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domenica 20 ottobre 2013

I 10 RIMEDI NATURALI PER ELIMINARE IL CATTIVO ODORE DAI PIEDI.



Come risolvere il problema del cattivo odore dei piedi? 
Fortunatamente esistono dei rimedi naturali e fai-da-te per arginare e per prevenire il problema che aumenta si si fa uso di scarpe chiuse e di gomma che impediscono la traspirazione. Scopriamone insieme alcuni.



1) Vodka
Ricorrere a della vodka è un rimedio rapido per deodorare e rinfrescare i piedi durante l'estate. E' necessario utilizzare un panno imbevuto con della vodka da strofinare sui piedi. Questa bevanda alcolica ha un'azione efficace contro i cattivi odori e i batteri. Funziona da disinfettante e da antisettico, proteggendo i piedi dalle infezioni e dai germi.

2) Aceto
E' possibile unire all'acqua del pediluvio dell'aceto di vino o dell'aceto di mele per ottenere un effetto deodorante. Il pediluvio deve essere formato da due parti di acqua e da una parte di aceto, l'acqua utilizzata dovrà dunque essere di quantità doppia rispetto all'aceto. Un pediluvio efficace ha la durata di 20 minuti. L'aceto non soltanto elimina i cattivi odori, ma aiuta a contrastare l'eventuale presenza di funghi e micosi.

3) Tè nero
Un ulteriore rimedio naturale per contrastare i cattivi odori dei piedi è costituito da un pediluvio a base di tè nero. Una tazza di tè nero tiepido può essere mescolata all'acqua del catino per il pediluvio. L'azione deodorante è data dalla presenza di tannini nella bevanda, che possono aiutare a contrastare la sudorazione eccessiva e dunque a tenere a bada i cattivi odori.

4) Bicarbonato di sodio
Un'ulteriore opzione è costituita da un pediluvio caldo a base di bicarbonato di sodio. Si dovranno aggiungere all'acqua da utilizzare semplicemente due cucchiai di bicarbonato. Dopo il pediluvio, i cattivi odori risulteranno scomparsi. Il bicarbonato può essere utilizzato anche per deodorare le scarpe e le scarpiere, riponendolo in piccoli sacchetti o contenitori.

5) Salvia
La salvia è una pianta aromatica e officinale dal naturale potere deodorante. Per un pediluvio contro i cattivi odori è possibile preparare un decotto a base di foglie di salvia fresche. Portate ad ebollizione in mezzo litro d'acqua una manciata di foglie di salvia appena raccolte, lasciate sobbollire per 15 minuti e fate raffreddare prima di filtrare. Aggiungete il decotto di salvia all'acqua per il pediluvio.

6) Amido di mais
L'amido di mais (o maizena) può essere utilizzato per la preparazione casalinga di un deodorante in polvere per i piedi, da applicare come se si trattasse di un borotalco, e che risulta adatto anche per eliminare i cattivi odori dalle suole e dall'interno delle scarpe, oltre che per assorbire il sudore. Utilizzate piccole quantità di amido di mais puro o addizionato con poche gocce di olio essenziale di lavanda o di eucalipto, per ottenere anche un effetto profumato.

7) Prezzemolo
Come la salvia, anche il prezzemolo è dotato di un potere deodorante naturale. Un pediluvio con l'aggiunta di un decotto di prezzemolo lascerà i piedi deodorati e profumati. Portate ad ebollizione in mezzo litro d'acqua una manciata di foglie di prezzemolo fresco, lasciate sobbollire per 15 minuti e versate il decotto freddo, anche senza filtrare, nel catino per il pediluvio insieme all'acqua necessaria.

8) Sale
Ecco un rimedio per deodorare i piedi molto semplice e davvero alla portata di tutti. Si tratta di aggiungere del comune sale da cucina, meglio se grosso, all'acqua calda da utilizzare per il pediluvio. Aggiungete un paio di cucchiai di sale al vostro catino d'acqua e lasciate i piedi in immersione per 10 minuti.

9) Limone
Il limone è ben noto come rimedio naturale efficace per eliminare i cattivi odori dalle mani, causati soprattutto dal contatto con alimenti dal forte aroma, come aglio, porri e cipolle. Il medesimo rimedio vale anche per i piedi e consiste nel strofinarli con alcune gocce di succo di limone o con la parte interna della buccia di un limone spremuto.

10) Zenzero
Con un pezzetto di zenzero è possibile preparare un decotto per risolvere il problema dei cattivi odori dei piedi. Lasciate cuocere una manciata di fettine di zenzero in acqua bollente per 15-20 minuti. Lasciate raffreddare e filtrate. Aggiungete il liquido ottenuto all'acqua del pediluvio e utilizzate una piccola quantità di decotto puro per strofinare i piedi ogni sera, con costanza, in modo da raggiungere i risultati desiderati.

venerdì 27 settembre 2013

BASTA UNA SUA PUNTURA E DIVENTI VEGETARIANO…



Un morso di zecca può rendere allergici alla carne. Il fenomeno è stato registrato sulla costa Est degli Stati Uniti ed è stato analizzato dai ricercatori della Virginia University.

