sabato 22 giugno 2013

TENERE IL PC SULLE GAMBE PUÒ ESSERE MOLTO PERICOLOSO



Una rivista scientifica  ha recentemente confermato che lavorare con un computer appoggiato sulle gambe in collegamento wi-fi può mettere a rischio la possibilità di diventare futuri papà

L’allarme è stato lanciato dalla rivista Fertility and Sterility dopo uno studio condotto sia negli Stati Uniti sia in Argentina, dove i riflettori sono stati puntati sulle radiazioni che vengono quotidianamente emesse dalle reti senza fili.

Nello studio sono stati presi in considerazione ben 29 uomini di fascia età c0mpresa tra i 26 e i 45 anni ai quali è stato prelevato dello sperma che poi è stato esposto per circa 4 ore a delle radiazioni wi-fi.

Alla fine dell’esperimento il 25 per cento dello sperma esposto al wi-fi aveva smesso di muoversi mentre il nove per cento aveva mostrato danni al Dna. In confronto solo il 14 per cento dei campioni tenuti lontani dal wi-fi aveva perso mobilità mentre i danni al Dna avevano riguardato solo il tre per cento dei campioni. Un test separato che ha preso in esame un laptop connesso a internet via cavo ha prodotto danni irrilevanti allo sperma.

La connessione wi-fi è ora nuovamente sotto discussione.

Una prudenza altamente giustificata secondo altri ricercatori: Allan Pacey, un esperto citato dalla Bbc, ha osservato che lo sperma usato nei campioni di laboratorio »è diverso da quello nel corpo prima dell’eiaculazione che a sua volta è protetto da altre cellule, tessuti e fluidi dell’organismo«. Secondo Pacey »è troppo presto per stabilire con certezza che dopo quattro ore di wi-fi un uomo rischia di restare sterile«. La scoperta tuttavia ha alimentato preoccupazioni sollevate da altri studi: ricercatori canadesi hanno messo di recente in allarme che le radiazioni prodotte dai telefoni cellulari hanno indebolito lo sperma in test di laboratorio.

SECONDO UNO STUDIO, PIÙ SI È INTELLIGENTI E PIÙ SI È SOGGETTI A DEPRESSIONE E ANSIA



Ad affermarlo è un recente studio, secondo il quale chi gode di una certa capacità intuitiva e ne usufruisce per curare delle persone con dei problemi, ed ha dunque l’opportunità di analizzare e comprendere appieno i loro problemi e le loro sofferenze, ha evidentemente una sensibilità maggiore, e ciò lo porta ad una consapevolezza dannosa proprio per se stesso.
In poche parole, venire a conoscenza di certe malattie e di certi sintomi, e comprenderne le cause, non è assolutamente positivo, soprattutto per alcuni soggetti. Se pensavate che alcune “cattive” abitudini, come quelle legate al mondo della droga, fossero caratteristiche da attribuire solo ai ceti più bassi, e dunque teoricamente meno acculturati, questo è stato ormai confutato.
Ciò che accomuna le grandi menti a quelle più volubili è la curiosità: grazie allo studio condotto da alcuni scienziati dell’Università di Toronto e del Mount Sinai Hospital, è stato finalmente compreso il legame tra la curiosità e l’intelligenza, che sarebbero legate proprio a livello molecolare da una proteina in una zona del cervello di cui finora non si sapeva proprio nulla. Tale proteina controllerebbe entrambi i caratteri umani.
Quindi, nonostante la cultura sia il fondamento della società, più si accresce il proprio quoziente intellettivo più vi è la possibilità di andare incontro a condizioni sfavorevoli quali la depressione e l’ansia.
È proprio per questo che tantissime persone intelligenti cadono nel mondo della tossicodipendenza, o in quello dell’alcol: secondo alcuni scienziati britannici, le persone intelligenti hanno una probabilità più alta di essere ubriachi, ad esempio, il sabato sera. Ecco, proprio qui si trova il nesso tra sofferenza e intelligenza.

