Qualcuno
mi ha chiesto giorni fa se, potendo rinascere, avrei vissuto la vita in maniera
diversa. Lì per lì ho risposto di no, poi ci ho pensato un po’ su e…Potendo
rivivere la mia vita, avrei parlato meno ed ascoltato di più. Non avrei
rinunciato ad invitare a cena gli amici soltanto perché il mio tappeto aveva
qualche macchia e la fodera del divano era stinta. Avrei mangiato briciolosi
panini nel salotto buono e mi sarei preoccupata molto meno dello sporco
prodotto dal caminetto acceso. Avrei trovato il tempo di ascoltare il nonno
quando rievocava gli anni della sua giovinezza. Non avrei mai preteso in un
giorno di estate, che i finestrini della macchina fossero alzati perché avevo
appena fatto la messa in piega. Non avrei lasciato che la candela a forma di
rosa si sciogliesse, dimenticata, nello sgabuzzino. L’avrei consumata io a
forza di accenderla. Mi sarei stesa sul prato con i bambini senza badare alle
macchie d’erba sui vestiti. Avrei pianto e riso di meno guardando la
televisione e di più osservando la vita. Avrei condiviso maggiormente le
responsabilità di mio marito. Mi sarei messa a letto quando stavo male, invece
di andare febbricitante al lavoro, quasi che, mancando io dall’ufficio, il
mondo si sarebbe fermato. Invece di non vedere l’ora che finissero i nove mesi
della gravidanza, ne avrei amato ogni attimo, consapevole del fatto che la cosa
stupenda che mi viveva dentro era la mia unica occasione di collaborare con Dio
alla realizzazione di un miracolo. A mio figlio che mi baciava con trasporto
non avrei detto: “Su, su, basta. Và a lavarti che la cena è pronta”.Avrei detto
più spesso: “Ti voglio bene” e meno spesso: “Mi dispiace”…ma soprattutto,
potendo ricominciare tutto daccapo, mi impadronirei di ogni minuto…lo guarderei
fino a vederlo veramente…lo vivrei…e non lo restituirei mai più.
lunedì 24 marzo 2014
domenica 23 marzo 2014
LETTERA DI UN ANZIANO AL SUO CARISSIMO AMICO A 4 ZAMPE..! Molto bella e commovente, da leggere assolutamente!!
Abbiamo
trascorso una vita insieme e mai avrei pensato di essere io a doverti
salutare. Mai avrei potuto aspettarmi un dolore così grande… TU, il mio
amico sincero, il compagno che ha colmato tanta solitudine. Ora ti sono
accanto e le mie mani ormai stanche si adagiano ancora su di te, come facevo
ieri, quando ogni sera ci ritrovavamo vicini a dividerci quel poco che ci era
rimasto. Eppure non ti sei mai lamentato, ti sei sempre preoccupato di
distrarmi con le tue capriole e quando mi sentivo poco bene eri come una
sentinella ai piedi del mio letto. Ti guardo mentre la mente confonde i ricordi
come una palla impazzita, sei tu qui, che dolorante cerchi ancora il mio
sguardo come se fosse l’ultima immagine da portarti via. Anche io ti guardo
amico caro, mentre cerco di trattenere le lacrime che copiose hanno già
raggiunto il cuore. Sono qui compagno mio, sono ancora vicino a te a
raccontarti di quando la guerra mi ha rubato troppo presto la gioventù, sono
qui, come ieri a raccontarti tra malinconia e rimpianto di quell’amore che mi
ha lasciato quel buco nel cuore. Ho vissuto una vita modesta, tutto doveva
quadrare, non ci siamo permessi mai neppure una vacanza al mare, ma la tua
presenza mi ha fatto vivere di rendita. Sono solo un povero vecchio a cui tu
hai donato tanta gioia e affetto. Come farò domani? Nessuno coglierà mai più la
mia disperazione, solo TU sei stato la mia famiglia, hai saputo attendere anche
intere ore quando a fatica riuscivo a malapena a farti fare un giretto sotto
casa per i tuoi bisogni, perché il freddo mi paralizzava le ossa e a scaldarci
erano solo delle vecchie coperte. Eppure mi hai reso felice, così senza
rispondermi ti accostavi a me con quel tuo musetto, quasi volessi ogni volta
abbozzarmi un bel sorriso. Ciao amore mio, non ti dimenticherò mai e se i miei
giorni saranno brevi, conterò i minuti per ritornar da te. Resto qui, sulla mia
vecchia sedia a guardare dietro i vetri l’inverno che passa, mentre nel
silenzio cerco ancora nella stanza quell’amico che il destino mi ha portato via.