E’ la saliva di questa zecca (nel mondo ne esistono più 800 specie) a causare la reazione e il cambio di alimentazione forzato. La reazione allergica comincia a poche ore dal contatto la carne: a quel punto chi ne mangia può andare incontro anche a uno shock anafilattico, rischiando la vita.

Sono stati contati già più di 400 casi negli Stati Uniti, tutte persone costrette a cambiare modo di mangiare e a diventare vegetariane da un giorno all’altro, senza possibilità di sgarri. Il meccanismo specifico con cui nasce questa allergia è ancora tutto da studiare. Il lasso di tempo di sei ore rende questo tipo di reazione allergica molto atipica: di solito gli shock sono istantanei, in questo caso la durata delle sei ore rende anche l’approfondimento scientifico molto complicato.

Alcuni neo-allergici, raccontano i quotidiani locali, sono completamente devastati da questo vegetarianesimo forzato. Altri, pare, l’hanno presa con più filosofia. In fondo, male non farà.

venerdì 2 agosto 2013

BERE DA DUE A QUATTRO TAZZINE AL GIORNO DI CAFFÈ ALLONTANA DAGLI ISTINTI SUICIDI



Il dibattito è aperto da tempo. E probabilmente lo resterà ancora a lungo. Bere caffè è più un beneficio o un danno? Quanto è consigliabile assumerne perché gli eventuali effetti positivi di una delle bevande più popolari al mondo non si trasformino in attacchi alla nostra salute? A queste domande, che circolano quasi da mille anni, quando la storia del caffè ebbe inizio, tanti hanno cercato di dare una risposta. Tra gli ultimi anche i ricercatori dell’Harvard School of Public Health. Secondo gli studiosi americani, che hanno monitorato per circa 20 anni oltre 150mila persone, bere da due a quattro tazzine al giorno riduce del 50 per cento il rischio di suicidio rispetto a chi non ne beve o ne consuma di meno. La quantità di caffeina assunta in modo regolare, infatti, pari a circa 400mg, sembra essere correlata a determinati comportamenti. In particolare la sostanza ottenuta dalla macinazione dei semi di alcune specie di piccoli alberi tropicali, ingerita nella giusta misura, stimolerebbe il sistema nervoso centrale e la produzione di neurotrasmettitori quali serotonina e dopamina.
La scoperta dei ricercatori dell’Harvard School of Public Health aggiunge un’altra qualità al già tanto amato caffè. La bevanda, ormai diventata vero fenomeno di costume, infatti, è considerata benefica per aumentare la concentrazione, ma anche per contrastare il morbo di Alzheimer, il cancro della pelle e il diabete. Anche gli studiosi americani, però, non hanno potuto esimersi dallo sconsigliare elevate assunzioni di caffeina a chi soffre di depressione. In generale, poi, superare la quantità di 400 mg al giorno, cioè dalle due alle quattro tazzine, rischia di provocare insonnia, alterazioni del ciclo del sonno, tachicardia e tremori. Sappiate regolarvi, quindi. Soprattutto se vi capite di bere il “Death Wish Coffee”, il caffè recentemente inventato da una ditta di New York, che, grazie ad una miscela segreta di chicchi e tostatura, contiene circa il doppio del normale contenuto di caffeina.
Al di là degli eccessi, il caffè sembra avere sempre più il via libera anche dalla scienza. E può di diritto candidarsi al ruolo di migliore bevanda per la socializzazione. D’altro canto, ormai, non c’è momento della giornata in cui non si possa berlo. Una società francese ha perfino creato una macchina da caffè da auto. Se siete stanchi e proprio non volete staccarvi dalla guida, potete attaccarla alla presa dell’accendisigari della vostra vettura e inserire la cialda. Poi l’acqua sarà riscaldata e un ‘bip’ vi avviserà quando il caffè è pronto ad essere versato. L’importante è che l’aroma della famosa bevanda resti sempre un piacere. Altrimenti potreste fare la fine di Mike e Trina, una coppia americana che, dopo aver sperimentato cure contro i problemi di stomaco, è diventata dipendente dai clisteri di caffè.

lunedì 29 luglio 2013

PUNTURE DI ZANZARA: cure e prevenzioni con i rimedi naturali



Con l'arrivo del caldo arrivano anche le odiatissime zanzare che sono la causa più frequente di nottate trascorse in bianco nel corso di questa stagione. Quel fastidioso ronzio, infatti, metterebbe a dura prova anche i nervi più saldi. Per non parlare delle punture che, in certi casi, diventano vere e proprie eruzioni che pulsano e prudono. In commercio vi sono vari prodotti per lenire i fastidi dovuti alle  punture e tenere lontane le zanzare, ma non dimentichiamo vi sono anche dei metodi naturali da adottare. Vediamo quali.

