domenica 25 maggio 2014
martedì 20 maggio 2014
RIMEDI NATURALI EFFICACI PER COMBATTERE L’INSONNIA
Non si tratta tanto di tecniche, quanto dei classici rimedi
della nonna, che possono agire anche meglio dei farmaci. In effetti ci
sono delle soluzioni tratte dalla natura, che si possono rivelare importanti,
non tanto perché agiscono sulle cause dell’insonnia, ma perché possono
favorire l’addormentamento e possono garantire un buon riposo. Magari
alcuni nemmeno li conosciamo e non avremmo mai pensato di fare ricorso ad essi,
neppure per combattere quei risvegli notturni tanto fastidiosi, che
sono alla base del nostro malessere giornaliero. Di seguito ne elenchiamo
alcuni nello specifico.
CAMOMILLA
Se siamo stanchi e soffriamo lo stress, possiamo
rivolgerci ad uno dei rimedi naturali più classici e più conosciuti.
Si tratta della camomilla. Una tisana di questo tipo può essere
fondamentale per assicurarci di riposare bene. La tisana alla
camomilla si dimostra valida soprattutto se non riusciamo a prendere
sonno. Quest’ultimo è alla base del nostro benessere psicofisico, perciò non
possiamo trascurarlo.
VALERIANA
La valeriana riesce a stimolare il sonno grazie
alle sostanze di cui essa è ricca, in particolare gli oli essenziali e l’acido
valerianico. Sono proprio questi elementi che agiscono nel cervello, aumentando
la produzione di acido gamma-aminobutirrico, che ha un’ampia azione sedativa.
Ecco perché la valeriana deve essere considerata fra quei rimedi
omeopatici essenziali per poter dormire meglio.
BIANCOSPINO
Il biancospino agisce efficacemente contro
l’insonnia riducendo l’eccitabilità cardiaca e il livello della pressione del
sangue. Favorisce, quindi, naturalmente il nostro rilassamento mentale
e fisico e per questo stimola il sonno. In ogni caso non bisogna esagerare con
le dosi.
MELISSA
I flavonoidi della melissa, che sono contenuti
soprattutto nelle foglie, possono essere importanti per contrastare
l’insonnia. La melissa, tra l’altro, ha un’azione sedativa garantita dall’olio
essenziale di cui abbonda. In particolare riesce a favorire la digestione, se
unita all’assunzione di carbone vegetale: se digeriamo meglio, possiamo anche
rilassarci di più e addormentarci in tutta tranquillità. Può essere considerata
anche un valido aiuto, fra quei rimedi per dormire bene combattendo
l’insonnia da caldo.
CILIEGIE
I 5 CIBI CHE UCCIDONO LE CAPACITÀ INTELLETTIVE E APPORTATORI DI CARCINOMI AL CERVELLO.
Ci sono dei cibi a cui dovremmo prestare particolare
attenzione. E’ risaputo, infatti, che l’alimentazione seguita è in grado di
avere delle influenze ben precise sul nostro organismo. Per questo motivo
sarebbe importante, oltre che portare avanti uno stile di vita sano, dedicarsi
anche ad un’alimentazione corretta. Gli alimenti che ingeriamo determinano la salute
non sono del nostro corpo, ma influiscono anche sul cervello. Effettivamente
esiste uno stretto legame fra corpo e mente e alcuni cibi possono avere degli
effetti incredibili anche sull’intelligenza, mettendola a rischio. Per essere
più consapevoli e per orientarci meglio, vi proponiamo alcuni cibi nemici delle
capacità intellettive.
LO ZUCCHERO
Lo zucchero si può far rientrare benissimo fra i falsi
miti alimentari da non sottovalutare. E’ vero, infatti, che esso è fondamentale
per conferirci l’energia di cui abbiamo necessità. Tuttavia non dovremmo
abusarne, perché potremmo ricavarne dei problemi a livello mnemonico e cognitivo.
Oggi si fa un grande uso dello zucchero, il quale spesso viene impiegato
largamente anche negli alimenti pronti, nel pane industriale, nei sughi
preparati. Molte volte il suo utilizzo serve soltanto a mascherare la poca
qualità degli ingredienti usati. Dovremmo imparare a leggere bene le etichette,
considerando la quantità di zucchero presente nei vari cibi ed evitando di
zuccherare in maniera esagerata il tè, il caffè e le bevande in generale.
I DOLCIFICANTI
ARTIFICIALI
I dolcificanti artificiali vengono spesso utilizzati,
perché apportano meno calorie dello zucchero a fronte di un elevato potere
dolcificante. In ogni caso si tratta di prodotti di derivazione chimica, che
non possono passare inosservati. Su questo argomento ci sono diversi studi, che
hanno messo in evidenza come da questi dolcificanti potrebbero derivare alcune
sostanze, come la formaldeide e il metanolo, altamente nocive per il nostro
organismo. Secondo alcune ricerche scientifiche, questi elementi potrebbero
avere un ruolo importante anche nello sviluppo del cancro al cervello.
IL CIBO SPAZZATURA
In base a ciò che è emerso da uno studio svolto dagli
esperti dell’Università di Montreal, in Canada, il cosiddetto cibo spazzatura
creerebbe una sorta di dipendenza, difficile da riuscire a contrastare. Il
tutto sarebbe provocato dagli effetti che questi alimenti avrebbero sulla dopamina,
il neurotrasmettitore, che è il principale responsabile del nostro buon umore.
Di certo il fenomeno di dipendenza sarebbe da evitare, perché instaurerebbe un
circolo vizioso, che ci spingerebbe a non poter fare a meno di cibi non proprio
salutari, come i grassi, i fritti, i panini troppo farciti e le bibite che
contengono in misura eccessiva zucchero e coloranti.
LE PATATINE FRITTE
Ripercussioni sull’intelligenza avrebbero anche le patatine
fritte, soprattutto quando vengono cucinate senza cambiare l’olio utilizzato
per la frittura. Quando l’olio raggiunge temperature molto alte, si forma l’acrilamide,
che può essere considerata a tutti gli effetti una sostanza tossica per il
nostro organismo. Da tutto ciò deriverebbero delle conseguenze anche sulle capacità
cognitive, al pari di quelle riscontrabili con il consumo frequente di cibi
preconfezionati e lavorati eccessivamente.
GLI INSACCATI
Particolare attenzione dovrebbe essere prestata anche agli
insaccati, dei quali non si dovrebbe fare un consumo regolare. I problemi non
vanno ricondotti soltanto al fatto che essi si caratterizzano come alimenti
ricchi di sale, che mette a rischio il nostro benessere. Gli insaccati
contengono anche nitrito di sodio, una sostanza molto pericolosa: la ricerca
scientifica ha dimostrato che è proprio il nitrito di sodio ad essere implicato
nello sviluppo di carcinomi al cervello.
Iscriviti a:
Post (Atom)