L'amicizia è un bene prezioso. Amiche si rasano i capelli per solidarietà all'amica malata di cancro. Video stupendo. Da vedere!!
Gerdi McKenna a soli 35 anni si è dovuta sottoporre alla chemioterapia dopo la diagnosi del cancro al seno, ha così perso i capelli, ma non le amiche. La donna aveva il desiderio di realizzare tutte insieme alcune foto e loro hanno così deciso di sorprenderla presentandosi tutte con i capelli rasati a zero.
Le ragazze si sono radunate in un salone di bellezza a Johannesburg in Sudafrica dove, seguite da telecamere e fotografi, hanno cambiato le loro “acconciature”. (video)
Una dimostrazione di vero affetto, di vera amicizia nei confronti di Gerdi per non farla sentire "diversa" e sostenerla nella sua lotta contro la malattia.
Quanto è importante per un figlio la presenza del padre? - UN DECALOGO PER IL PAPA’- da leggere con molta attenzione e meditazione!!
Il primo dovere di un padre verso i suoi figli è amare la
madre.
La famiglia è un sistema che si regge sull’amore.
Non quello presupposto, ma quello reale, effettivo.
Senza amore è impossibile sostenere a lungo le
sollecitazioni della vita familiare.
Non si può fare i genitori “per dovere”.
E l’educazione è sempre un “gioco di squadra”.
Nella coppia, come con i figli che crescono, un accordo
profondo, un’intima unione danno piacere e promuovono la crescita, perché
rappresentano una base sicura.
Un papà può proteggere la mamma dandole in “cambio”, il
tempo di riprendersi, di riposare e ritrovare un po’ di spazio per sé.”
Il padre deve soprattutto esserci.
Una presenza che significa “voi siete il primo interesse
della mia vita”.
Affermano le statistiche che, in media, un papà trascorre
meno di cinque minuti al giorno in modo autenticamente educativo con i propri
figli.
Esistono ricerche che hanno riscontrato un nesso tra
l’assenza del padre e lo scarso profitto scolastico, il basso quoziente di
intelligenza, la delinquenza e l’aggressività.
Non è questione di tempo, ma di effettiva comunicazione.
Esserci, per un papà vuol dire parlare con i figli,
discorrere del lavoro e dei problemi, farli partecipare il più possibile alla
sua vita.
E’ anche imparare a notare tutti quei piccoli e
grandi segnali che i ragazzi inviano continuamente.IL BOUQUET DI FIORI. Una bellissima storia che vi strapperà sicuramente una lacrima!! Stupenda.. leggetela!!
“Il mio dolce marito, John, ed io, eravamo
sposati da quarantasei anni. Ogni giorno di San Valentino lui era solito
mandarmi i più bei fiori con un biglietto con cinque semplici parole:
‘Il mio amore per te cresce’.
Quattro figli, quarantasei bouquets e una vita d’amore furono l’eredità che mi lasciò quando morì due anni fa.
Il mio primo San Valentino sola, dieci mesi dopo averlo perso, fui scioccata nel ricevere un meraviglioso bouquet indirizzato a me…da John. Arrabbiata e con il cuore spezzato, chiamai il fiorista dicendo che c’era stato un errore.
Il fiorista replicò: ‘No, madame, non è un errore. Prima che morisse, suo marito pagò per molti anni e chiese a noi di garantirgli che questi bouquet le sarebbero stati regalati ogni giorno a San Valentino.’
Con il cuore in gola, riattaccai il telefono e lessi il biglietto.
Diceva: ’Il mio amore per te è eterno.”
‘Il mio amore per te cresce’.
Quattro figli, quarantasei bouquets e una vita d’amore furono l’eredità che mi lasciò quando morì due anni fa.
Il mio primo San Valentino sola, dieci mesi dopo averlo perso, fui scioccata nel ricevere un meraviglioso bouquet indirizzato a me…da John. Arrabbiata e con il cuore spezzato, chiamai il fiorista dicendo che c’era stato un errore.
Il fiorista replicò: ‘No, madame, non è un errore. Prima che morisse, suo marito pagò per molti anni e chiese a noi di garantirgli che questi bouquet le sarebbero stati regalati ogni giorno a San Valentino.’
Con il cuore in gola, riattaccai il telefono e lessi il biglietto.
Diceva: ’Il mio amore per te è eterno.”
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