GLI OLI ESSENZIALI
Se l'odiatissima zanzara ha "azzannato" la vostra pelle potreste ricorrere al benefico effetto degli olii essenziali, che si reperiscono facilmente in erboristeria o nelle parafarmacie.
In particolare segnaliamo:
- L'Olio Essenziale di Lavanda, applicato sulla puntura, calma il dolore e allevia il prurito;
- Gli Olii Essenziali di Citronella o di Geranio sono molto utili perché tengono lontane le zanzare.
- L'Olio di Tea Tree, usato in Australia dagli aborigeni più di 1000 anni fa, è un ottimo pronto soccorso naturale;
- L'Olio di Neem agisce come lenitivo ma anche come repellente.
Anche l'Aloe Vera, pianta dalle molteplici proprietà, ci corre in soccorso. Risulta molto efficace nel trattamento delle punture di insetto. E' un potente antisettico e antinfiammatorio. Applicando un po' di polpa o di gel sulla puntura si ottiene subito un senso di freschezza e di sollievo. In alternativa all'Aloe Vera è possibile utilizzare una fettina di cipolla.

I RIMEDI DELLA NONNA
Tradizionalmente vi sono anche dei rimedi "caserecci":
- Il Sale
E' utile per alleviare il prurito. Basta inumidire la zona della pizzicata e sfregarcelo sopra delicatamente;
- Il Bicarbonato di Sodio
Si deve preparare una pasta composta da bicarbonato di sodio e acqua e applicarla alla zona interessata dalla puntura. Il prurito sparirà in poco tempo;
- Il Limone
E' sufficiente tagliare una rondella di limone e sfregarla sulla puntura. In poco tempo scompariranno l'irritazione ed il prurito.
PER LA CASA
Per tenere le zanzare lontane da casa si può ricorrere alla citronella, magari alle candele, da tenere sui davanzali delle finestre e davanti ad ogni balcone.

domenica 21 luglio 2013

I BATTERI PIÙ PERICOLOSI: dove si trovano, come combatterli?



La lotta contro i batteri deve essere una lotta quotidiana, fatta di un'attenta igiene personale, e non solo. Bisogna imparare a difendersi per evitare che a vincere siano loro, questi microrganismi unicellulari molto dannosi per la salute dell'uomo. Ma per quanti sforzi nella direzione giusta noi possiamo fare ci sono situazioni quotidiane che ci espongono a questi pericoli e quindi a vari tipi di infezione.

Uno studio condotto da un team di specialisti fiorentini ha dimostrato che le macchine che ogni giorno guidiamo possono essere un ricettacolo di batteri molto fiorente. “Volanti e Dvd vengono maneggiati da molte persone - ha dichiarato Teresita Mazzei, ordinaria di Chemioterapia al dipartimento di farmacologia dell’università di Firenze - e possono diventare un autentico ricettacolo di germi e batteri”.

STAFILOCCOCUS AUREUS
Il semplice noleggio di un'automobile o anche di un semplice dvd può creare grossi problemi per la salute del nostro organismo. Dati alla mano, sul volante di due macchine su tre si può trovare il batterio Stafilococco aureus che, in talune circostanze può essere accoppiato allo Stafilococco epidermidis. Con quali conseguenze? Si tratta due batteri aggressivi che causano infezioni respiratorie, gastrointestinali e cutanee. Volanti e dvd che passano di mano in mano sono dei portatori non sani di potenziali armi contro di noi. Questi germi diventano resistenti agli antibiotici: il 90% degli streptococchi non risponde ai medicinali usati per combattere questo tipo di infezioni.

COME CI DIFENDIAMO?
“Non è necessario disinfettare il volante prima di mettersi alla guida - sostiene la professoressa Mazzei - ma lavarsi accuratamente le mani, dopo aver toccato oggetti usati anche da altri, è indispensabile per evitare spiacevoli infezioni”. Insomma, l'igiene prima e soprattutto, è l'unica arma a nostra disposizione per vincere questa battaglia, silenziosa ma molto dura.

