Nella regione dei consiglieri che si sono fatti rimborsare anche i gratta e vinci e i lecca lecca, tra consiglieri ed ex consiglieri della Lega e del Pdl ci sono altri 37 indagati con l’accusa di peculato.
Ventidue del Pdl e quindici della Lega Nord, quindi, e tra questi Rpsy Mauro e Renzo Bossi. L’indagine riguarda spese sospette e rimborsi illeciti tra il 2008 e il 2012.
Dalla maggioranza si critica il fatto che non ci sono indagati dell’opposizione. Come dire, era un sistema e tutti facevano lo stesso. Tutti si facevano rimborsare di tutto. Del tipo tutti colpevoli, nessuno colpevole.
Il capogruppo del Pdl in Regione Lombardia Paolo Valentini ha Affermato: “Leggo che il numero dei consiglieri indagati sale a 62. Colleghi dell’opposizione, il destino mi sembra ormai ineludibile: chiunque abbia richiesto anche solo un euro di rimborso in Regione Lombardia negli ultimi 5 anni, verrà indagato. Rinnovo pertanto l’invito a rispettare la “par condicio” e a rendere pubblici, prima delle elezioni, gli scontrini che vi riguardano e non soltanto i dati aggregati e anonimi che troviamo sui vostri siti”. Formigoni invece ha detto: “cosa aspettino i compagni dell’opposizione a fare un gesto di minima responsabilità, cosa aspettino ad autodenunciarsi. A chi pensano di raccontare che i loro scontrini sono diversi da quelli della maggioranza?”.
Fonte: http://www.aciclico.com/Ventidue del Pdl e quindici della Lega Nord, quindi, e tra questi Rpsy Mauro e Renzo Bossi. L’indagine riguarda spese sospette e rimborsi illeciti tra il 2008 e il 2012.
Dalla maggioranza si critica il fatto che non ci sono indagati dell’opposizione. Come dire, era un sistema e tutti facevano lo stesso. Tutti si facevano rimborsare di tutto. Del tipo tutti colpevoli, nessuno colpevole.
Il capogruppo del Pdl in Regione Lombardia Paolo Valentini ha Affermato: “Leggo che il numero dei consiglieri indagati sale a 62. Colleghi dell’opposizione, il destino mi sembra ormai ineludibile: chiunque abbia richiesto anche solo un euro di rimborso in Regione Lombardia negli ultimi 5 anni, verrà indagato. Rinnovo pertanto l’invito a rispettare la “par condicio” e a rendere pubblici, prima delle elezioni, gli scontrini che vi riguardano e non soltanto i dati aggregati e anonimi che troviamo sui vostri siti”. Formigoni invece ha detto: “cosa aspettino i compagni dell’opposizione a fare un gesto di minima responsabilità, cosa aspettino ad autodenunciarsi. A chi pensano di raccontare che i loro scontrini sono diversi da quelli della maggioranza?”.