giovedì 28 febbraio 2013
martedì 26 febbraio 2013
Ci sono 2 Gioconde originali
La seconda Gioconda, presentata per la prima volta al mondo l’anno scorso, è stata autenticata: l’opera è davvero del grande Leonardo da Vinci.
Non una, ma ben due Monna Lisa: la Gioconda del Louvre non è più sola, ed ha una gemella, autenticata di recente. L’opera è sicuramente del grande Maestro Leonardo da Vinci. La Monna Lisa di Isleworth, infatti - una versione precedente del dipinto del Louvre – è stata autenticata per mezzo di test scientifici molto complessi. E proprio oggi la “Mona Lisa Foundation”, come riporta il Guardian, dà la grande notizia a tutto il mondo. La seconda Monna Lisa era stata presentata a settembre a Ginevra, dopo essere stata riesumata da una cassaforte in svizzera. Il dipinto era stato infatti ritrovato un secolo fa, all’interno di una casa nel Somerset, grazie al collezionista inglese Hugh Blaker. Ora è nelle mani di un consorzio internazionale rimasto anonimo.
La donna raffigurata sarebbe la stessa, secondo la stessa Fondazione, ma con circa 10 anni di meno, più sorridente e gioviale. È stato infatti realizzato un test di datazione al carbonio: l’opera sarebbe stata realizzata tra il tra il 1503 e il 1505, quindi è escluso che si tratti di una copia. Simili in tutto e per tutto le due Gioconde, con il solo sfondo a differenziarle. Il quadro, più grande dell’originale, secondo Vezzosi (direttore del Museo Ideale Leonardo di Vinci, è «un’opera importante che merita rispetto e considerazione; come merita rispetto la convinzione che la Gioconda del Louvre e questa Mona Lisa Isleworth ritraggano la stessa persona a distanza di anni: è una possibilità avvincente, un’ipotesi di lavoro da discutere nel confronto tra studiosi che la stessa Fondazione sta promuovendo».
Fonte: CuriosoneAvvistato per la prima volta un “Kraken” vivo, a 640 m di profondità
TSUKUBA (Giappone) – Dopo oltre 100 discese nelle profondità degli abissi, per un totale di 400 ore di immersioni, un’equipe di scienziati che lavoravano per un’ambiziosa collaborazione fra l’emittente giapponese Nhk, Discovery Channel e il museo di scienze nazionale nipponico, è riuscita ad attirare quello che sembra essere il primo calamaro gigante vivo, mai visto fino ad oggi. Per mezzo di alcune esche artificiali, lo studioso che era a bordo del sommergibile, Tsunemi Kubodera, è riuscito ad attirare il rarissimo animale ad una profondità di 640 m, per cui è stato ripreso per la prima volta nel suo habitat naturale, nei pressi delle isole Ogasawara.
Il calamaro ha una lunghezza di circa 3 m, senza contare i tentacoli naturalmente, altrimenti si raggiungerebbero senz’ombra di dubbio gli 8 m! Tuttavia, per cause sconosciute, al cefalopode mancano i due tentacoli principali: si presume che li abbia persi durante uno scontro per difendersi da qualche attacco. Ma la squadra di scienziati, come aveva fatto ad avvicinarlo? Di seguito riportiamo le parole dello stesso Kubodera: “Ci siamo messi ad aspettare al buio pesto, usando una luce a infrarossi invisibile perfino all’occhio umano, finché il calamaro gigante non si è avvicinato”
Spiegato dunque il mistero del Kraken, creatura mitologica che catturava barche e mangiava persone… non erano tutte fandonie, dopotutto.