L’ANGURIA COME VIAGRA NATURALE GRAZIE ALLA CITRULLINA




E' l'anguria il frutto dell'amore, non più la banana. Siamo nella bella stagione, quella in cui i dati dicono che si fa di più l'amore e quella in cui si segnalano anche le maggiori défaillances da parte dei maschietti. Maschietti che ricorrono così al Viagra, per avere una maggiore potenza e risolvere certi problemi. Ma quando il sesso chiama e non si vuole fare brutta figura, si può fare ricorso anche all'anguria, che fa meno male del Viagra e regala risultati identici. Alcuni ricercatori texani erano giunti a questa conclusione diversi anni fa, ma giova ricordarlo anche oggi, a distanza di tempo.
La citrullina e' il segreto dell'anguria, un amminoacido contenuto soprattutto nella buccia e nella polpa dell'anguria. L'erezione è il risultato di un rilassamento muscolare: più precisamente, la muscolatura liscia dei vasi sanguigni, che è contratta in un pene non eretto, si rilassa e, di conseguenza, permette l'afflusso di sangue nel pene. In seguito al rilassamento della muscolatura liscia, il sangue può affluire nei corpi cavernosi del pene, che diventa eretto.
Quindi, l'ideale per i signori uomini sarebbe mangiare anguria in gran quantità. Ma attenzione, ci procuriamo un vantaggio da una parte e uno svantaggio dall'altra. Mangiarne tanta vuol dire assumere tanta acqua, che gonfia la pancia e ci porta ad urinare molto. Per avere vantaggi senza conseguenze si spera in un prossimo futuro di poter avere dei farmaci con contenuti similari alla citrullina, che possano essere immagazzinati per un tempo maggiore e possano aumentare la produzione di monossido d'azoto, fondamentale per l'erezione del pene!
I ricercatori ammoniscono: "L’anguria non è un sostituto adeguato del Viagra per serie disfunzioni sessuali. Mentre è vero che non ha controindicazioni, a differenza del Viagra che può nuocere al cuore, è anche vero che produce effetti limitati. La citrullina si trova soprattutto nella scorza e l’anguria contiene molto zucchero, quindi non si può consumarne troppa". Dunque, chi ha problemi sotto le lenzuola deve andare dal fruttivendolo piuttosto che in farmacia? Non proprio. Perché, se i benefici dell’anguria su chi ha problemi di disfunzione erettile hanno un fondamento scientifico, è anche vero che non basta una semplice fettina del frutto dell’estate a risolvere la problematica (per inciso, una fettina non sarebbe sufficiente e purtroppo neanche due). Insomma, ci sarebbe bisogno di consumare l’anguria in considerevoli quantità, (c’è chi dice che sia necessario consumarne almeno sei fette...). 

giovedì 18 luglio 2013

Dal Giappone arriva l'antirughe più strano del mondo



L'ultima frontiera della bellezza è una strisciante novità che però è assolutamente naturale. Dal Giappone arriva l'antirughe più strano del mondo.
Sembra una moda da star dello spettacolo, ma l’uso delle lumache come trattamento per il viso potrebbe prendere piede anche tra i comuni mortali. Nel paese del Sol Levante, infatti, si diffondono sempre di più i centri estetici dove il mollusco invertebrato, dall’aspetto abbastanza ripugnante, ‘passeggia’ sul volto delle persone. Con tanto di bava sulla pelle. Proprio il muco della lumaca, che contiene un cocktail di proteine​​, antiossidanti e acido ialuronico, ridurrebbe gli strati di cellule morte e aiuterebbe la pelle a trattenere l’umidità, guarisce la pelle da scottature solari e la idrata. Un metodo naturale con straordinari effetti antinvecchiamento.
Almeno a sentire Manami Takamura, portavoce del Ci:z.Labo, il salone di bellezza di Tokyo, che propone alle proprie clienti il pacchetto Celebrity Escargot Course. Si tratta in sostanza di una serie di massaggi facciali e maschere, anche con l’uso di una macchina ad impulso elettrico. Ma a concludere il trattamento ci sono 5 minuti di massaggio a base di bava di lumache vive. Si può scegliere anche solo quest’ultima parte della formula al costo di 10.500 yen (circa 81 euro). Un prezzo non eccessivo se si pensa a quanto molte donne spendono in cosmetici per il viso.

mercoledì 17 luglio 2013

I 10 CIBI CHE FANNO PARTICOLARMENTE BENE AL CORPO



 
Il cibo può fare molto più che saziare e soddisfare e rappresenta, infatti, un toccasana per molte parti del nostro corpo, in relazione all'assunzione di determinati alimenti che fanno bene tra l'altro a capelli, pelle, occhi e cuore. Basta sempre non esagerare e ricordare di osservare un regime equilibrato. Vediamo quali sono i dieci cibi che fanno particolarmente bene al corpo.



KIWI per le ossa - Mangiare kiwi non solo aiuterà a mantenere la pelle chiara, ma aiuterà a mantenere le ossa sane. Una tazza di kiwi sbucciato contiene più vitamina C rispetto alla quantità equivalente di arance. Inoltre, neutralizza i radicali liberi che potrebbero portare a cancro e malattie cardiache


AVOCADO per capelli lucidi - Questo frutto esotico viene propagandato come il cibo miracoloso per i capelli. E' ricco di vitamine B ed E, che promuovono un cuoio capelluto sano e la crescita di nuovi capelli. Sono pieni di effetti benefici e idratano i follicoli dei capelli. Che brillano...


CECI per combattere i capelli grigi - La cheratina è il principale componente capillare, la cui presenza ai giusti livelli combatte sia la calvizia che i problemi di rottura. I ceci contengono manganese che previene il cambio di pigmentazione, quindi l'insorgere del grigio sulla testa.


OSTRICHE per i tuoi occhi - Le ostriche sono piene di zinco e selenio. Gli alti livelli di minerali servono come antiossidanti e aiutano a proteggere contro le malattie degli occhi


CORIANDOLO per prevenire la perdita dei capelli - Questa erba alcuni esperti sostengono faccia miracoli per la perdita dei capelli! E' un agente purificante per liberare il corpo in fretta dai metalli tossici, metalli che possono bloccare i nutrienti nel raggiungere il cuoio capelluto, con conseguente danni alla struttura capillare.


