mercoledì 7 agosto 2013

È SOLO UN CANE DICI?... da leggere!!



Ti aspetta a qualsiasi ora
Se sei triste
resta al tuo fianco e ti conforta

È  felice di vederti
ogni momento e in ogni luogo
Ti guarda negli occhi
e sa dirti tante cose
pur non sapendo parlare
e se sapesse farlo,
ti direbbe solo parole d'amore.
Protegge te, i tuoi cari
e sarebbe disposto
a dare la vita per questo.
Non ti chiede niente,
gli basta una carezza
per sentirsi unico.
Quanti esseri viventi
sarebbero disposti a offrirti questo?
Non è 'solo un cane',
è un angelo custode 
e non va maltrattato.


martedì 6 agosto 2013

Un bimbo chiede alla mamma: "Perché piangi?"….. da leggere!!




Un bambino chiede alla mamma: "Perché piangi?"
"Perché sono una donna" gli risponde.
"Non capisco" dice il bambino.
La mamma lo stringe a sé e gli dice:
"non potrai mai capire...
" Più tardi il bambino chiede al papà:
"Perché la mamma piange?"
"Tutte le donne piangono senza ragione"...
fu tutto quello che il papà seppe dirgli.....
Diventato adulto....
il bambino chiese a Dio: "Signore....
perché le donne piangono così facilmente?"
E Dio rispose: "Quando l'ho creata....
la donna doveva essere speciale....
Le ho dato spalle abbastanza forti per
portare i pesi del mondo...
e abbastanza morbide per renderle confortevoli.....
Le ho dato la forza di donare la vita....
quella di accettare le umiliazioni che spesso vengono proprio da coloro che invece dovrebbero amarla di piu'......
Le ho dato la forza per permetterle di continuare ....
quando tutti gli altri la abbandonano.....
Quella di farsi carico della sua famiglia ....
senza pensare alla malattia e alla fatica......
Le ho dato la forza di amare i suoi beni di un amore incondizionato.....
Anche quando essi la feriscono duramente......
Le ho dato la forza di sopportare gli amici nelle loro debolezze.....
E di stare al loro fianco senza cedere......
Le ho dato lacrime da versare quando ne sente il bisogno.....
Vedi figlio mio....
la bellezza di una donna non è sempre nei vestiti che indossa....
nel suo viso.... o nella sua capigliatura....
La bellezza di una donna risiede nei suoi occhi....
È la porta d'entrata del suo cuore.....
la porta dove risiede l'amore.....
Ed è spesso con le lacrime che vedi passare il suo cuore"...

UN’IMMAGINE SCONVOLGENTE E COMMOVENTE: “ In cerca di un abbraccio”



Questa bambina
ha perso la mamma
a causa della guerra
e ora vive in un orfanotrofio.
Nel cortile della casa ha disegnato
la sagoma della sua mamma
e ci si è raggomitolata sopra.
Appoggia le scarpette
in prossimità della sagoma,
si stende sopra il suo disegno
e cerca per terra
gli abbracci della mamma
che non c’è più.
Volge la testa in basso,
ha bisogno di calore e amore,
ma si rannicchia soltanto su se stessa. 


Un’immagine sconvolgente e commovente che ha fatto il giro della rete, è l’immagine dei sentimenti e dei diritti calpestati dei bambini.

 

venerdì 2 agosto 2013

IL MIRACOLO DELLA PICCOLA YASMIN/ Morta alla nascita, lasciata sull’ altare della chiesa, è rinata



Non si può far altro che parlare di miracolo: la piccola Yasmin Gomes, dichiarata morta alla nascita, è "resuscitata" tre ore dopo il parto ai piedi dell'altare della cappella dell'ospedale di Londrina, in Brasile. Per lei non c'era più nulla da fare, avevano sentenziato i medici. L'infermiera, però, non se l'è sentita di portare il bebè in obitorio e ha deciso di lasciarlo in chiesa.
Quando la nonna si è recata nella cappella insieme agli addetti delle pompe funebri per prendere il corpicino è successo il miracolo. La piccola ha incominciato a scalciare e a piangere. "E' viva", ha urlato di gioia la donna. "All'inizio - ha raccontato - non riuscivamo a crederci, non potevamo pensare che potesse accadere una cosa del genere. Poi abbiamo visto che Yasmin respirava. È stato un miracolo".

I genitori di Yasmin - Cleverson Carlos Gomes, 26 anni, e Jenifer Gomes da Silva, 22 anni - sono passati dalla disperazione totale alla felicità più pura. Le condizioni di Yasmin sono comunque gravi: resta ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale pediatrico Sacra Famiglia di Londrina. La sua famiglia le rimane accanto, fisicamente e spiritualmente. Non smette di pregare e soprattutto di sperare.

UN MEDICO SPIEGA: COME RIPORTARE IN VITA I MORTI



Non stiamo parlando degli esperimenti del dottor Frankestein, ma di qualcosa che, scientificamente e medicalmente, può ridurre il numero delle morti con una maggior attenzione ai malati. Si tratta di quella scienza che presta attenzione e studi accurati sulle cosiddette "morti cliniche", quei casi, e non sono certo poche, in cui il cuore di un paziente si ferma e viene dichiarato appunto clinicamente morto. A volte succede che si tratti di una morte temporanea, di pochi secondi, anche se in tali casi si registrano danni cerebrali spesso definitivi. Per il dottor Parnia si tratta di aumentare le conoscenze mediche relative ai trattamenti cardiaci.
Parnia nel suo libro si spinge a terrorizzare che sia possibile riportare in vita pazienti morti anche da diverse ore: vere e proprie resurrezioni verrebbe da dire. Parnia sostiene che già oggi grazie ai progressi della medicina è possibile riportare in vita persone morte anche da due ore. Grazie a speciali medicinali da iniettare nel corpo del paziente, spiega, si potranno bloccare i processi di deterioramento del cervello e degli altri organi. Tra vent'anni, dice ancora, sarà forse possibile riportare in vita persone dichiarate morte da dodici, anche ventiquattro ore. Potete chiamarla resurrezione, scherza, ma io la definisco scienza della resuscitazione. Davanti alle cifre che parlano di scarsi risultati in questo campo, con un livello di successo molto basso, Parnia ammette che è vero ma dice essere colpa dei medici stessi. In molto ospedali il livello di resurrezioni ottenute dopo un arresto cardiaco è pari allo zero, in alcuni casi si arriva al 18%, cifre simili al Regno Unito e alla Germania. Sostiene orgogliosamente che nel centro medico dove lavora lui quando era arrivato il livello dei salvataggi era pari al 21%, oggi si è invece al 33%.
Questo perché, spiega, anche se il tempo che usualmente si impiega per mantenere in vita un paziente sia di 40 minuti, quasi tutti i dottori si fermano dopo venti minuti di tentativi. Il motivo? Si crede che dopo quel lasso di tempo il cervello venga irrimediabilmente danneggiato. La scienza medica ha infatti sempre detto che dopo tre o cinque minuti da quando il cuore si ferma, la mancanza di ossigeno provoca danni irreparabili al cervello: per il dottor Parnia non è così. Sono ricerche che si fermano agli anni 60, dice: oggi, sempre che venga fatto un trattamento di tipo corretto, il cervello può mantenersi funzionante per ore. Insomma, si tratta di creare una nuova categoria di medici e approfondire scientificamente le possibilità e forse davvero si potranno salvare persone clinicamente morte anche da giorni. Cancellare la morte? Per il dottor Parnia si tratta semplicemente di cambiare il modo di concepire la morte come oggi la intendiamo.

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