Una rivista scientifica ha recentemente confermato che lavorare con un
computer appoggiato sulle gambe in collegamento wi-fi può mettere a rischio la
possibilità di diventare futuri papà
L’allarme è stato lanciato dalla
rivista Fertility and Sterility dopo uno studio condotto sia negli Stati Uniti
sia in Argentina, dove i riflettori sono stati puntati sulle radiazioni che
vengono quotidianamente emesse dalle reti senza fili.
Nello studio sono stati presi in
considerazione ben 29 uomini di fascia età c0mpresa tra i 26 e i 45 anni ai
quali è stato prelevato dello sperma che poi è stato esposto per circa 4 ore a
delle radiazioni wi-fi.
Alla fine dell’esperimento il 25
per cento dello sperma esposto al wi-fi aveva smesso di muoversi mentre il nove
per cento aveva mostrato danni al Dna. In confronto solo il 14 per cento dei
campioni tenuti lontani dal wi-fi aveva perso mobilità mentre i danni al Dna
avevano riguardato solo il tre per cento dei campioni. Un test separato che ha
preso in esame un laptop connesso a internet via cavo ha prodotto danni irrilevanti
allo sperma.
La connessione wi-fi è ora
nuovamente sotto discussione.
Una prudenza altamente
giustificata secondo altri ricercatori: Allan Pacey, un esperto citato dalla
Bbc, ha osservato che lo sperma usato nei campioni di laboratorio ȏ diverso da
quello nel corpo prima dell’eiaculazione che a sua volta è protetto da altre
cellule, tessuti e fluidi dell’organismo«. Secondo Pacey »è troppo presto per
stabilire con certezza che dopo quattro ore di wi-fi un uomo rischia di restare
sterile«. La scoperta tuttavia ha alimentato preoccupazioni sollevate da altri
studi: ricercatori canadesi hanno messo di recente in allarme che le radiazioni
prodotte dai telefoni cellulari hanno indebolito lo sperma in test di
laboratorio.