giovedì 30 maggio 2013

DONNA AFFETTA DA SINDROME DI TURNER PARTORISCE DOPO TRAPIANTO OVAIE DELLA SORELLA GEMELLA

È stato realizzato in Francia, e per la prima volta in Europa, un trapianto di ovaie tra gemelle, attraverso il quale una donna ha potuto mettere alla luce una bimba.

La particolare operazione è stata realizzata in un ospedale nei pressi di Parigi dal dottor Jacques Donnez, un ginecologo proveniente da Bruxelles (Belgio).
Nella fattispecie, si è trattato di un innesto di tessuto ovarico, prelevato da una donna e impiantato nella sua sorella gemella.
Entrambe le donne (la “donatrice” e la paziente) erano infatti affette dalla “sindrome di Turner”, una particolare patologia genetica che colpisce il genere femminile, e che in molti casi può provocare l’infertilità nel soggetto colpito.

La sorella che ha “donato” il proprio tessuto era una “portatrice sana” della malattia in questione, e per questo, durante la sua vita, è riuscita a partorire per ben due volte.
Discorso diverso, invece, per la giovane paziente cui sono state impiantate le ovaie (attraverso una piccola incisione addominale): quest’ultima era infatti affetta dalla sindrome, e pertanto non fertile.
Grazie all’eccezionale intervento cui è stata sottoposta, la donna è riuscita a rimanere incinta in maniera del tutto naturale mettendo al mondo una bambina, che attualmente gode di ottima salute (così come sua madre).
La neonata, inoltre, a differenza della mamma e della zia, non sarebbe affetta dalla sindrome di Turner.

AIGO, IL CANE "MAMMO" DEL MICIO. I DUE CERCANO CASA




L'amore che va oltre la natura. Aigo, un dogue de boredeux, è ormai diventato il "mammo" di un gattino. I due, inseparabili, stanno cercando un nuovo padrone che li adotti insieme per evitare di essere separati. Il piccolo felino sembra convinto di essere un cane e il suo gigantesco genitore lo protegge e lo coccola. L'attuale proprietaria di Aigo si deve trasferire in Brasile per lavoro, una scelta difficile la sua, soprattutto perché deve abbandonare i suoi adorati animali. 

RIMEDIO NATURALE CONTRO IL MAL DI TESTA: CAFFÈ E LIMONE



Molte persone soffrono di attacchi di mal di testa durante i quali risulta pressoché impossibile riuscire a svolgere qualsiasi tipo di attività, soprattutto quelle che richiedono sforzi mentali.
Per cercare di alleviare il dolore esistono in commercio numerosi prodotti e medicinali specifici.
Per tutti coloro che invece desiderano optare per un rimedio naturale fatto in casa, si può provare con il caffè.
In caso di mal di testa è possibile prepararsi una tazzina di caffè (con la moka o con la macchina per espresso).
L’importante è che il caffè venga assunto amaro, senza aggiunta di zucchero.
In alcuni casi è possibile aggiungere anche qualche goccia di succo di limone.

IL LIMONE COME RIMEDIO NATURALE PER SBIANCARE I DENTI



http://blog.giallozafferano.it/lacucinadiannama/wp-content/uploads/2012/09/limone.jpg
Spesso, dopo aver bevuto del vino rosso, capita di ritrovarsi con i denti macchiati. Ciò non avviene soltanto con questa bevanda, ma anche con altre, fra le quali spiccano il tè e il caffè.
Più in generale, l’insorgenza di tale fenomeno può capitare con qualsiasi alimento che contenga elementi coloranti, oppure a causa del fumo.
Per cercare di ovviare a ciò esistono diversi tipi di rimedi soprattutto a livello di dentifrici e strisce sbiancanti. In assenza di questi ultimi, a casa, è possibile ovviare attraverso l’utilizzo di un limone. Strofinare la parte bianca della buccia di tale agrume sui denti ha una sorta di “effetto gomma”, e riesce a cancellare tali macchie.
Unico accorgimento al riguardo è il non effettuare tale tipo di trattamento in maniera continuativa (o dilazionata nell’arco di pochi giorni): l’acido presente nel limone può infatti, a lungo andare, danneggiare lo smalto.

MIRACOLO IN TEXAS: PARTORISCE UNA BIMBA DURANTE UN INFARTO, POI RIPRENDE CONOSCENZA

Un miracolo della vita successo in Texas. É la storia di Enrica Nigrelli ,insegnante di inglese che alla settimana ha vissuto un'esperienza a dir poco fuori dal comune. Mette al mondo la sua bambina in arresto cardiaco.
La donna soffriva, a sua insaputa, di una malattia genetica che si chiama cardiomiopatia ipertrofica, patologia del miocardio caratterizzata da ispessimento delle pareti cardiache. La donna alla trentaseiesima settimana ha un arresto cardiaco e viene portata d'urgenza all'ospedale dove i medici stabiliscono che la donna avrebbe dovuto immediatamente partorire.
Viene interrotta ogni forma di rianimazione e praticato un cesareo d'urgenza, in quei pochi minuti nasce la piccola Elayna, riprende la rianimazione della madre e pochi attimi dopo il cuore di Enrica torna a battere.
Si tratta di una specie di parto post mortem in cui però a non funzionare era solo il cuore della madre, mentre le funzioni cerebrali erano perfette.

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