SALMONE per il tuo cuore - Le diete ricche di acidi grassi omega-3 proteggono dalle malattie cardiache. Uno studio condotto dal Diabetes & Metabolism ha riscontrato che gli omega-3 contengono i livelli di cortisolo (l'ormone dello stress) e dell'adrenalina.


LENTICCHIE per la crescita dei capelli - Sono una fonte ideale di ferro, che aiuta a portare ossigeno ai follicoli dei capelli, con conseguente crescita e pienezza. Soprattutto, questo è fondamentale se i capelli sono sottili.

ZENZERO, CURCUMA, CACAO, CAYENNE E CANNELLA per il nostro sangue - Queste spezie sono potenti antiossidanti e anti-infiammatori. Equilibrano la quantità di zucchero nel sangue e possono essere facilmente assunti anche tramite bevande.

POLVERE DI CANAPA per il cuoio capelluto secco - Aggiungere un cucchiaio di questa polvere in un frullato per infondere nei capelli acidi grassi essenziali. Si tratta di un rafforzamento che ha un rapporto ottimale di omega-6 e acidi grassi -3. Un livello basso di omega e può portare ad una cute secca e a capelli fragili.


BANANE per la libido - Ricca di vitamine del gruppo B, aiuta a stimolare il testosterone. Gli esperti non hanno dubbi: bassi livelli di testosterone fanno calare il desiderio sessuale sia negli uomini che nelle donne. 



ECCO COME FARE L’ AUTOESAME DEL SENO



L’ autoesame del seno, ovvero l’ autopalpazione della mammella, oltre ad essere indolore, rapido e non invasivo, è una buona abitudine che tutte le donne in età fertile dovrebbero avere al fine di una migliore prevenzione delle patologie al seno.
Ma quali sono le istruzioni corrette per eseguire l’ esame ?
L’ autopalpazione delle mammelle andrebbe effettuata almeno una volta al mese da tutte le donne in età fertile dopo il ciclo mestruale, mentre da quelle in menopausa sempre una volta al mese, ma nello stesso giorno di ogni mese. L’ esame complessivo ha una durata di circa 20 minuti e va effettuato servendosi dei polpastrelli di tre dita della mano, in genere indice, medio e anulare. Per procedere bisogna immaginare di dividere ogni mammella in quattro quadranti, ognuno dei quali deve essere esplorato a fondo, fino a raggiungere l’ ascella.
Il test va effettuato in parte in posizione supina, cioè sdraiata, in parte in piedi. Nella posizione sdraiata, usando il braccio contrario rispetto al seno che si vuole esplorare, bisogna premere le dita della mano su ogni quadrante del seno ruotando contemporaneamente il polso, alla ricerca di possibili irregolarità, come noduli, addensamenti o zone di tessuto più duro nella mammella. Nella posizione in piedi, invece, è necessario ripetere il test in 3 posizioni: con le braccia tese in alto, poi in basso e infine poggiate sui fianchi.
L’ auto esame del seno in posizione eretta si può, ad esempio, effettuare davanti allo specchio, controllando che non vi siano alterazioni nel colore, nella superficie della pelle, nel profilo del seno, e poi, usando sempre il braccio opposto al seno che si vuole controllare, procedere all’ esame come indicato fin sotto il cavo ascellare. Infine, è, necessario osservare e tastare anche i capezzoli per rilevare anche qui l’ eventuale presenza di alterazioni, rientranze, come nel fenomeno del capezzolo invertito, o secrezioni anomale.
La mammella è infatti costituita da una percentuale di tessuto adiposo, da una parte di fasci muscolari, detti pettorali, dai dotti galattofori, dalle ghiandole mammarie e dai linfonodi del sistema linfatico.
Da un punto di vista strettamente statistico, in Italia si registrano circa in genere 47 mila nuove diagnosi di tumore al seno ogni anno, ovvero all’ incirca una diagnosi ogni 15 minuti. Nel nostro paese, dunque, il cancro al seno è una patologia che colpisce almeno una donna su 9 nel corso della vita. La diagnosi precoce attraverso le diverse possibilità di screening è dunque la prima difesa che oggi le donne hanno per difendersi da questa patologia, insieme ad una alimentazione sana e allo svolgimento di esercizio fisico.

sabato 6 luglio 2013

SCOPRI LE PROPRIETÀ BENEFICHE DELLE FRAGOLE E DEI MIRTILLI



Fragole e mirtilli, oltre ad essere al momento frutti di stagione, sono dei rimedi naturali molto validi nei confronti di alcune importanti patologie.
I mirtilli sono dei validi alleati nel diminuire il rischio di diabete di tipo 2, e sembra che abbiano anche delle proprietà che proteggano dalla perdita della memoria. Ma i flavonoidi contenuti nei mirtilli sono ottimi anche nell’ aiutare a ridurre la presenza di colesterolo cattivo nel sangue (LDL), poiché sono in grado di attraversare la barriera emato-encefalica.
Passando invece alle fragole, si tratta di frutti che sono molto ricchi di vitamina C e che possono agire sui globuli rossi, gli eritrociti, rendendoli più resistenti allo stress ossidativo. Anche le fragole, infine, hanno la caratteristica di ridurre il colesterolo.
Per questo motivo un articolo scientifico frutto di una ricerca condotta da studiosi inglesi ed americani sostiene che sia la fragola che il mirtillo sono coadiuvanti nella riduzione del rischio cardiovascolare.
Lo studio, apparso sulla rivista Circulation della American Heart Association, parla di una percentuale della riduzione del rischio di attacchi cardiaci e di infarto che arriva al 32%.