Fonte: CuriosoneIl calamaro ha una lunghezza di circa 3 m, senza contare i tentacoli naturalmente, altrimenti si raggiungerebbero senz’ombra di dubbio gli 8 m! Tuttavia, per cause sconosciute, al cefalopode mancano i due tentacoli principali: si presume che li abbia persi durante uno scontro per difendersi da qualche attacco. Ma la squadra di scienziati, come aveva fatto ad avvicinarlo? Di seguito riportiamo le parole dello stesso Kubodera: “Ci siamo messi ad aspettare al buio pesto, usando una luce a infrarossi invisibile perfino all’occhio umano, finché il calamaro gigante non si è avvicinato”
Spiegato dunque il mistero del Kraken, creatura mitologica che catturava barche e mangiava persone… non erano tutte fandonie, dopotutto.
lunedì 25 febbraio 2013
BABY, IL PITBULL EROE: SALVA DUE DONNE E CINQUE CANI DA UN INCENDIO
NEW YORK - Spesso demonizzati e considerati troppo aggressivi i pitbull sanno però stupire per la loro dolcezza e il loro coraggio.
In Oklahoma, negli Usa, Baby, una piccola pitbull ha salvato due donne e cinque cani dalle fiamme. Durante la notte è scoppiato un incendio nella casa prefabbricata in cui abitavano senza che le donne si accorgessero di nulla. Baby ha avvertito immediatamente il pericolo e ha iniziato ad abbaiare a spintonare le sue padrone per farle uscire di casa. Messe in salvo le due donne la piccola si è dedicata ad aiutare i suoi amici quadrupedi, altri 5 cani, ad uscire dalle fiamme.
La storia ha avuto un lieto fine, anche se una delle due donne, cardiopatica, ha subito un ricovero in ospedale. Ora stanno tutti bene e ringraziano Baby che nel frattempo è divenuta un'eroina.
giovedì 21 febbraio 2013
ALLARME METEORITI: DOPO QUELLO RUSSO "PALLA DI FUOCO SULL'ITALIA DEL SUD"
ROMA - L'allarme meteoriti non sarebbe cessato, perché in serata sarebbe stata avvista una "palla di fuoco" anche nei cieli del Sud Italia. Il tam tam di nuovi avvistamenti di bolidi che attraversano il cielo sopra le regioni del Sud Italia si sta propagando nel web. "Bolide avvistato pochi minuti fa nei cieli del sud Italia: le prime segnalazioni", scrive ad esempio Meteoweb.eu, riportando gli avvistamenti di una luminosa palla di fuoco avvistata nei cieli del Sud Italia. Le prime segnalazioni sarebbero pervenute dallo Stretto di Messina, con la segnalazione di un bolide sul mar Ionio, con direttrice da nord verso sud, di colorazione verdastra e di magnitudine molto brillante. Ma al momento non ci sarebbero riscontri da parte degli Enti di vigilanza.
"IN RUSSIA 1.200 FERITI, TRA LORO 200 BAMBINI" È di circa 1.200 feriti il bilancio dell'improvvisa pioggia di frammenti di meteoriti che si è abbattuta su Celiabinsk, negli Urali russi. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno russo, sottolineando che tra loro ci sono almeno 200 bambini. Gran parte dei feriti sono stati colpiti da vetri delle finestre infranti dall'impatto. La maggioranza delle persone ferite hanno subito traumi leggeri, hanno spiegato le autorità russe, fatta eccezione per due persone rimaste ferite in modo grave a Kopeisk. Tremila gli edifici danneggiati.
"IN RUSSIA 1.200 FERITI, TRA LORO 200 BAMBINI" È di circa 1.200 feriti il bilancio dell'improvvisa pioggia di frammenti di meteoriti che si è abbattuta su Celiabinsk, negli Urali russi. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno russo, sottolineando che tra loro ci sono almeno 200 bambini. Gran parte dei feriti sono stati colpiti da vetri delle finestre infranti dall'impatto. La maggioranza delle persone ferite hanno subito traumi leggeri, hanno spiegato le autorità russe, fatta eccezione per due persone rimaste ferite in modo grave a Kopeisk. Tremila gli edifici danneggiati.
Fonte: Leggo
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