Percepirà il 5 per cento in meno,
per un totale di 20mila dollari l’anno. Quello di Barack Obama è un gesto di
solidarietà verso i milioni di dipendenti pubblici che perderanno decine di ore
di lavoro pagate per via della spending review che obbliga il governo federale
di risparmiare 85 miliardi di dollari.
Il presidente americano guadagna
400mila dollari l’anno per cui i 20.000 dollari in meno in busta paga sono una
‘formalità’. In ogni caso il suo gesto è stato abbastanza apprezzato dalle
organizzazioni rappresentanti i lavoratori federali, le quali hanno considerato
‘positiva’ la mossa presidenziale. Per i lavoratori è un modo per avvicinarsi
alla loro sofferenza. Non è dello stesso parere William Dougan, presidente del National
Federation of Federal Employees: “I dipendenti pubblici che perderanno posti di
lavoro guadagnano tra i 25mila e i 75mila dollari, non stipendi a sei cifre”.
Uno scetticismo, quello di
Dougan, in qualche modo giustificato dai numeri.
La reazione dei Repubblicani
L’opposizione ha criticato con
vigore la decisione, accusando il padrone di Casa (Bianca) di voler prendere in
giro i lavoratori: “Con questo gesto – affermano i Repubblicani – Obama crede
che nessuno penserà più ai problemi di budget”.
Eppure, l’esempio del presidente
ha già raccolto un largo seguito: anche altri rappresentanti del governo hanno
deciso di dare una sforbiciata ai propri guadagni.
Fonte: Aciclico