venerdì 28 giugno 2013

I 7 CIBI BRUCIA GRASSI PER DIMAGRIRE SENZA DIETA



Esistono dei cibi che se consumati quotidianamente, possono favorire il dimagrimento e possono bruciare calorie fino al 30% in più di un qualsiasi altro alimento! Ma vediamo adesso quali sono questi cibi con potere dimagrante:


ACQUA E LIMONE. Semplicemente. Uno studio californiano condotto su 240 donne afferma che è possibile perdere più di un chilo sostituendo bevande dolci e gasate con semplice acqua. Il peso scende ancora un po` se si bevono più di quattro bicchieri al giorno. Il limone aiuta a controllare il grado di acidità nel sangue.


BARRETTE DI MUESLI. Le papille gustative non faranno la "ola", ma le donne che mangiano barrette ricche di fibre brucerebbero fino al doppio dei grassi.


SEMI DI LINO. Sono ricchi di fibre e grassi "buoni" che stabilizzano la quantità di zuccheri nel sangue. Secondo alcune ricerche limiterebbero i cambiamenti ormonali perché ricchi di estrogeni. I semi di lino sono facilmente digeribili. Da sperimentare con l`insalata.


NOCI. Permettono di sgranocchiare senza sensi di colpa perché ricche di omega-3 e, secondo una ricerca australiana, mangiarne 8-10 al giorno e associate a una dieta equilibrata aiuterebbero a perdere peso e grassi in eccesso.


SALSA PICCANTE. I condimenti "hot" brucerebbero non solo il palato ma anche i grassi. In una ricerca australiana condotta su 36 uomini e donne, il livello di insulina, legato, dicono i ricercatori, all`accumulo di grasso calerebbe del 32%.


CANNELLA. Per noi italiani è un sacrilegio, ma usata nel caffè al posto dello zucchero può far  perdere fino a un chilo in un anno, senza fare altro. Mezzo cucchiaino di cannella farebbe calare il colesterolo e i trigliceridi.


SALMONE. Sarà lo sforzo per risalire la corrente, ma questo pesce è un concentrato di vitamina D e calcio. Entrambi sarebbero, secondo uno studio condotto su 36 mila donne, utili a controllare il peso durante la menopausa. Se il salmone non vi aggrada, sostituite con tonno o sardine.

domenica 23 giugno 2013

ASSUMERE CANNELLA CON REGOLARITÀ AIUTA A COMBATTERE L’ALZHEIMER



Vi sono ben 7,7 milioni di nuovi casi ogni anno, ma grazie alla cannella tutto questo potrebbe finire presto. Avete capito bene: la cannella potrà essere utilizzata per curare questa patologia. Siamo arrivati a un punto di svolta per quanto riguarda l’Alzheimer, una malattia che come ben saprete è davvero grave ed ancora incurabile.
La cannella non è altro che una spezia da cucina, e secondo due scienziati di nome Roshni George e Donald Graves, che operano all’Università della California, due dei composti che si trovano, ovvero il cinnamaldehyde e l’epicatechina, sarebbero utili per prevenire il degeneramento delle cellule cerebrali, e di conseguenza lo sviluppo della malattia.
Il principale responsabile dell’Alzheimer è una proteina di nome tau, che durante l’aggregazione si ammassa e fa sì che si formino delle fibre insolubili nel neurone. Ma il cinnamaldehyde previene la formazione di questi nodi: si tratta di un passo fondamentale, per la ricerca contro questa malattia.
Non ci resta dunque che sperare che grazie a un po’ di cannella non bisognerà più preoccuparsi di questa malattia.

sabato 22 giugno 2013

TENERE IL PC SULLE GAMBE PUÒ ESSERE MOLTO PERICOLOSO



Una rivista scientifica  ha recentemente confermato che lavorare con un computer appoggiato sulle gambe in collegamento wi-fi può mettere a rischio la possibilità di diventare futuri papà

L’allarme è stato lanciato dalla rivista Fertility and Sterility dopo uno studio condotto sia negli Stati Uniti sia in Argentina, dove i riflettori sono stati puntati sulle radiazioni che vengono quotidianamente emesse dalle reti senza fili.

Nello studio sono stati presi in considerazione ben 29 uomini di fascia età c0mpresa tra i 26 e i 45 anni ai quali è stato prelevato dello sperma che poi è stato esposto per circa 4 ore a delle radiazioni wi-fi.

