L’AIFA (l’Agenzia Italiana del Farmaco) ha ritirato dal
commercio diversi farmaci, che consiglia, qualora già si avessero a casa, di
non assumere.
In particolare, ha stabilito che il Plasil gocce (PLASIL 4mg/ml gocce orali
soluzione flacone 20 ml – AIC 020766034 della ditta Sanofi Aventis SpA) può far più male che bene, infatti a quanto
pare, il principio attivo “metoclopramide”, usato spesso per casi di vomito,
diarrea, spasmi intestinali, nausea e vari intossicazioni alimentari, in forma
liquida non è assolutamente consigliabile.
Il ritiro è stato disposto a seguito della valutazione del Comitato per i
medicinali per uso umano – CHMP, il quale ha concluso che il rapporto
rischio/beneficio dei prodotti contenenti “metoclopramide” non è favorevole per
le formulazioni liquide orali con concentrazione superiore a 1mg/ml).
CARATTERISTICHE DEL FARMACO:
Il Plasil (metoclopramide) è un farmaco antiemetico (che cioè inibisce il
riflesso del vomito) e gastroprocinetico, in quanto stimola e coordina la
motilità del tratto superiore dell'apparato digerente. In particolare favorisce
lo svuotamento dello stomaco e diminuisce il reflusso dal duodeno nello stomaco
e nell'esofago. È comunemente utilizzato dai clinici per trattare il vomito e
la nausea , anche quella causata dalla chemioterapia, e quella che si verifica
a seguito di interventi chirurgici, per facilitare lo svuotamento gastrico in
pazienti con gastroparesi (scarso svuotamento dello stomaco) , e come
trattamento per la stasi gastrica spesso associato con l'emicrania e nella
malattia da reflusso gastroesofageo.
EFFETTI COLLATERALI
ED INDESIDERATI DEL METOCLOPRAMIDE:
Le reazioni avverse più comunemente associate alla
terapia con metoclopramide comprendono irrequietezza, sonnolenza, vertigini,
stanchezza, e la distonia focale. Meno frequentemente si possono registrare i
seguenti effetti indesiderati: ipertensione arteriosa, ipotensione,
iperprolattinemia che può condurre a galattorrea, costipazione, depressione, mal
di testa, ed effetti extrapiramidali tra cui le crisi oculogire. Molto più rare
sono alcune gravi reazioni avverse associate alla terapia con metoclopramide: agranulocitosi,
tachicardia sopraventricolare, iperaldosteronismo, sindrome neurolettica
maligna, acatisia e discinesia tardiva. Nel caso si verificassero questi
effetti collaterali gravi è necessario procedere alla sospensione del
trattamento. In uno studio sperimentale è stato evidenziato che la comparsa di
aldosteronismo viene significativamente attenuata se la somministrazione di
metoclopramide è preceduta da quella di neostigmina.
Nei pazienti diabetici in trattamento con insulina, l'effetto procinetico di
metoclopramide sul transito intestinale postprandiale può comportare una
modificazione dei valori di glicemia, in particolare nel senso iperglicemico, e
richiedere quindi un aggiustamento del dosaggio di insulina. Sempre nei
soggetti diabetici si deve tenere presente che l’impiego di metoclopramide per
il trattamento della gastroparesi diabetica può indurre, nel caso di terapia a
lungo termine, una tolleranza agli effetti procinetici. In questo caso il
farmaco dovrà essere sostituito con domperidone o cisapride.