sigarette elettroniche raddoppia e i guadagni del Monopolio legati alle sigarette classiche stanno crollando, tanto che si prevede che nel 2013 incasserà la bellezza di 700 milioni di euro in meno.
Uno dei problemi più grandi da risolvere è la definizione di 'sigaretta elettronica'. Fa male alla salute? È un'alternativa al fumo? È un dispositivo medico?
I quesiti non sono formulati a caso. Se è da considerarsi come un 'prodotto da fumo', si dovranno applicare le regole legate alle 'sigarette classiche dovranno essere vendute esclusivamente in tabaccheria.
Se dobbiamo considerare le sigarette elettroniche come un prodotto medico, allora dovranno essere vendute esclusivamente nelle farmacie.
Alcuni preferirebbero applicare un'imposta di consumo, invece dell'accisa: soluzione gradita ai produttori e rivenditori. Altri, tra cui le multinazionali del tabacco, vorrebbero tassare gli 'atomizzatori', cioè i filtri delle sigarette elettroniche. Le ipotesi comunque, produrrebbero un guadagno misero nelle casse dello Stato. Intanto, mentre si decide quale tipologia di tassa applicare, i fumatori di sigarette elettroniche stanno facendo scorte di nei negozi.
A spingere per una concreta tassazione delle sigarette elettroniche è proprio lo Stato: la vendita delle sigarette elettroniche raddoppia e i guadagni del Monopolio legati alle sigarette classiche stanno crollando, tanto che si prevede che nel 2013 incasserà la bellezza di 700 milioni di euro in meno.
Uno dei problemi più grandi da risolvere è la definizione di 'sigaretta elettronica'. Fa male alla salute? È un'alternativa al fumo? È un dispositivo medico?
I quesiti non sono formulati a caso. Se è da considerarsi come un 'prodotto da fumo', si dovranno applicare le regole legate alle 'sigarette classiche dovranno essere vendute esclusivamente in tabaccheria.
Se dobbiamo considerare le sigarette elettroniche come un prodotto medico, allora dovranno essere vendute esclusivamente nelle farmacie.
Alcuni preferirebbero applicare un'imposta di consumo, invece dell'accisa: soluzione gradita ai produttori e rivenditori. Altri, tra cui le multinazionali del tabacco, vorrebbero tassare gli 'atomizzatori', cioè i filtri delle sigarette elettroniche. Le ipotesi comunque, produrrebbero un guadagno misero nelle casse dello Stato. Intanto, mentre si decide quale tipologia di tassa applicare, i fumatori di sigarette elettroniche stanno facendo scorte di nei negozi.