Alla fine dell’esperimento il 25 per cento dello sperma esposto al wi-fi aveva smesso di muoversi mentre il nove per cento aveva mostrato danni al Dna. In confronto solo il 14 per cento dei campioni tenuti lontani dal wi-fi aveva perso mobilità mentre i danni al Dna avevano riguardato solo il tre per cento dei campioni. Un test separato che ha preso in esame un laptop connesso a internet via cavo ha prodotto danni irrilevanti allo sperma.

La connessione wi-fi è ora nuovamente sotto discussione.

Una prudenza altamente giustificata secondo altri ricercatori: Allan Pacey, un esperto citato dalla Bbc, ha osservato che lo sperma usato nei campioni di laboratorio »è diverso da quello nel corpo prima dell’eiaculazione che a sua volta è protetto da altre cellule, tessuti e fluidi dell’organismo«. Secondo Pacey »è troppo presto per stabilire con certezza che dopo quattro ore di wi-fi un uomo rischia di restare sterile«. La scoperta tuttavia ha alimentato preoccupazioni sollevate da altri studi: ricercatori canadesi hanno messo di recente in allarme che le radiazioni prodotte dai telefoni cellulari hanno indebolito lo sperma in test di laboratorio.

SECONDO UNO STUDIO, PIÙ SI È INTELLIGENTI E PIÙ SI È SOGGETTI A DEPRESSIONE E ANSIA



Ad affermarlo è un recente studio, secondo il quale chi gode di una certa capacità intuitiva e ne usufruisce per curare delle persone con dei problemi, ed ha dunque l’opportunità di analizzare e comprendere appieno i loro problemi e le loro sofferenze, ha evidentemente una sensibilità maggiore, e ciò lo porta ad una consapevolezza dannosa proprio per se stesso.
In poche parole, venire a conoscenza di certe malattie e di certi sintomi, e comprenderne le cause, non è assolutamente positivo, soprattutto per alcuni soggetti. Se pensavate che alcune “cattive” abitudini, come quelle legate al mondo della droga, fossero caratteristiche da attribuire solo ai ceti più bassi, e dunque teoricamente meno acculturati, questo è stato ormai confutato.
Ciò che accomuna le grandi menti a quelle più volubili è la curiosità: grazie allo studio condotto da alcuni scienziati dell’Università di Toronto e del Mount Sinai Hospital, è stato finalmente compreso il legame tra la curiosità e l’intelligenza, che sarebbero legate proprio a livello molecolare da una proteina in una zona del cervello di cui finora non si sapeva proprio nulla. Tale proteina controllerebbe entrambi i caratteri umani.
Quindi, nonostante la cultura sia il fondamento della società, più si accresce il proprio quoziente intellettivo più vi è la possibilità di andare incontro a condizioni sfavorevoli quali la depressione e l’ansia.
È proprio per questo che tantissime persone intelligenti cadono nel mondo della tossicodipendenza, o in quello dell’alcol: secondo alcuni scienziati britannici, le persone intelligenti hanno una probabilità più alta di essere ubriachi, ad esempio, il sabato sera. Ecco, proprio qui si trova il nesso tra sofferenza e intelligenza.

DORMIRE SENZA VELI FA BENE ALLA SALUTE. POTENZIA GLI ORMONI ANTI-INVECCHIAMENTO



Un girovita più sottile, una più appagante vita di coppia e un equilibrio ormonale più solido. Sono questi in sintesi i benefici del dormire senza veli. Secondo gli esperti, dormire svestiti ha i suoi vantaggi.

Innanzitutto, dormire senza pigiama potenzia gli ormoni anti-invecchiamento. Quando dormiamo in un ambiente troppo caldo (con temperatura superiore ai 21°C) l’organismo interrompe il rilascio degli ormoni anti-invecchiamento, tra cui la melatonina. Il raffreddamento del corpo, al contrario, stimola la produzione di questo ormone che ci fa sentire più giovani e forti.

Se di notte fa troppo caldo inoltre non sarà nemmeno possibile bruciare i grassi. E naturalmente la linea ne risentirà. Dormire almeno 7-8 ore aiuta a bruciare calorie e controllare l’appetito. E dormire svestiti è ancora più vantaggioso per un corretto equilibrio ormonale.

Un altro degli ormoni particolarmente influenzato dalla temperatura corporea notturna è il cortisolo: se fa troppo caldo tendiamo a svegliarci durante la notte, quando il livello di cortisolo è ancora troppo alto. Ciò provoca stress, aumento dell’appetito e della pressione sanguigna e una diminuzione della libido. Libido che invece è favorita e alimentata quando si dorme senza veli accanto al partner: aumenta considerevolmente il livello dell’ormone ossitocina, molto importante soprattutto per la donna perché la aiuta a controllare e gestire lo stress.

mercoledì 5 giugno 2013

ARRIVA DALLA THAILANDIA IL METODO PER INGRANDIRE IL SENO SENZA CHIRURGIA



Ingrandire il seno senza chirurgia estetica? Si può, il metodo alternativo proviene direttamente dalla Thailandia. Una salone di bellezza di Bangkok, infatti, offre un trattamento, rigorosamente non chirurgico, che aumenta le dimensioni dei seni femminili.
Come? La procedura comprende lo schiaffeggiare i seni della donna per ingrandirli.
Khemmikka Na Songkhla, la proprietaria del salone di bellezza, utilizza questo metodo da circa 20 anni ed è stato dichiarato legale dal Ministero della Salute thailandese.

