Allarme nel mondo delle fanpage: l'amministratore è
responsabile dei commenti di terzi, in via civile e penale.
Poche settimane fa una sentenza
emessa dal Tribunale di Roma ha lanciato l'allarme in in tutto il web. Un
blogger è stato condannato a un risarcimento di 20.000 euro di risarcimento a
causa dei commenti offensivi presenti nelle sue pagine Facebook, pubblicati da
terzi anonimi, ovvero i fan.
Colui che pubblica i contenuti sarebbe dunque tutelato, il gestore della pagina
no. Chi ha la disponibilità di un sito, blog o spazio su un social, diviene
responsabile di qualsiasi frase ingiuriosa o ritenuta tale, scritta da altri
soggetti, anche se anonimi.
Il gestore di una pagina
Facebook, in altre parole, diviene una sorta di parafulmine, sia in via civile
che in quella penale.
Come in qualsiasi altro ambito,
una sentenza orientata verso una tale condanna, apre la porta ad una
conseguente perseguibilità degli amministratori di blog e pagine Facebook che
dovranno guardarsi le spalle dagli interventi quotidiani dei fan.
In questo clima di allarmismo, il
gestore dovrebbe calarsi nei panni di censore e vigilante h24, alla stregua di
un pompiere pronto a gettare acqua sul ogni principio di focolaio di
discussione. Ma qui non ci sono eroi o vite da salvare. C'è solo una vittima:
la libertà.
Scritto da Luca Di Gregorio
Fonte: ILNUMEROZERO.COM