DORMIRE SENZA VELI FA BENE ALLA SALUTE. POTENZIA GLI ORMONI ANTI-INVECCHIAMENTO



Un girovita più sottile, una più appagante vita di coppia e un equilibrio ormonale più solido. Sono questi in sintesi i benefici del dormire senza veli. Secondo gli esperti, dormire svestiti ha i suoi vantaggi.

Innanzitutto, dormire senza pigiama potenzia gli ormoni anti-invecchiamento. Quando dormiamo in un ambiente troppo caldo (con temperatura superiore ai 21°C) l’organismo interrompe il rilascio degli ormoni anti-invecchiamento, tra cui la melatonina. Il raffreddamento del corpo, al contrario, stimola la produzione di questo ormone che ci fa sentire più giovani e forti.

Se di notte fa troppo caldo inoltre non sarà nemmeno possibile bruciare i grassi. E naturalmente la linea ne risentirà. Dormire almeno 7-8 ore aiuta a bruciare calorie e controllare l’appetito. E dormire svestiti è ancora più vantaggioso per un corretto equilibrio ormonale.

Un altro degli ormoni particolarmente influenzato dalla temperatura corporea notturna è il cortisolo: se fa troppo caldo tendiamo a svegliarci durante la notte, quando il livello di cortisolo è ancora troppo alto. Ciò provoca stress, aumento dell’appetito e della pressione sanguigna e una diminuzione della libido. Libido che invece è favorita e alimentata quando si dorme senza veli accanto al partner: aumenta considerevolmente il livello dell’ormone ossitocina, molto importante soprattutto per la donna perché la aiuta a controllare e gestire lo stress.

giovedì 20 giugno 2013

Amare una persona è...




Averla senza possederla.
Dare il meglio di sé
senza pensare di ricevere.
Voler stare spesso con lei,
ma senza essere mossi dal bisogno
di alleviare la propria solitudine.
Temere di perderla,
ma senza essere gelosi.
Aver bisogno di lei,
ma senza dipendere.
Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.
Essere legati a lei,
pur essendo liberi.
Essere un tutt'uno con lei,
pur essendo se stessi.
Ma per riuscire in tutto ciò,
la cosa più importante da fare è...
accettarla così com'è,
senza pretendere che sia come si vorrebbe.



                                                                                  (Omar Falworth)

 

L’UOMO E LA FARFALLA.. bellissima lezione di vita, leggetela.




Un giorno, apparve un piccolo buco in un bozzolo; un uomo che passava per caso, si mise a guardare la farfalla che per varie ore, si sforzava per uscire da quel piccolo buco.
Dopo molto tempo, sembrava che essa si fosse arresa ed il buco fosse sempre della stessa dimensione.
Sembrava che la farfalla ormai avesse fatto tutto quello che poteva, e che non avesse più la possibilità di fare niente altro.
Allora l’uomo decise di aiutare la farfalla: prese un temperino ed aprì il bozzolo.
La farfalla uscì immediatamente.
Però il suo corpo era piccolo e rattrappito e le sue ali erano poco sviluppate e si muovevano a stento.
L’uomo continuò ad osservare perché sperava che, da un momento all’altro, le ali della farfalla si aprissero e fossero capaci di sostenere il corpo, e che essa cominciasse a volare.
Non successe nulla! In quanto, la farfalla passò il resto della sua esistenza trascinandosi per terra con un corpo rattrappito e con le ali poco sviluppate.
Non fu mai capace di volare.
Ciò che quell’uomo, con il suo gesto di gentilezza e con l’intenzione di aiutare non capiva, era che passare per lo stretto buco del bozzolo era lo sforzo necessario affinché la farfalla potesse trasmettere il fluido del suo corpo alle sue ali, così che essa potesse volare.
Era la forma con cui Dio la faceva crescere e sviluppare.
A volte, lo sforzo é esattamente ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita.
Se Dio ci permettesse di vivere la nostra esistenza senza incontrare nessun ostacolo, saremmo limitati.
Non potremmo essere così forti come siamo. Non potremmo mai volare.
Vivi la vita senza paura, affronta tutti gli ostacoli e dimostra che puoi superarli. 


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