Secondo una recente indagine condotta dalla Cochrane Library gli sms sono un valido aiuto per smettere di fumare, poiché le persone che ricevono messaggi e consigli tramite cellulare hanno più probabilità di stare lontano dalle sigarette per almeno sei mesi.
Quindi se siete convinti che i cerotti non aiutano a smettere di fumare o se avete tentato di smettere di fumare con la sigaretta elettronica ma senza ottenere grandi risultati, potete provare con questa innovativa terapia.
I ricercatori sono infatti convinti che le terapie che prevedono l’uso degli sms possano raddoppiare, nel lungo periodo, la probabilità di smettere di fumare.
La loro convinzione è supportata dal fatto di aver analizzato i risultati di 5 studi che hanno coinvolto più di 9mila persone. Gli aspiranti non fumatori coinvolti i questi studi ricevevano diverse volte al giorno via cellulare messaggi motivazionali e consigli per smetter di fumare, nonché inviti a partecipare ad azioni interattive come sondaggi e votazioni. I componenti dei cosiddetti “gruppi di controllo” invece ricevevano le stesse comunicazioni molto più sporadicamente, e a distanza di sei mesi, nel primo gruppo è stato riscontrato un più alto tasso di abbandono del fumo.
L’uso della telefonia mobile nei programmi di assistenza sanitaria antifumo avrebbe inoltre il vantaggio di avere un costo ridotto e di essere comunque compresa all’interno di dinamiche di gruppo, a volte indispensabili per liberarsi dal dipendenza dal fumo, poiché gli sms come le sigarette sono una pratica che contempla viralità e condivisione.
Quindi se siete convinti che i cerotti non aiutano a smettere di fumare o se avete tentato di smettere di fumare con la sigaretta elettronica ma senza ottenere grandi risultati, potete provare con questa innovativa terapia.
I ricercatori sono infatti convinti che le terapie che prevedono l’uso degli sms possano raddoppiare, nel lungo periodo, la probabilità di smettere di fumare.
La loro convinzione è supportata dal fatto di aver analizzato i risultati di 5 studi che hanno coinvolto più di 9mila persone. Gli aspiranti non fumatori coinvolti i questi studi ricevevano diverse volte al giorno via cellulare messaggi motivazionali e consigli per smetter di fumare, nonché inviti a partecipare ad azioni interattive come sondaggi e votazioni. I componenti dei cosiddetti “gruppi di controllo” invece ricevevano le stesse comunicazioni molto più sporadicamente, e a distanza di sei mesi, nel primo gruppo è stato riscontrato un più alto tasso di abbandono del fumo.
L’uso della telefonia mobile nei programmi di assistenza sanitaria antifumo avrebbe inoltre il vantaggio di avere un costo ridotto e di essere comunque compresa all’interno di dinamiche di gruppo, a volte indispensabili per liberarsi dal dipendenza dal fumo, poiché gli sms come le sigarette sono una pratica che contempla viralità e condivisione.
Fonte: http://www.aciclico.com/