Pierluigi Bersani lascia. «Non
posso accettare il gesto gravissimo compiuto nei confronti di Prodi - dice il
segretario ai grandi elettori del Pd in assemblea al termine di una delle
giornate più nere della storia del partito - Le mie dimissioni saranno operative
un minuto dopo l'elezione del presidente della Repubblica». Il partito è andato
in pezzi sulla bocciatura di Romano Prodi al quarto voto per il Colle. Il
Professore si è ritirato subito dalla corsa scrivendo una lettera a Roma dal
Mali, dove è inviato per l'Onu in una missione di pace : «Chi mi ha portato fin
qui si assuma le proprie responsabilità».
SI DIMETTE ANCHE BINDI - La presa
d'atto di Bersani era stata anticipata dall'analoga mossa della presidente Rosi
Bindi. «Il partito ha dato cattiva prova di sè - ha affermato quest'ultima -ma
la responsabilità non è mia: non sono stata direttamente coinvolta nelle scelte
degli ultimi mesi».
«PER ME È TROPPO» - «Abbiamo
preso una persona, Romano Prodi, fondatore dell'Ulivo, ex presidente del
Consiglio, inviato in Mali, e l'abbiamo messo in queste condizioni. Io non
posso accettarlo. Io non posso accettare il gesto gravissimo. Questo è troppo»,
ha detto Bersani.
UNO SU QUATTRO HA TRADITO -«L'assemblea
è fatta di dirigenti che oggi hanno preferito l'ovazione e l'unanimità, poi uno
su quattro di noi qui ha tradito. Ci sono state in alcuni pulsioni a
distruggere senza rimedio. Spero che la mia decisione serva ad arrivare ad
un'assunzione di responsabilità», ha concluso Bersani prima di lasciare
l'assemblea.
BERSANI FURIOSO - L'addio di
Bersani che i presenti descrivono come «furioso» si consuma tra gli applausi
polemici le accuse incrociate tra le varie correnti, alimentando l'idea che nel
Pd è stato raggiunto un punto di rottura di non ritorno.
LA MORTE DI ROVATI - Prodi
ha fatto le spese della resa dei conti nel Pd. Ma se possibile, la sua giornata
è stata resa ancor più nera dalla notizia della morte del caro amico e
collaboratore storico, Angelo Rovati.
GRILLO : COMINCIANO AD ANDARSENE
- «Li stiamo mandando a casa. Inizia la resa dei resa conti e noi li ricordiamo
i conti in sospeso».Ha commentato Beppe Grillo intervenendo da Udine. «Ora
pensano ad Amato o a D'Alema. Se nominano questi qui, sono finiti. Saranno
costretti a votare Rodotà e sarà una svolta epocale»
BERLUSCONI DA' L'ANNUNCIO,
OVAZIONE PDL - «Voglio darvi una notizia che vi farà tornare l'appetito:
Bersani si è dimesso». Un'ovazione ha accolto le parole del leader del Pdl Silvio
Berlusconi alla cena elettorale per Gianni Alemanno sindaco. «Se domani ci sarà
un candidato idoneo per un governo condiviso - ha aggiunto il Cavaliere -
daremo il nostro voto, altrimenti faremo come oggi e non parteciperemo alla
votazione»