giovedì 30 maggio 2013

RIMEDIO NATURALE CONTRO IL MAL DI TESTA: CAFFÈ E LIMONE



Molte persone soffrono di attacchi di mal di testa durante i quali risulta pressoché impossibile riuscire a svolgere qualsiasi tipo di attività, soprattutto quelle che richiedono sforzi mentali.
Per cercare di alleviare il dolore esistono in commercio numerosi prodotti e medicinali specifici.
Per tutti coloro che invece desiderano optare per un rimedio naturale fatto in casa, si può provare con il caffè.
In caso di mal di testa è possibile prepararsi una tazzina di caffè (con la moka o con la macchina per espresso).
L’importante è che il caffè venga assunto amaro, senza aggiunta di zucchero.
In alcuni casi è possibile aggiungere anche qualche goccia di succo di limone.

IL LIMONE COME RIMEDIO NATURALE PER SBIANCARE I DENTI



http://blog.giallozafferano.it/lacucinadiannama/wp-content/uploads/2012/09/limone.jpg
Spesso, dopo aver bevuto del vino rosso, capita di ritrovarsi con i denti macchiati. Ciò non avviene soltanto con questa bevanda, ma anche con altre, fra le quali spiccano il tè e il caffè.
Più in generale, l’insorgenza di tale fenomeno può capitare con qualsiasi alimento che contenga elementi coloranti, oppure a causa del fumo.
Per cercare di ovviare a ciò esistono diversi tipi di rimedi soprattutto a livello di dentifrici e strisce sbiancanti. In assenza di questi ultimi, a casa, è possibile ovviare attraverso l’utilizzo di un limone. Strofinare la parte bianca della buccia di tale agrume sui denti ha una sorta di “effetto gomma”, e riesce a cancellare tali macchie.
Unico accorgimento al riguardo è il non effettuare tale tipo di trattamento in maniera continuativa (o dilazionata nell’arco di pochi giorni): l’acido presente nel limone può infatti, a lungo andare, danneggiare lo smalto.

domenica 12 maggio 2013

Abbracci e coccole sono un trattamento semplice ma efficace per lo stress e la depressione

Studi medici hanno dimostrato che abbracci e coccole sono importanti per la vostra salute mentale. Uccidono depressione, alleviare l'ansia e rafforzano il sistema immunitario.
Abbracci sono guarigione. Coccolare è medicina. La frequenza cardiaca rallenta, stabilizza la pressione sanguigna, e il sistema immunitario migliora. Virginia Satir, autore americano e psicoterapeuta ha scritto che abbiamo bisogno di quattro abbracci al giorno per sopravvivere, otto abbracci al giorno per la manutenzione, dodici abbracci al giorno per la crescita. Abbracciare ossitocina aumenta, soprattutto nelle donne.
Recenti studi hanno dimostrato un legame tra l'ossitocina e la capacità di raggiungere l'orgasmo, il comportamento sociale, legame di coppia, ansia e comportamenti materni. Per questo motivo, è talvolta indicato come "l'ormone amore." Una mancanza di ossitocina è stato associato a tratti sociali maladattive quali depressione, ansia, comportamento aggressivo e droghe.

martedì 2 aprile 2013

IL MALTOLO SCONFIGGE IL TUMORE



http://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/2013/03/22/862753/images/1774220-laboratorio.jpgIl maltolo può sconfiggere le cellule tumorali. La sostanza si trova in malto, caffè, nella cicoria e cocco. Al momento è diventata l’oggetto di una ricerca completamente italiana, condotta avanti da due diversi gruppi dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, con a capo i Professori Mirco Fanelli e Vieri Fusi.
Lo studio sul maltolo ha trovato spazio tra le pagine del British Journal of Cancer e su quelle del Journal of Organic Chemistry. In breve, la ricerca vede nel maltolo la base capace di fondare nuove classi di molecole capaci di costringere al suicidio le cellule neoplastiche.
Il maltolo è una molecola sfruttata alcune volte a mò di additivo alimentare in virtù del suo aroma e delle sue proprietà antiossidanti. Tuttavia, una sua opportuna alterazione può garantire la realizzazione di nuove molecole antitumorali dalle proprietà utili.
Il Professor Fanelli ha dichiarato di aver modificato la molecola di maltolo e di aver scoperto così le sue interessanti proprietà di natura biologica. Tra queste vi è quella di stimolare micro cambiamenti nella cromatina dell’essere umano e dunque nel suo genoma. Il Professor Fusi gli fa eco dicendo che le molecole sintetizzate nel maltolo possono stimolare “un’alterazione al dna errato, ovvero a quello della cellula con il tumore. In questo caso la cellula ha due possibilità: può tentare di riparare il danno oppure, nel caso in cui non riesca nell’intento, avviarsi verso un vero e proprio suicidio”.

Fonte: Aciclico
 
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