martedì 25 giugno 2013
TORINO: INTERA FAMIGLIA IN COMA DOPO AVER MANGIATO UN’ INSALATA KILLER COLTIVATA DALLA NONNA SUL BALCONE
Atropa belladonna |
Una famiglia torinese, nonni, madre
e figlio, soccorsi dal 118, avevano mangiato alcune foglie di una pianta
tossica, presumibilmente belladonna, che la nonna coltivava sul balcone di casa
credendola insalata, e sono rimasti avvelenati. Sono tutti in gravi condizioni
e in coma. In particolare, il nipote di 11 anni è stato ricoverato in
rianimazione al Regina Margherita in condizioni molto gravi, è intubato e in
coma farmacologico. La madre di 46 anni è alle Molinette in rianimazione, anche
lei in gravissime condizioni.
La nonna, 66 anni, che avrebbe
servito l'insalata tossica, e il compagno di 65 anni sono stati portati
all'ospedale Mauriziano, entrambi sedati. La prognosi è riservata, ma i medici
si dicono ottimisti sulle loro condizioni. Le foglie della pianta tossica, a
quanto si apprende, sarebbero state servite nella pasta. I carabinieri hanno
sequestrato la pianta per farla analizzare.
lunedì 24 giugno 2013
RISCHIO CHIUSURA PAGINE FACEBOOK: IL GESTORE È PERSEGUIBILE PENALMENTE
Allarme nel mondo delle fanpage: l'amministratore è
responsabile dei commenti di terzi, in via civile e penale.
Poche settimane fa una sentenza
emessa dal Tribunale di Roma ha lanciato l'allarme in in tutto il web. Un
blogger è stato condannato a un risarcimento di 20.000 euro di risarcimento a
causa dei commenti offensivi presenti nelle sue pagine Facebook, pubblicati da
terzi anonimi, ovvero i fan.
Colui che pubblica i contenuti sarebbe dunque tutelato, il gestore della pagina
no. Chi ha la disponibilità di un sito, blog o spazio su un social, diviene
responsabile di qualsiasi frase ingiuriosa o ritenuta tale, scritta da altri
soggetti, anche se anonimi.
Il gestore di una pagina
Facebook, in altre parole, diviene una sorta di parafulmine, sia in via civile
che in quella penale.
Come in qualsiasi altro ambito,
una sentenza orientata verso una tale condanna, apre la porta ad una
conseguente perseguibilità degli amministratori di blog e pagine Facebook che
dovranno guardarsi le spalle dagli interventi quotidiani dei fan.
In questo clima di allarmismo, il
gestore dovrebbe calarsi nei panni di censore e vigilante h24, alla stregua di
un pompiere pronto a gettare acqua sul ogni principio di focolaio di
discussione. Ma qui non ci sono eroi o vite da salvare. C'è solo una vittima:
la libertà.
Scritto da Luca Di Gregorio
Fonte: ILNUMEROZERO.COMdomenica 23 giugno 2013
ASSUMERE CANNELLA CON REGOLARITÀ AIUTA A COMBATTERE L’ALZHEIMER
Vi sono ben 7,7 milioni di nuovi
casi ogni anno, ma grazie alla cannella tutto questo potrebbe finire presto.
Avete capito bene: la cannella potrà essere utilizzata per curare questa
patologia. Siamo arrivati a un punto di svolta per quanto riguarda l’Alzheimer,
una malattia che come ben saprete è davvero grave ed ancora incurabile.
La cannella non è altro che una
spezia da cucina, e secondo due scienziati di nome Roshni George e Donald
Graves, che operano all’Università della California, due dei composti che si trovano,
ovvero il cinnamaldehyde e l’epicatechina, sarebbero utili per prevenire il degeneramento
delle cellule cerebrali, e di conseguenza lo sviluppo della malattia.
Il principale responsabile
dell’Alzheimer è una proteina di nome tau, che durante l’aggregazione si
ammassa e fa sì che si formino delle fibre insolubili nel neurone. Ma il cinnamaldehyde
previene la formazione di questi nodi: si tratta di un passo fondamentale, per
la ricerca contro questa malattia.
Non ci resta dunque che sperare
che grazie a un po’ di cannella non bisognerà più preoccuparsi di questa
malattia.
sabato 22 giugno 2013
IL MEDICO, IL PADRE E LE PRIORITÀ DELLA VITA… una bellissima e commovente lezione di vita, leggetela...
vita di mio figlio è in pericolo, non hai il senso di responsabilità?” Il dottore sorride e dice: “Mi dispiace, non ero in ospedale e sono arrivato velocemente per come ho potuto, dopo aver ricevuto la chiamata… Ed ora, vorrei che si calmasse in modo che io possa fare il mio lavoro!” “Devo stare calmo? Cosa succederebbe se suo figlio si trovasse in questo momento nei panni del mio bambino, starebbe tranquillo?” – Dice il padre arrabbiato. Il dottore sorride e risponde: “Noi medici non possiamo fare sempre miracoli! Ma stia tranquillo, comunque faremo tutto il possibile per suo figlio!” “Dare consigli quando non siamo in questione è così facile!” – mormora il padre. L’intervento dura qualche ora, alla fine esce dalla sala operatoria felice e dice al padre: “Grazie a Dio suo figlio è salvo!” e senza attendere la risposta del padre guarda l’orologio e va via di fretta mentre dice: “Se vuole sapere altro chieda all’infermiera!”. “Perché così arrogante? Non poteva aspettare qualche minuto e dirmi di più sullo stato di mio figlio? dice il padre all’infermiera. Infermiera con le lacrime al viso gli risponde: “Il figlio del dottore è morto ieri in un incidente stradale, e il medico era al funerale quando l’abbiamo chiamato per l’urgenza e ora che il suo bambino è fuori pericolo e sta bene, lui è corso a vedere la sepoltura di suo figlio!
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